Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Sarri in rotta di collisione con De Laurentiis: il suo ciclo a Napoli è davvero finito?

Paolo Pegoraro

Pubblicato 07/05/2018 alle 17:33 GMT+2

La frattura tra tecnico e società scatena il dibattito sul futuro del Napoli: il ciclo di Maurizio Sarri all'ombra del Vesuvio è davvero finito?

Sarri - Crotone-Napoli - Serie A 2017/2018 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Sarri-Napoli: il matrimonio vacilla, mai come in questo momento. Le stilettate di De Laurentiis, le voci insistenti di un interessamento del Chelsea, quel sibillino “meglio lasciarsi sul più bello” di Maurizio Sarri nella conferenza stampa post sanguinoso pareggio con il Torino: unendo i tasselli del mosaico la conclusione non può che essere unanime, a oggi la permanenza del tecnico toscano sulla panchina partenopea è in fortissimo dubbio.

Le ragioni del tecnico

Il diretto interessato è combattuto, non potrebbe essere altrimenti. La dichiarazione rilasciata a mezzo stampa ha i crismi della riflessione a voce alta: lasciare quando il rapporto con la piazza napoletana è intriso di amore reciproco oppure correre il rischio di attraversare future turbolenze? Sì perché l'eventualità di un ridimensionamento è dietro l’angolo: l’attuale ciclo tecnico volge al termine e con questa rosa il massimo è già stato compiuto. I 13/14 giocatori ruotati da Sarri sono stati spremuti nell’ottica dell’all-in scudetto, ma purtroppo il grande obiettivo è svaporato sul filo di lana. Senza adeguate garanzie tecniche sul prossimo organico dai piani alti - in termini di nuovi innesti e di permanenza dei punti fermi della squadra - il tecnico partenopeo è in predicato di perdere entusiasmo e stimoli schiudendo le porta a una nuova avventura, magari all’estero.

Le ragioni della piazza

La piazza ribolle d’amore per Sarri e quello che è successo domenica contro il Torino è la cartina di tornasole: striscioni e cori d’approvazione incondizionata per il tecnico, contestazione aperta al presidente e un non troppo edulcorato invito a investire sul mercato. C’è una vera propria simbiosi tra i tifosi del Napoli e il tecnico toscano ma nato nella città partenopea nonché dichiarato tifoso del club azzurro: la piazza riconosce all’allenatore l’eccellente lavoro svolto ed è appagata dal gioco regalato alla squadra, aspetto non subalterno per la città nobilitata anni fa dal Pibe de Oro. Brama, ovviamente, la conquista di titoli ma pensa che sia la proprietà a dover intervenire a sostegno del tecnico ampliando la rosa con giocatori top.
picture

Sarri - Striscione al San Paolo

Credit Foto LaPresse

Le ragioni di De Laurentis…

…Le abbiamo ormai ben intese, perché il patron azzurro ha dichiarato ai quattro venti che auspicava un maggior sfruttamento della rosa da parte di Maurizio Sarri. Secondo il De Laurentiis-pensiero aver puntato sempre sullo stesso undici-tipo con modifiche minimali ha fatto sì che la squadra arrivasse al rush finale in riserva sparata. Il numero uno del club non ha poi digerito la prematura uscita di scena in Europa League dettata da una scelta di campo operata in primis dal tecnico. Tecnico che ha risposto prontamente a quest’ultima sollecitazione:
Io ho fatto tutto per il bene della mia squadra, puntando alla migliore classifica possibile proprio in quella manifestazione a cui i napoletani tenevano maggiormente. Se il presidente fosse più contento, sarei contento anche io. Se non lo è, pazienza: le vie di uscita ci sono per tutti e due. Personalmente, sento di aver fatto del mio meglio.

Cambiare o non cambiare?

Con o senza Sarri sarà dunque rivoluzione il prossimo anno: il Napoli cambierà pelle, ma rinforzandosi per puntare al massimo oppure rifondando per ottenere risultati a lungo termine? Ai posteri l’ardua sentenza, nel frattempo l’interrogativo pregnante riguarda proprio Sarri: ha colpe per il mancato successo della sua squadra? Dopotutto allo stato dell’arte rimane un condottiero senza medaglie nel palmares, per i detrattori una sorta di rivisitazione moderna del Cavalier Brancaleone da Norcia. Puntare tutto sul campionato sacrificando l’Europa League non ha certo pagato e ciò depone a sfavore dello stesso allenatore, ma scucire lo scudetto dalle maglie della Juventus, alla luce dei valori in campo, rappresentava un’impresa titanica. Un'impresa peraltro sfiorata dal Napoli di Sarri grazie ad automatismi di gioco granitici e collaudati: a nostro avviso l'allenatore toscano si è ampiamente guadagnato la possibilità di riprovarci.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità