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La FIGC apre un'inchiesta sull'arbitro Giacomelli dopo la foto di Totti sul profilo Facebook

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Aggiornato 20/12/2017 alle 14:09 GMT+1

Il Procuratore federale Pecoraro ha aperto un fascicolo sul direttore di gara triestino: l'indagine verte sul suo utilizzo dei social network. Intanto, i tifosi della Lazio chiedono i danni dopo l'arbitraggio tanto discusso nel match con il Torino.

VAR Giacomelli Lazio Torino

Credit Foto Getty Images

Piero Giacomelli è ancora al centro delle polemiche nonostante Lazio-Torino risalga ormai a nove giorni fa. Il Procuratore federale Pecoraro ha, infatti, deciso di aprire un fascicolo sull’utilizzo dei social network dell’arbitro triestino.

Cosa dice il regolamento?

Il regolamento dell'AIA non vieta espressamente agli arbitri l'utilizzo dei social network, a meno che i post non "attengano le gare dirette e gli incarichi espletati da ogni associato, salvo espressa autorizzazione del Presidente dell'AIA" o l'arbitro "non partecipi a gruppi di discussione, posta elettronica, forum, blog, social network o simili in modo anonimo, ovvero mediante utilizzo di nomi di fantasia o nickname atti a impedire l’immediata identificazione del suo autore".

La segnalazione

La segnalazione è arrivata da alcuni tifosi della Lazio che avevano reso noto il profilo di un tale Jack O'Melly (niente male come nome, ndr), pseudonimo a quanto pare utilizzato su Facebook da Giacomelli, oltre alla pagina del Café Rossetti di Trieste, sul quale risaltava la foto di Francesco Totti. L’inchiesta federale è scattata e spetterà alla FIGC chiarire se Giacomelli abbia violato o meno il regolamento con rischio di deferimento, anche se l'interessato potrebbe cavarsela con una semplice censura. Oggi pomeriggio il direttore di gara sarà il Var di Atalanta-Sassuolo in Coppa Italia.

I tifosi della Lazio chiedono i danni

Nel frattempo, secondo quanto si legge su ‘Il Tempo’, i tifosi biancocelesti avrebbero deciso di portare Giacomelli in Tribunale citandolo per danni dopo l’arbitraggio di Lazio-Torino, quando non ha assegnato un evidente rigore ai padroni di casa e subito dopo ha espulso Immobile. La richiesta è 600 euro a testa di risarcimento. In definitiva, dopo le pessime recensioni al locale che lo stesso Giacomelli gestisce a Trieste (altra vendetta servita nel post Lazio-Torino), l'operato dell'arbitro, dentro e fuori dal campo, continua a essere sotto i riflettori.
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