Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

La scommessa (costosa) della Juventus su De Sciglio: un talento triste e perduto da ritrovare

Alberto Coriele

Pubblicato 18/07/2017 alle 12:02 GMT+2

Il difensore classe 1992 lascia il Milan e sarà a breve un nuovo giocatore della Juventus, che lo pagherà senza bonus. Si era affacciato ai rossoneri nel 2011 diventando presto un predestinato agli occhi dei tifosi e della critica: non è mai riuscito a confermare le attese, ha perso l'amore dei tifosi ed ora proverà a ripartire con Allegri, l'allenatore che lo lanciò al Milan.

Mattia De Sciglio, Milan-Juventus, Serie A 2016-2017, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Vestire la fascia di capitano deve essere il sogno ed il culmine di un cammino ideale per chi cresce nelle giovanili rossonere – o di qualsiasi altra società - ed ha la forza, il talento, la perseveranza e la fortuna per sfondare in prima squadra. A sedici anni Mattia De Sciglio ha messo piede per la prima volta a Milanello, a 25 chiuderà per l’ultima volta dietro di sé le porte del centro sportivo di Carnago, da “epurato”, ormai completamente espulso, eliminato dai cuori e dai sentimenti dei tifosi. Andrà alla Juventus, un destino già scritto sulle pieghe della sua mano ormai da qualche mese. Andrà a ritrovare Massimiliano Allegri, l’allenatore che lo battezzò al grande calcio facendolo esordire il 28 settembre 2011 in Champions League contro il Viktoria Plzen. E che gli diede fiducia da quel momento in avanti.

Aspettative deluse

Terzino destro, terzino sinistro, poteva spaccare il mondo, poteva far tutto. La sua crescita si è bloccata, la sua parabola di predestinato, di baluardo del milanismo in crisi ha preso la piega sbagliata, e lui è entrato in un vortice da cui non è più uscito. Non è bastato Antonio Conte, che lo ha rivitalizzato in nazionale specialmente durante gli Europei del 2016. Il disinnamoramento con la tifoseria milanista era già in atto, una tifoseria delusa da un giocatore che mai era riuscito a confermare, sia dal punto di vista tecnico che da quello carismatico, le stimmate da leader del futuro rossonero che aveva lasciato presagire nelle sue prime uscite con il 52 sulle spalle. Forse per troppo amore, forse per la paura di deludere, ma Mattia non è più riuscito ad infiammare i cuori, ingabbiato tra prestazioni negative, aspettative (dei tifosi), fischi e timori (suoi). Il culmine negativo è stato raggiunto il 24 aprile scorso quando, dopo la sconfitta casalinga contro l'Empoli, De Sciglio, insieme ai suoi genitori presenti in auto con lui, è stato coinvolto in un litigio pesante con i tifosi che lo attendevano all'uscita dallo stadio. Assolutamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso, il punto di non ritorno, l'ufficiale fine di un amore.
picture

De Sciglio - Milan 2015

Credit Foto LaPresse

Andrà alla Juventus, dicevamo, che lo pagherà anche tanto. Dodici milioni, una cifra elevata per un giocatore che sotto l’ala protettrice di Max Allegri dovrà dimostrare anzitutto di poter tornare quel difensore che aveva fatto gridare al “predestinato” ormai sei anni fa. Ma dovrà anche giustificare la spesa ingente sostenuta da parte della dirigenza bianconera, per di più a fronte di un giocatore in scadenza a fine stagione prossima.
A Milano, dalla parte della barricata occupata dalla tifoseria, la notizia della partenza di De Sciglio è stata vissuta con giubilo, ormai vissuto e considerato come un peso, come una zavorra nel processo di rinnovamento e di ritrovamento del grande Milan. Per De Sciglio non c’è posto, par di capire nemmeno troppo velatamente, ed il fatto che la sua cessione porti in dote dodici milioni è un ulteriore plus da aggiungere a questa operazione.

Per la Juventus è una scommessa

Per il bene del giocatore, e anche quello della nazionale, la speranza è di poterlo ritrovare presto sugli standard che aveva dimostrato poter essere abituali per uno come lui. Perché a 25 anni (è un classe 1992) non è mai troppo tardi per ritrovare la fiducia e la retta via. Per passare da scarto, da reietto, ad essere di nuovo quel ragazzino spavaldo e senza paura che sfidava a viso aperto Maicon e J. Zanetti con la maglia numero 52. Sperando soprattutto che quei dodici milioni sul groppone non pesino. Salutato Dani Alves, non senza qualche polemica, la Juventus ha bisogno di garanzie sulla fascia destra: De Sciglio è una scommessa, rischiosa, ma che può anche essere vinta, nonostante tutto.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità