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Da 0 a 10, il Pagellone della 28a giornata di Serie A: finalmente André Silva, brividi al Franchi
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Pubblicato 12/03/2018 alle 09:54 GMT+1
Dal commovente saluto dell'Artemio Franchi a Davide Astori al tragicomico autogol della Sampdoria: il meglio e il peggio offerto dal week end di Serie A.
Andre Silva, Milan, Getty Images
Credit Foto Getty Images
Voto 10... Al saluto del Franchi
Non eravamo lì per poterlo raccontare dal vivo, ma per una volta, il momento, si è percepito netto anche in televisione. La profondità del silenzio del Franchi, un’atmosfera quasi irreale, in quei minuti – dall’ingresso in campo, fino al 13’ – che hanno rappresentato un unicum, qualcosa che non si era davvero mai visto. Un saluto un po’ più vero della solita retorica, un addio silenzioso, commosso, toccante. Vince Firenze e vince una Fiorentina che, poi, sul campo, ha terminato stremata, svuotata da una settimana che ha prosciugato ogni qual forma di energia. Nella tragedia, insomma, un motivo per guardare a ciò che di bello ne è in qualche modo derivato.
Voto 9...Alla prima - miracolosa - volta di André Silva
Prima volta indimenticabile per André Silva, dai contorni hollywoodiani: all’ultimo secondo buono della sfida tra Genoa e Milan in quel di Marassi è l’attaccante portoghese – 16 presenze e nessun gol in Serie A sino a quel momento – a regalare tre punti di siderale importanza al Milan con una sontuosa frustata aerea su cross radiocomandato di Suso. Il Milan di Gattuso continua a volare (quattro vittorie consecutive senza subire gol non si vedevano da 5 anni) e il numero 9 del Milan spezza l’incantesimo silenziando le malelingue.
Voto 8….Al tacco di Immobile
D’ora in poi nella letteratura dei grandi colpi di tacco visti Serie A figurerà anche Ciro Immobile: assieme a Hernan Crespo, Roberto Mancini, Amantino Mancini, Zlatan Ibrahimovic e agli altri illustri colleghi che hanno nobilitato questo particolare fondamentale. È stato proprio un colpo di genio del capocannoniere della Serie A su innesco di Felipe Anderson a salvare la Lazio da sconfitta certa contro il Cagliari al 95esimo: una prodezza da ammirare a rotazione continua.
Voto 7... All'HD Higuain-Dybala
Perché è vero, Higuain sbaglierà anche i rigori, ma se questi due iniziano a girare così, sono guai per tutti. Il Pipita si sta trasformando sempre più in uomo squadra, come dimostra, dopo l’assist di Wembley, anche quello dello Stadium. Dybala, invece, sta ritrovando la via della rete: gol a Roma, gol a Londra e doppietta ieri, con punizione-gioiello annessa. La Juventus, insomma, può guardare positivo. Anche perché, nessuno dei due, ancora, comunque, è al top della propria forma. Anzi...
Voto 6....A una Roma in ripresa, ma quel 1° tempo...
La Roma di Eusebio Di Francesco raccoglie la seconda vittoria consecutiva in campionato, la quinta nelle ultime sei partite, schiantando 3-0 il malconcio Torino di Mazzarri ma qualcosa non torna in casa giallorossa: nel primo tempo la Roma è stata tenuta a galla dal solito monumentale Alisson..Contro lo Shakhtar martedì servirà una squadra più compatta e determinata nel "dentro o fuori" crocevia di una stagione.
Voto 5...All'utilità del pareggio tra Inter e Napoli
Se il Napoli perde due punti dalla Juventus nuova capolista in solitaria rischiando virtualmente il "-4" qualora i bianconeri dovessero vincere il recupero, l’Inter fallisce il sorpasso sulla Lazio e vede il Milan avvicinarsi pericolosamente nello specchietto retrovisore. No, il pareggio di San Siro - per quanto tirato e intenso - non è stato un bell’affare per nessuna delle due big del nostro campionato, ma in particolare per il Napoli che rischia di veder compromesso il grande sogno chiamato scudetto.
Voto 4…Alla flessione della banda Oddo
Un punto nelle ultime cinque partite non va a comporre un ruolino di marcia edificante: lo sa qualcosa l’Udinese di Massimo Oddo, incappata nella quarta sconfitta di fila all’Allianz Stadium contro la Juventus della coppia Dybala-Higuain. I punti di vantaggio dalla zona rossa rimangono nove, ma l’Udinese sembra aver smarrito per strada la brillantezza dei primi passi dell’era Oddo.
Voto 3....Ai rigoristi della domenica
Marcello Trotta, Gonzalo Higuain, Matteo Politano: tre errori dagli undici metri a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro hanno contraddistinto il pomeriggio di Serie A. Gli attaccanti non sono stati impeccabili, ma non vanno ignorati i meriti dei portieri avversari Emiliano Viviano, Albano Bizzarri e Alex Meret.
Voto 2... Alla stagione disgraziata di Belotti
Il Torino gioca un buon primo tempo a Roma, ma se c’è un uomo che ancora non riesce a ritrovarsi è il Gallo. In campionato siamo a quota due gol – dicasi 2 – da metà settembre ad oggi, in una mancanza di fiducia palesatasi evidente nel match dell’Olimpico. Già perché mentre i suoi – specie nel primo tempo – lottavano e ci provavano, di Belotti restava l’immagine di un attaccante sempre controllato, sempre contrato, spesso prevedibile. Dentro un’involuzione evidente che tra infortunio, assenza di fiducia e mancanza del gol – alimento fondamentale di ogni bomber – fa del Gallo uno dei giocatori più in crisi di questo campionato.
Voto 1…a un Chievo in caduta libera
Basterebbe un dato per certificare la crisi dei mussi volanti: 10 sconfitte nelle ultime 13 partite di Serie A. La squadra di Rolando Maran è uscita con le ossa rotte dal derby di Verona contro un Hellas in netta ripresa e ora distante solo tre lunghezze: preoccupa davvero l’involuzione del Chievo, non solo sul piano dei risultati ma anche in quella della “fame”, caratteristica da sempre insita nel dna della squadra clivense.
Voto 0... Alla figuraccia della Samp a Crotone (e al suo rendimento lontano da casa)
Quattro gol subiti e praticamente mai in partita. A Crotone. Per una Sampdoria che viaggia a ritmi da record a Marassi, c’è il suo Mr.Hyde in versione lontano da casa: solo 3 vittorie in 13 partite e un cammino che più che da Europa League, è da lotta in zona retrocessione. Un’immagine perfettamente riassumibile nel goffo autogol tra Silvestri e Viviano, che non si intendono, non si capiscono, fan su un disastro e danno l’idea perfetta di quanto bipolare possa essere a volte una stessa entità. Occhio però, perché l’Atalanta – che bipolare lo era solo per scelta finché ha viaggiato in Europa (voto 7) – ha le idee parecchio chiare. E tre punti son un nonnulla.
*ha collaborato alla stesura Simone Eterno.
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