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Le 5 cose che abbiamo capito sul futuro di Buffon dopo la sua conferenza stampa

Mattia Fontana

Aggiornato 17/05/2018 alle 15:42 GMT+2

Il portiere non ha annunciato l’addio al calcio giocato come si attendevano in molti, ma soltanto quello alla Juventus: resta comunque da capire se si tratta di una decisione definitiva, se ci ripenserà la prossima settimana e dove potrebbe giocare se confermasse l’intenzione di continuare.

Gianluigi Buffon Juventus 2018

Credit Foto Getty Images

Qualche lacrima, molte parole. Ma ancora un futuro tutto da scrivere. È questa la sensazione lasciata dall’attesissima conferenza stampa di Gianluigi Buffon. Serve riordinare pensieri ed emozioni, cercando di rispondere alla domanda fondamentale. Che cosa farà Buffon? Per farlo, è necessario prima di tutto stabilire che cosa abbiamo capito dopo le sue dichiarazioni.

1 - Non ha ancora deciso cosa fare

Fino a due settimane fa, il futuro di Buffon era scritto. Si sarebbe ritirato e avrebbe detto addio al calcio giocato, concentrandosi su un post-carriera pianificato con i fitti dialoghi intercorsi con il presidente Andrea Agnelli. Ma, evidentemente, qualcosa è cambiato. E, ora, Buffon vuole attendere prima di prendere una decisione definitiva. Sabato giocherà la sua ultima partita con la Juventus, poi si concederà un weekend di riflessione e la prossima settimana comunicherà la sua scelta.

2 - Non giocherà più in Italia

Tifoso del Genoa, cresciuto nel Parma. In tanti avevano ipotizzato una conclusione di carriera romantica per Buffon. Ma il portiere ha escluso con decisione la possibilità di vestire nuovamente la maglia crociata o giocare con quella del Grifone. Quella di sabato sarà la sua ultima partita con un club italiano. La Juventus, ovvio.

3 - Non giocherà più con l’Italia

Una delle notizie più sorprendenti della conferenza stampa è proprio quella relativa al suo rapporto con la maglia azzurra. L’amichevole del prossimo 4 giugno contro l’Olanda era stata organizzata proprio all’Allianz Stadium per concedergli la possibilità di dire addio alla Nazionale davanti al pubblico amico. Ma Buffon ha deciso che, per le troppe polemiche, la sua ultima apparizione in azzurro è stata quella del 23 marzo scorso a Manchester contro l’Argentina. Nessuna passerella. Lascia dopo 176 partite, di cui 80 da capitano. Cinque Mondiali, di cui uno vinto. Nessuno come lui.

4 - Non giocherà in campionati di secondo livello

Le opzioni sono due: continuare o smettere. Ma se continuerà, lo farà dove? Nessuna scelta di secondo o terzo livello, questo è certo. Buffon ha escluso la possibilità di scendere nuovamente in campo soltanto per l’ingaggio. L’obiettivo sarà raggiungere nuovi traguardi di rilievo, sentirsi campione in campo. E dunque? Le sensazioni della prima ora lo danno sul taccuino di grandi club europei con l’obiettivo di vincere la prossima Champions League (dalle finaliste attuali, Real Madrid e Liverpool, al PSG). Ma non è da scartare l’addio all’Europa e la firma con il Boca Juniors. Scelta clamorosa ed esotica, eppure ancora altamente competitiva.

5 - Non diventerà dirigente della Juventus nell’immediato

E se smettesse? L’impressione è che Buffon continuerà anche il prossimo anno. Ma il dubbio è concreto anche perché lo stesso Agnelli gli ha recapitato un’offerta per il post-carriera. Attenzione, però. Non si tratterebbe di un futuro alla Totti. Come specificato sia dal portiere che dal presidente juventino, a Buffon verrebbe concesso un anno di formazione in ambito societario in modo da poter formarsi al di fuori del campo e capire quale potrebbe divenire il suo ruolo a tempo indeterminato.
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