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Da Nesta a Murgia: gioia doppia per la Lazio, quando a risolvere una finale è un ragazzo del vivaio

Luca Stamerra

Aggiornato 14/08/2017 alle 20:04 GMT+2

19 anni fa fu un ragazzo del vivaio a regalare una gioia immensa alla Lazio, una Coppa Italia incredibile contro il Milan. Il suo nome era Alessandro Nesta, diventato poi capitano dei biancocelesti e colonna portante dei successi in Coppa delle Coppe, Supercoppa europea, un'altra Coppa Italia, oltre al titolo del 2000. Contro la Juve, l'eroe è un altro Alessandro, anche lui proveniente dal vivaio.

Murgia - Juventus-Lazio - Supercoppa italiana 2016 - LaPresse

Credit Foto LaPresse

Epilogo incredibile all’Olimpico con la Lazio che viene rimontata dalla Juventus, ma che riesce a piazzare il colpo del ko in pieno recupero con il gol di Alessandro Murgia che regala un successo prezioso alla squadra di Simone Inzaghi. Non è la prima volta che i biancocelesti tornano alla vittoria di un trofeo grazie ad un gol di un ‘canterano’, anche se l’ultima era datata 1998 con il gol di Alessandro Nesta in finale di Coppa Italia contro il Milan. Il classe ’96 riuscirà ad avere la stessa carriera del più famoso Alessandro?

Murgia si prende la Lazio: sarà l’uomo del futuro?

L’eroe che non ti aspetti. Ci sono Immobile e Dybala, entrambi protagonisti, ma il gol decisivo lo fa lui, Alessandro Murgia entrato all’80’. Il centrocampista classe ’96 lancia la Lazio e regala ai bianconcelesti una Supercoppa meritatissima per quanto visto in campo, assolutamente non pronosticabile alla vigilia, visto i favori del pronostico fossero tutti per la Juventus. Alessandro Murgia si prende la Lazio dopo aver debuttato in prima squadra solo la scorsa stagione, nella vittoria contro il Pescara alla 4a giornata di campionato, e ora continua il suo percorso di crescita grazie ad un gol che vale tantissimo. 14 presenze e 2 gol nell’annata 2016-2017, poi un gol che può regalargli minuti nella prossima stagione, soprattutto in un centrocampo che non ha più Biglia e che potrà avere un Milinković-Savić più avanzato. È dura dare un giudizio completo per 10 minuti di partita, ma Murgia dà dimostrazione di poter essere importante in questa squadra, avendo spazio e fiducia dal proprio allenatore.

La partita di Murgia ai raggi x

  • 16 minuti giocati
  • 7 palloni giocati
  • 4 passaggi (100% completati)
  • 1 palla persa
  • 1 conclusione
  • 1 gol
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Murgia, Simone Inzaghi - Juventus-Lazio - Supercoppa italiana 2016 - LaPresse

Credit Foto LaPresse

Simone Inzaghi, un allenatore attento ai giovani

È una prerogativa di Simone Inzaghi, quella di dare spazio ai giovani. Il tecnico biancoceleste conosce molto bene l’argomento, essendo partito dal basso prima di diventare allenatore della prima squadra. Il debutto sulla panchina della Lazio, infatti, è arrivato nel 2010 quando Inzaghi viene nominato allenatore degli allievi regionali, prima di passare agli allievi nazionali e infine alla squadra Primavera nel 2014. Una gavetta necessaria per chi vuole diventare un grande allenatore, per conoscere meglio la fisionomia dell’intera società, dalle fondamenta, capendo cosa c’è a disposizione nel vastissimo campo delle giovanili, prima di intervenire effettivamente sul mercato. Molti giovani visti all’opera, è stato proprio Inzaghi a lanciarli nella Primavera dando loro chance poi in prima squadra. Ecco che nelle ultime due stagioni sono arriviti i debutti di Lombardi, Murgia appunto, Rossi e Spizzichino, oltre ad aver provato a rilanciare Tounkara e Crecco, e portato in prima squadra Seck, Folorunsho, Mohamed, Adamonis, Palombi, Guerrieri, Mattia, Germoni e Matosević. Un giorno Lombardi e Murgia, perché no gli stessi Rossi e Spizzichino, diventeranno pedine fondamentali di questa Lazio? Se accadesse, il grazie sarà tutto per Inzaghi che ha creduto in loro. Niente di eccezionale in fondo, in Inghilterra molti club adottano questa strategia, un tempo lo faceva anche il Barcellona…

I debutti in prima squadra sotto la gestione Inzaghi

GiocatoreRuoloDebutto
Cristiano LOMBARDIAttaccante (classe '95)21/08/2016 - Atalanta-Lazio 3-4, Serie A
Alessandro MURGIACentrocampista (classe '96)17/09/2016 - Lazio-Pescara 3-0, Serie A
Alessandro ROSSIAttaccante (classe '97)8/01/2017 - Lazio-Crotone 1-0, attaccante
Giorgio SPIZZICHINODifensore (classe '99)28/05/2017 - Crotone-Lazio, difensore

L’ultimo del vivaio a decidere una finale? Nesta: 29 Aprile 1998, finale di Coppa Italia contro il Milan

Un ‘canterano’ che decide una finale. Una storia bellissima da raccontare, che la Lazio - a suo tempo - aveva già vissuto. Era la finale di Coppa Italia 1997/1998 quando la Lazio di Sven-Göran Eriksson vinse il trofeo nella doppia finale (c’era il meccanismo dell’andata+ritorno) contro il Milan di Fabio Capello.
Ritorno all’Olimpico dopo la vittoria dei rossoneri all’andata con gol di Weah al 90’. Anche in casa della Lazio, il Milan passa in vantaggio con la rete di Albertini, poi è ribaltone Lazio con i gol di Gottardi, Jugović e dello stesso Nesta che regala il gol vittoria al 65' sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
In quel momento, Nesta era già qualcuno nella Lazio, poiché aveva debuttato in prima squadra nel 1993, ma da lì arrivarono altri trofei, con la conquista di una Coppa delle Coppe, due volte la Supercoppa italiana, un'altra Coppa Italia, una Supercoppa Uefa e il campionato di Serie A 1999-2000. I tifosi della Lazio sognano in grande, con la speranza che i ragazzi del vivaio possano portare altri trofei nel palmarès dei biancocelesti.
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