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Francesco Totti, ufficiale l'addio alla Roma. "Mai coinvolto in un progetto, tenuto fuori da tutto"

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Aggiornato 17/06/2019 alle 19:13 GMT+2

In una conferenza stampa al Salone del Coni, il leggendario capitano giallorosso annuncia il divorzio dalla Roma dopo 30 anni insieme. Il numero 10 ha respinto il ruolo di direttore tecnico propostogli dal presidente James Pallotta.

Francesco Totti - Roma 2019

Credit Foto Getty Images

Dal Salone d'Onore del Coni Francesco Totti ha spiegato i motivi che l'hanno spinto a lasciare la Roma dopo sole due stagioni da dirigente. Dichiarazioni al vetriolo contro la società capitolina come è emerso sin dalle prime battute del discorso dell'ex numero 10 della Roma del terzo scudetto.

L'annuncio ufficiale

Mi dimetto dal mio ruolo nella Roma. Viste le condizioni credo sia stato doveroso e giusto prendere questa decisione, non ho mai avuto la possibilità di operare in modo effettivo sull'area tecnica. Credo sia la decisione più coerente e giusta, davanti a tutti deve esserci la Roma che deve essere una squadra da amare e da stargli sempre vicina. Non devono esserci fazioni, ma un unico obiettivo. I presidenti, gli allenatori e i giocatori passano, ma le bandiere non passano. Ma diciamo che questo aspetto mi ha fatto pensare tanto e non è stata colpa mia prendere questa decisione

Le ragioni: "Di chi è la colpa?"

Non è stata colpa mia perché non ho mai avuto la possibilità di esprimermi, non ho mai avuto la possibilità di prendere parte al progetto tecnico. Il primo anno ci può stare, ma già nel secondo ho capito cosa volessi fare e non ci siamo mai trovati. Sapevano le mie intenzioni, volevo dare tanto a questa società, ma loro non hanno mai voluto. Mi tenevano fuori da tutto.

"Hanno voluto che smettessi"

Tutti sanno che hanno voluto che io smettessi. Sul lato dirigenziale avevo un contratto di sei anni, sono entrato in punta di piedi perché per me era una novità. Andando avanti col tempo ho capito che erano cose diverse, il campo è una cosa il dirigente è un’altra. Di promesse ne sono state fatte tante, è normale che col passare del tempo giudichi, valuti, anche perché anch’io ho un carattere e personalità e non sto lì a fare quello che ogni tanto chiami. Lo facevo per la Roma, ma poi andando avanti col tempo non mi sembrava il caso di continuare dove delle persone non volevano facessi una certa cosa

Ha vinto la corrente "Togliere i romani dalla Roma"

C’è un pensiero di certe persone di togliere i romani dalla Roma. Un pensiero che alla fine… E’ prevalsa la verità: sono riusciti ad ottenere quello che volevano anche da 8 anni a questa parte quando sono entrati gli americani hanno cercato in tuti i modi di metterci da parte. Con gli anni hanno cercato in tutti i modi… Hanno voluto questo ed alla fine ci sono riusciti.

"O me o Baldini"

Il rapporto con lui non c'è mai stato e mai ci sarà. Se ho preso questa decisione è normale che ci sono degli equivoci e dei problemi interni nella società. Uno dei due doveva uscire e mi sono fatto da parte io. In questa società ci sono troppe persone che mettono bocca sulle cose facendo solo danni. Ognuno dovrebbe pensare a se stesso. L'ultima parola su tutto arrivava sempre da Londra

"Il presidente non c'è, ognuno fa come gli pare"

L'assenza del Presidente pesa tantissimo, perché poi il giocatore trova sempre un alibi e alla prima sconfitta subito viene sottolineato il fatto che la società manca. Questo crea problemi alla squadra, crea un danno. Io l'ho detto e ripetuto tantissime volte: il presidente deve essere più presente sul posto perché quando c'è il capo tutti i dipendenti sono sull'attenti. Quando non c'è il capo fanno tutti come gli pare, è così ovunque. Con il mister agli allenamenti un giocatore va a 300 all'ora, con il secondo fa lo stupidino. Il Presidente deve essere sul posto

