Le pagelle di Lazio-SPAL 0-0

Thomas STRAKOSHA 6 – Praticamente mai chiamato in causa. Sei politico.

WALLACE 6 – Un paio di buone chiusure, si dimostra attento nelle rare occasioni in cui è chiamato in causa.

Stefan DE VRIJ 6 – Dietro la Lazio rischia poco e nulla. Discreto nella guida del reparto.

Stefan RADU 6 – Attento nel finale quando Floccari prova a fare il colpaccio.

Dusan BASTA 5,5 – Costantemente raddoppiato, non trova mai il varco giusto. Dal 67’ Adam MARUSIC 5,5 – Cambiano gli interpreti ma la risultante è la stessa: dagli esterni per la Lazio arriva poco e nulla.

Marco PAROLO 5 – Partita molto grigia, davvero sottotono. Non cambia mai passo, non riesce a velocizzare l’azione dei suoi.

LUIS ALBERTO 5 – Vedi alla voce Parolo: imbrigliato in una mediana dove non trova mai il passaggio e la lettura giusta.

Sergej MILINKOVIC-SAVIC 6 – E’ quello che ci prova di più, se non altro sfruttando il fisico: qualche tiro dalla distanza, un paio di stacchi di testa. Sufficiente, insomma. Ma si è visto di meglio anche da lui.

Senad LULIC 5 – Lo si nota a 5 dalla fine quando lascia partire una gran bordata da fuori. Per il resto, il nulla o quasi. Dall’85’ Felipe CAICEDO – sv.

Ciro IMMOBILE 6,5 – L’unica nota positiva della serata della Lazio. Corre, si muove, taglia, si allarga, rientra. Insomma, “si sbatte” per provare a scardinare la retroguardia ferrarese. I compagni non lo aiutano.

Simone PALOMBI 4,5 – Buttato nella mischia un po’ a sorpresa, il rischio di Inzaghi non paga: il ragazzino conosce poco i movimenti richiesti dalla squadra e, sostanzialmente, non ne vede una. Dal 67’ Jordan LUKAKU 5,5 – Tenta un paio di discese in stile azione decisiva finale Supercoppa, ma la difesa della SPAL si dimostra assai più attenta di De Sciglio e lo accompagna, puntualmente, ogni volta, sul fondo.

All. Simone INZAGHI 5,5 – Evidentemente non tocca le corde giuste. Un primo tempo sottotono e una ripresa sulla falsa riga dei primi 45 minuti. La sbornia di domenica scorsa non è smaltita dalla sua Lazio che gioca una partita lenta e prevedibile.

Alfred GOMIS 6,5 – Nessun clamoroso miracolo, ma sempre attento sulle conclusioni dei laziali.

Marios OIKONOMOU 5,5 – Uno di quelli che più soffre, con Immobile che spesso lo porta fuori per poi saltarlo. Soffre… E infatti Semplici a inizio ripresa lo cambia. Dal 55’ Michele CREMONESI 6,5 – Impatto senza paura con la Serie A, subito preciso e attento con un due/tre anticipi di tutto rispetto.

Francesco VICARI 6,5 – Guida bene il reparto ma soprattutto non va in panico quando nel finale la Lazio prova a buttarla anche sui palloni alti.

Sauli VAISANEN 6,5 – Bene anche il finlandese, che si muove all’unisono con l’intero reparto.

Manuel LAZZARI 7 – Finisce in crampi dopo una partita di clamorosa generosità. Raddoppi costanti su tutti per 88 minuti e anche un paio di buonissime discese dal punto di vista offensivo. Dall’88’ Federico MATTIELLO – sv.

Pasquale SCHIATTARELLA 6 – Nel primo tempo avrebbe un’occasione d’oro dagli sviluppi di un corner ma stoppa – o meglio, non stoppa – il pallone in maniera abbastanza goffa. Al di là di quello poi è il meno preciso nelle uscite palla al piede della SPAL, ma gioca comunque una partita onesta – come tutta la sua squadra – dal punto di vista del sacrificio.

Federico VIVIANI 7 – Ha l’occasione d’oro nel primo tempo e non la sfrutta, ma al di là di quello in mezzo al campo guida un reparto pronto a tappare sempre ogni falla e a sacrificarsi sul portatore o sugli esterni con costanti raddoppi.

Luca MORA 6,5 – Tampona su tutto e tutti in mediana. Attento anche sul pressing subito dagli avversari.

Filippo COSTA 6,5 – Quanta corsa a sinistra per tamponare sui tentativi dei biancocelesti.

Alberto PALOSCHI 5 – Praticamente mai pervenuto nell’attacco ferrarese dove tutti il lavoro sporco alla fine lo fa Floccari. Dal 63’ Marco BORREILLO 6 – Al suo ingresso – il 12esimo con una maglia diversa in Serie A – Semplici è molto chiaro: “Tienimi su la squadra, il resto già lo sai”. Borriello esegue.

Sergio FLOCCARI 6,5 – Bravissimo, soprattutto nel finale, quando tiene su la sua SPAL giocando con corpo ma anche col pallone tra i piedi. Saggio, insomma, nel momento di maggiore bisogno. Bella anche la giocata su cui Radu deve chiudere mettendoci il corpo.

All. Leonardo SEMPLICI 7 – Organizzato. Arriva all’Olimpico consapevole di poter giocarsi le sue carte e così fa, imbrigliando una Lazio troppo lenta e prevedibile.