Da 0 a 10, il Pagellone della 4a giornata di Serie A: prima gioia per Ronaldo, malissimo l'Inter

La Juventus vola con il suo quarto successo consecutivo in campionato, ma soprattutto con le prime reti in Serie A di Cristiano Ronaldo che rompe il digiuno dopo 320 minuti. Solo il Napoli segue la scia: la Roma stenta, il Milan non ha continuità, mentre l'Inter affonda sotto i colpi dell'ex Dimarco.

Ronaldo, Dybala - Juventus-Sassuolo - Serie A 2018/2019 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 10... Al siluro di Federico Dimarco

Il suo sinistro radiocomandato dai 25 metri ha lasciato di stucco Samir Handanovic: Federico Dimarco (11 anni di settore giovanile, tuttora di proprietà dell’Inter) non dimenticherà facilmente la data del 15 settembre 2018, giorno in cui si è tolto lo sfizio di determinare la sfida di San Siro tra Inter e Parma. E pensare che lo scorso anno faceva panchina al Sion e contro i nerazzurri era subentrato al titolare Gobbi. Alba di una nuova era per “Dima”?

Voto 9… Al battesimo di CR7

Buona la quarta per l’alieno Cristiano Ronaldo. La tenacia del portoghese è stata premiata: al 28esimo tiro in porta (!) ha finalmente trovato la via del gol rompendo un digiuno di 320 minuti. Se il primo gol è stato del tutto fortuito, quel diagonale radente di sinistro è una prodezza in pieno “CR7 style”. Cristiano Ronaldo spacca-Sassuolo: al momento del bisogno l’ex Real Madrid si è fatto trovare pronto.

Voto 8… Alle 50esime volte di Insigne e Quagliarella

I re del sabato sera di Serie A sono stati due napoletani doc: Lorenzo Insigne ha deciso la sfida con la Fiorentina con un destro secco su innesco di Milik, Fabio Quagliarella ha segnato uno dei gol con cui la Samp ha asfaltato a domicilio il Frosinone oltre a fornire un assist a Defrel. Entrambi sono arrivati a quota 50 gol con le loro maglie…E Napoli e Sampdoria volano in classifica!

Voto 7... Ai bomber sotto la lanterna: Piatek e Defrel

A Genova, i bomber non mancano. Sponda Samp non c’è solo Quagliarella, anzi. C’è uno scatenatissimo Grégoire Defrel che non fa rimpiangere Duván Zapata. Dopo la doppietta messa a segno contro il Napoli, si ripete contro il Frosinone con altri due gol. Chi lo rimpiange, forse, è proprio la Roma che avrebbe bisogno di un attaccante dalle sue caratteristiche. Non si ferma neanche Krzysztof Piatek, sponda Genoa, a segno per la quarta partita consecutiva tra campionato e Coppa Italia. In totale fanno 8 gol in 4 gare, fino ad adesso è lui il ‘vero’ Cristiano Ronaldo della Serie A.

Voto 6… A Stepinski l’ammazzagrandi

Giornata di gloria all’Olimpico per Mariusz Stępiński, autore del gol grazie al quale il Chievo è tornato con un punto preziosissimo dalla proibitiva trasferta romana. Il giusto premio per una partita – quella dell’attaccante polacco classe 1995 – di grande sacrificio e costantemente a servizio della squadra. Stępiński si è ormai guadagnato la reputazione di ammazzagrandi: dei 7 gol segnati in Serie A 5 li ha segnati contro Milan, Inter, Napoli, Juventus e Roma.
picture

2018/19 Serie A Chievo-Juventus Stepinski

Credit Foto Imago

Voto 5… Alla Fiorentina che deve ancora crescere e che deve trovare un regista

Il netto successo sul Chievo e la vittoria casalinga contro l’Udinese hanno fatto montare un po’ la testa alla Viola. Contro il Napoli è arrivata una lezione importante, la Fiorentina deve ancora crescere ed è giusto così in considerazione dell’età media più bassa del campionato. Questa volta Simeone e Chiesa non sono riusciti a sfondare come avevano fatto in quel nefasto, per il Napoli, 29 Aprile dove la squadra di Sarri vide chiudersi le porte dello Scudetto. Quel che è mancata alla Fiorentina è la stata la distanza tra i reparti e qualcuno di più pratico in cabina di regia. Veretout ha classe, ma per ora è molto lontano dagli standard imposti da Badelj nelle ultime stagioni.

Voto 4… Alle amnesie della Roma

Il gol di Bryan Cristante sembrava aver contribuito ad archiviare la pratica Chievo e invece…E invece la Roma si è calcisticamente suicidata prestando il fianco al ritorno dei mussi volanti, che addirittura nel finale hanno rischiato il colpaccio con il destro a giro di Giaccherini disinnescato dal colpo di reni di Olsen. Così non va, dopo quattro giornate le attaccature da recuperare sulla Juventus sono già 7 e ad onor del vero la Roma somiglia tanto a un cantiere aperto.

Voto 3… Alla sindrome San Siro dell’Inter

Al netto della clamorosa defaillance della VAR l’anti-Juventus designata Inter è partita con il freno a mano tirato in Serie A: quattro punti in quattro partite sono un ruolino di marcia mediocre per chi ambisce ad alti traguardi. Contro il Parma l’Inter ha sonnecchiato un tempo e, dopo aver inseguito con più insistenza il gol del vantaggio nella ripresa, ha concesso a Dimarco l’opportunità di griffare il più classico dei gol dell’ex. Si può parlare di sindrome da San Siro per gli uomini di Spalletti: non vincono tra le mura “amiche” dal 17 aprile scorso (4-0 vs Cagliari). Urge una consistente sterzata.

Voto 2… All’inconsistenza offensiva del Frosinone

Zero gol fatti, dieci subiti di cui cinque nella gara casalinga contro la Sampdoria: il Frosinone di mister Moreno Longo proprio non decolla oltre a stabilire record…al contrario! In Europa solo quattro squadre non hanno ancora segnato nei 5 top campionati: oltre ai ciociari il Bologna di Pippo Inzaghi, il Valladolid del presidente Ronaldo e lo Stoccarda. Mantenere la categoria sarà un’impresa titanica per Joel Campbell & Co.

Voto 1… Alla nuova VAR che non convince

Il nuovo protocollo in essere della VAR proprio non convince: ora il sistema entra in gioco solamente in caso di errori chiari ed evidenti, come lo sputo di Douglas Costa. Il punto è che non vedere la “parata” di Dimarco sulla linea di porta in Inter-Parma rientrava nella casistica degli errori evidenti, eppure la squadra arbitrale guidata da Manganiello incredibilmente non è intervenuta. Manganiello che peraltro non ha nemmeno ammonito Gagliardini per un’entrata “killer” sul ginocchio di Di Gaudio: flop clamoroso e segnali inquietanti in vista del prosieguo del campionato. Perché tarpare le ali alla VAR?

Voto 0… Allo sputo di Douglas Costa

Gesto inqualificabile quello compiuto da Douglas Costa nei minuti finali di Juventus-Sassuolo: il brasiliano – entrato in campo nel secondo tempo al posto di Mario Mandzukic – prima ha rifilato una testata all’indirizzo di Federico Di Francesco sotto gli occhi dell’arbitro Chiffi, poi ha sputato in faccia all’attaccante del Sassuolo guadagnandosi il sacrosanto cartellino rosso. Scommettiamo che per diverse settimane vedrà il campo solamente col binocolo? Ma che diavolo gli è passato per la testa?
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità