Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Le 5 verità che ci ha lasciato Roma-Milan

Luca Stamerra

Aggiornato 26/02/2018 alle 12:05 GMT+1

Dalla volontà di Gattuso alla fame di Cutrone: sono tanti gli aspetti positivi del Milan che sbanca l'Olimpico e si rilancia anche per la corsa Champions League, oltre a guardare al futuro con una squadra molto giovane. Sottotono la Roma che, invece, ha ricominciato a perdere. Di Francesco è già sulla graticola, con tanti giocatori presi di mira (uno su tutti Schick).

Roma-Milan - Serie A 2017/2018 - LaPresse

Credit Foto LaPresse

1) Gattuso, il giusto motivatore di una squadra che vuole sognare

Se dovessimo stilare la classifica del girone di ritorno, il Milan sarebbe nei piani alti, subito alle spalle di Napoli e Juventus. Gattuso è la buona notizia della squadra rossonera che sogna sempre più in grande grazie al 12esimo risultato utile consecutivo (in tutte le competizioni). Il successo in Coppa Italia contro l'Inter ha ridato smalto al Milan che ora pensa a qualcosa di più della semplice qualificazione all'Europa League. La strada è ancora lunga, lunghissima, ma il Diavolo può risorgere grazie al suo condottiero che, continuando a mantenere i piedi per terra, ha dato fiducia e stabilità ad una squadra che sembrava aver imboccato l'ennesimo vicolo cieco. 19 punti nelle ultime 7 giornate significa media Scudetto per il Milan, che ha subito solo 3 reti nelle ultime 7 gare di campionato disputate nel 2018. Questo Gattuso si merita di restare al Milan anche al termine della stagione? Sì! E soprattutto, questo Milan può davvero pensare di fare fuori una tra Inter, Roma e Lazio per la corsa al 4° posto? Forse...

2) Cutrone è l'erede di Inzaghi

Non la smette più di segnare. Cutrone non ha più bisogno di un periodo di apprendistato per definirsi a tutti gli effetti un giocatore da Milan. L'attaccante comasco, contro la Roma, ha segnato il suo quarto gol nelle ultime 4 gare di campionato, la 14esima affermazione in questa stagione (con il classe '98 che ha segnato in tutte le competizioni a cui ha preso parte). Cutrone è un vero animale d'area, basti vedere l'esecuzione del gol dell'1-0 contro la Roma: l'attaccante del Milan vede il movimento di Suso e anticipa tutti in area, Manolas compreso, nel taglio in area, prima di scaricare in rete battendo Alisson con una girata al volo. Altri gol del genere li ha già fatti e ha dimostrato di saperli fare (SPAL in campionato, Inter in Coppa Italia). L'acquisto di André Silva non avrà dato i suoi frutti, ma ci si può consolare con la crescita di Patrick Cutrone, uno dei bomber più importanti per il Milan e - in ottica futura - per la Nazionale.

3) Che bello il giovane Milan

A proposito del Milan e del futuro, questo è il Milan dei giovani. Gattuso non stanca mai di dirlo in conferenza stampa, ricordando che la sua squadra ha un'età media di 24,8 anni, la più bassa della nostra Serie A. Da Cutrone a Calabria, da Romagnoli a Donnarumma, giocatori che devono ancora crescere ma che hanno fatto vedere già qualcosa di interessante. Non sarà la stagione dei trofei, ma il Milan sta creando qualcosa di importante per le prossime stagioni... E per la Nazionale.

4) Schick è un buon giocatore, ma non è una prima punta

Quella contro il Milan era la sua quarta gara da titolare con la maglia della Roma in campionato, la prima a due mesi di distanza dall'ultima volta. Così ha deciso Di Francesco, volendo dare un turno di risposo ad El Shaarawy e Džeko. Il ceco però non riesce a sfondare, seppure non faccia una brutta partita: l'ex Sampdoria gioca di sponda, prova a tenere impegnata la difesa ospite, e fa molto movimento. Certo, non è così letale in area di rigore, ma è ancora da capire quale sia la sua reale posizione in campo. Schick sembra più una seconda punta, piuttosto che un vice Džeko, anzi dovrebbe sfruttare il lavoro del bosniaco o più in generale del puntero là davanti. La sensazione è che in fase di mercato sia stato commesso qualche errore: non nell'acquistare Schick, ma nel ritenerlo un bomber.
Patrik SCHICK 6 - Non male per uno che non giocava da tempo. Gioca di sponda, prova a tenere impegnata la difesa ospite, e fa molto movimento. È poco concreto là davanti, ma è ancora da chiarire la sua reale posizione nello scacchiere romanista. [Le pagelle di Roma-Milan]
picture

Davide Calabria, Patrick Schick, Roma-Milan, Getty Images

Credit Foto Getty Images

5) Anche Di Francesco ha bisogno di una scossa

Le vittorie contro Verona, Benevento e Udinese, sembravano aver dato nuova linfa ad una Roma che non convinceva, ma che soprattutto non vinceva da due mesi. I ko di Kharkiv in Champions e quello casalingo contro il Milan, riportano i giallorossi alla realtà, quella di tutti i giorni, con la Roma che rischia seriamente di perdere il treno Champions, non solo quello per gli ottavi. Ok la rimonta del Milan, ma a scappare sono Lazio e Inter che hanno ripreso a vincere. Questo, forse, è il momento più duro della gestione Di Francesco alla Roma, con l'ex Sassuolo che deve far fronte a diverse situazioni contrarie: gli infortuni, gli acciacchi, il malumore della piazza (che a Roma non manca mai) e i continui impegni che inevitabilmente sottraggono energie sia fisiche che mentali alla squadra. Col Sassuolo c'era una dimensione diversa, a Roma non si può solo guardare la prossima partita. Anche l'allenatore è messo sotto esame e rischia di sbagliare per la pressione, come in tutte le grandi squadre. Questa sarà la mission - da qui al ritorno contro lo Shakhatar - per Di Francesco, che dovrà ritrovare prima in se stesso, poi negli altri, la giusta serenità per rimettersi in carreggiata. Visto i risultati fin qui ottenuti, il rischio è altissimo, tanto che a Roma c'è già chi vuole la testa dell'attuale tecnico in carica.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Match collegati
Pubblicità
Pubblicità