Eriksen alla Juve? Sì ma a parametro zero! Da Pirlo a Rabiot: tutti i colpi 'gratis' dei bianconeri
Aggiornato 14/08/2019 alle 01:12 GMT+2
Il tabloid inglese Daily Mail è certo: il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici starebbe lavorando alacremente per un altro colpaccio di mercato a parametro zero. Dopo le recenti operazioni legate a i centrocampisti Aaron Ramsey ed Adrien Rabiot, il prossimo obiettivo sarebbe il cervello del Tottenham Christian Eriksen il cui contratto con gli Spurs è in scadenza il prossimo 30 giugno.
Il tabloid inglese Daily Mail è certo: il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici starebbe lavorando alacremente per un altro colpaccio di mercato a parametro zero. Dopo le recenti operazioni legate a i centrocampisti Aaron Ramsey ed Adrien Rabiot, il prossimo obiettivo sarebbe il "cervello" del TottenhamChristian Eriksen il cui contratto con gli Spurs è in scadenza il prossimo 30 giugno 2020. Il club londinese, che in estate è riuscito a respingere le offerte dei migliori club internazionali come il Real Madrid valutando il danese 100 milioni, ha proposto ad Eriksen un prolungamento decisamente migliorativo, passando da 4,5 a 11 milioni l'anno. La Juventus, in questo senso, potrebbe lavorarci su e mettere eventualmente nero su bianco a partire dal prossimo 1° febbraio.
Un'operazione, si diceva, che - per quanto particolarmente difficile - si inserirebbe nel solco di quel "parametro zero", sfruttato la bellezza di 14 volte dal club bianconero. Affari quasi tutti particolarmente anche se, in mezzo, troviamo anche qualche fallimento.
Si diceva dell'ex Arsenal Ramsey e dell'ex PSG Rabiot: scorrendo in ordine cronologico, troviamo un altro centrocampista, Emre Can, giocatore dalla qualità indiscutibile ma che, nel corso della stagione 2018-2019 - la sua prima in Italia - è stato alle prese con qualche guaio fisico di troppo. L'estate 2016 fu invece quella dell'approdo in bianconero del terzino brasiliano Dani Alves, oggi capitano della nazionale verdeoro: dopo 8 anni al Barcellona, 33 presenze da vero leader, che hanno condotto la squadra di Allegri fino alla finale di Champions League, poi persa 4-1 contro il Real Madrid in quel di Cardiff.
L'anno prima, invece, ecco Sami Khedira e il suo fosforo di indubbio valore in zona nevralgica. Oggi, il tedesco-tunisino, potrebbe essere destinato all'Arsenal dopo un'eventuale rescissione. La realtà è che Sarri non sarebbe così convinto di privarsene.
Poca fortuna per l'attuale secondo portiere del Barcellona Neto, arrivato a costo zero dalla Fiorentina. Stesso dicasi, nel 2014, per Kingsley Coman (ex PSG), utilizzato in realtà per fare abbondante cassa durante la successiva cessione al Bayern Monaco. Nella sessione invernale del 2013 viene prelevato l'ex Athletic Bilbao Fernando Llorente, che coi bianconeri resterà fino al 2015 con ottimi risultati: l'attuale vicecampione d'Europa col Tottenham, oggi è tornato ad essere uno svincolato ed è ambito da Manchester United, Roma e Napoli. Nello stesso periodo arriva anche l'ex Chelsea Nicolas Anelka, di fatto una meteora juventina, così come i vari Lucio (ex Inter) e l'ex Sampdoria Reto Ziegler, oggi al Dallas in MLS.
I capolavori del passato: Pogba e Pirlo
Di ben altro spessore è stata invece l'operazione Paul Pogba, che tanto ha fatto arrabbiare sir Alex Ferguson nell'estate 2012: il "Polpo" è stato poi rivenduto a peso d'oro agli stessi Red Devis nel 2016. Un vero capolavoro. Così come quello riguardante Andrea Pirlo, considerato "da rottamare" dal Milan nel 2011. Anno di inaugurazione dello Juventus Stadium: "battezzato" nella sfida al Notts County, guarda caso, da un altro parametro zero: Luca Toni.
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