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Da 0 a 10, il Pagellone della 22a giornata di Serie A: Donnarumma top, che bagarre per la Champions

Enrico Turcato

Aggiornato 05/02/2019 alle 08:12 GMT+1

La 22a giornata ha messo in mostra un Donnarumma di nuovo decisivo per il Milan, che evita la sconfitta ai suoi e li tiene al 4° posto: per la zona-Champions League tornano prepotentemente in corsa anche Atalanta e Lazio, mentre l'Inter continua a perdere colpi e così anche il terzo posto non è così sicuro. Note di demerito per la difesa della Juventus e l'arbitraggio di Spal-Torino.

Pagellone Donnarumma

Credit Foto Eurosport

Voto 10...a un Gigio Donnarumma finalmente ritrovato

Rieccolo, finalmente. Il periodo positivo di Gianluigi Donnarumma trova il suo apice nella trasferta di Roma, dove il Milan esce indenne anche per merito del suo super portiere. Donnarumma è tornato a fare la differenza e se ne è accorta anche la sua squadra, che ora subisce molti meno gol. Quattro per l'esattezza con gli ultimi 40 tiri in porta ricevuti. Non male Gigio.

Voto 9...all'Atalanta che ora ci crede davvero

Altra vittoria, per dare seguito al successo in Coppa Italia sulla Juventus e per portarsi a un solo punto dal quarto posto. La Dea, anche senza i gol di Zapata, risponde presente. A Cagliari meno bella, ma concreta. Vittoria pesante che dá continuità e tiene alto il morale.

Voto 8...alla reazione del Napoli

Gran bella reazione. Il 2-0 subito in Coppa a San Siro è già un ricordo. Il Napoli, che ha ritrovato anche il gol di Insigne, conferma di essere nettamente la seconda forza del campionato. Il distacco dalla Juve rimane siderale, ma il gruppo è unito e rema nella stessa direzione, con o senza Hamsik.

Voto 7...alla lotta per un posto in Champions

Milan 36, Atalanta, Roma e Lazio 35 e (perché no) Sampdoria 33. Più l'Inter a 40 punti. La lotta per il quarto (ma anche il terzo) posto è apertissima e vede in lizza serie candidate. Un duello appassionante, il più combattuto di questo campionato.
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Hateboer - Cagliari-Atalanta - Serie A 2018/2019 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 6...al nuovo Genoa di Prandelli

Inizia ad intravedersi qualcosa. Prandelli ha chiesto un mercato mirato, con giocatori selezionati e ideali al suo modo di gioca. Il Genoa, con Sanabria, Lerager, Radovanovic è parso subito fresco e frizzante. Un nuovo inizio, che anche senza Piatek, può portare risultati e divertimento. Ave, Cesare.

Voto 5...alla crisi del Cagliari, che ora rischia

Un punto nelle ultime quattro giornate, una vittoria nelle ultime 13. Il Cagliari di Maran ha rallentato la sua corsa. L'ennesimo ko e la vittoria del Bologna ora hanno ridotto a solo quattro punti il margine sulla zona retrocessione. E se il ritmo è questo, i rischi aumentano. E sia Sau che Farias hanno salutato la truppa a gennaio...

Voto 4...a chi studia i calendari di Serie A

Ormai si gioca ogni giorno della settimana. Lo spezzatino può piacere, ma non soddisfa nessuno. Così la Lazio si ritrova a giocare giovedì a San Siro con l'Inter, lunedì a Frosinone e giovedì di nuovo in casa con l'Empoli. Solo un esempio per definire il disagio generale. La prossima giornata sarà spalmata su quattro giorni. Poveri fantallenatori...

Voto 3...a Simone Zaza, nella peggiore stagione della carriera

Imbarazzo. Anche a Ferrara, nonostante l'ulteriore chance da titolare, è arrivata una bocciatura pesante. Insufficiente, sempre e comunque. Cosa è successo a Simone Zaza? L'aria marittima di Valencia resta un lontano ricordo, il freddo di Torino pare avergli congelato le doti tecniche.

Voto 2...alla difesa della Juventus senza BBC

Erano otto anni che la Juventus non giocava una partita senza schierare almeno uno tra Barzagli, Bonucci e Chiellini. 3 gol in casa contro il Parma, dopo i 3 subiti mercoledí a Bergamo. Caceres e Rugani non all'altezza, il centrocampo che non copre più. Allegri deve inventarsi qualcosa alla svelta. Senza la BBC non c'é gioia.

Voto 1...all'atteggiamento dell'Inter

Altra sconfitta. Stavolta contro il Bologna. Zero gol segnati nelle prime tre gare dell'anno solare, cosa che non accadeva dal 1956. Un incubo. Una discesa verticale. L'Inter non sa più dove si trova, chi è, perché, come, quando e dove. Spalletti fatica a produrre soluzioni. Il tracollo, con l'atteggiamento delle ultime partite, è dietro l'angolo.

Voto 0...a SPAL-Torino e ai fischi continui dell'arbitro Mariani

51 falli, 8 ammoniti, un fischio continuo, prolungato, interminabile. Ok l'agonismo, passi la cattiveria, ma il calcio è un altro sport. E se un arbitro decide di sanzionare ogni minima scorrettezza, lo spettacolo offerto rasenta il ridicolo. 0-0 al Mazza, in un anticipo domenicale soporifero e irritante. Non ci siamo.
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