"Dico la verità, non posso stare qui"

Un po’ tutti sappiamo i problemi reali della società, soprattutto per il FPF che bisogna vendere giocatori per il 30 giugno. Hanno fatto questa scelta difficile di vendere i giocatori più blasonati ed è anche più facile prendere soldi da questi giocatori. Perciò penso che bisogna essere trasparenti soprattutto con i tifosi, perché io ho sempre detto: Bisogna dire la verità alla gente, anche brutta ma bisogna dire la verità. Quando un anno fa in un’intervista dissi che l’obiettivo era il quarto posto e la Juve avrebbe vinto lo scudetto mi è stato detto che ero incompetente e levavo stipendi ai calciatori. Quando dici la verità sei inattaccabile e io sono abituato a dire la verità. Non posso stare qua dentro

"Penso di avere basi e occhio per gestire l'area tecnica"

Se ho preso questa decisione non ho fatto niente e potuto fare niente e non mi sono sentito nel vivo del progetto, soprattutto nell’area tecnica dove io penso che capire un po’ di più rispetto ad altre persone che stanno a Trigoria penso di avere le basi o l’occhio. Questo penso di saperlo fare bene, sbagliando perché tutti sbagliano. Prendendosi la responsabilità, la faccia l’ho sempre messa e sempre la metterò anche quando le cose vanno male come quest’anno

"Con questa proprietà non torno"

Per tornare alla Roma dovrebbe esserci un’altra proprietà e poi dipende se quest’altra proprietà mi chiama e crede nelle mie potenzialità e crede che io alla Roma possa fare qualcosa di buono e sicuramente non ho mai fatto e farò male alla Roma. Per me viene prima di tutto, anche in questo momento. Per me oggi è altro quando ho smesso di giocare. Andare via dalla Roma per me… Morire era meglio. Tanti personaggi nella Roma hanno sempre detto che sono troppo ingombrante per questa società

"Ho parlato solo con Conte, il resto solo bugie"

Io non ho mai parlato di soldi. Ho chiesto di fare il dt perché penso di avere competenze. Ho chiesto di poter decidere come fanno tutti gli altri ma se poi non ti chiamano e passi in secondo piano che dt sei? Non sono andato a Londra perché mi hanno chiamato due giorni prima quando era tutto fatto (allenatore, ds, etc..) che ci andavo a fare. Non ho mai chiamato Mihajlovic, De Zerbi, Gasperini e Gattuso. L'unico che ho contattato è stato Antonio Conte. Fonseca non l'ho mai chiamato, ci hanno pensato loro: era inutile presentarmi a Londra. Se la proprietà rimanesse e Baldini andasse via non tornerei comunque, il vaso ormai è rotto. Se tenevano a me potevano pensarci prima

Il caso De Rossi: "Gli consigliai di guardarsi in giro"

Io già a settembre dissi ad alcuni dirigenti che, se pensavano fosse stata l'ultima stagione di De Rossi, avrebbero dovuto dirglielo subito. Perché lui era il capitano della Roma, andava rispettato. Poi s'è creato tutto un contesto difficile ed è passato il tempo che è passato. Il problema è che a Trigoria le cose vanno fatte subito, invece non avviene così. Io con De Rossi ci ho parlato da amico e ho provato a fargli capire cosa stesse accadendo e gli ho consigliato di guardarsi in giro, nonostante fossi un dirigente. Invece s'è creato lo stesso problema che si creò con me e non so se è una cosa voluta o se non ci pensano. A me sembra voluto, perché da quello che so loro hanno sempre voluto allontanare i romani dalla Roma. Ed è molto grave.

"Andrò in Curva Sud"

Conte ha rifiutato la Roma perché a lui era stato chiesto di fare una rivoluzione e lui non voleva perché qui la prima idea è quella di vendere. Verrò allo stadio l'anno prossimo, sarò sempre tifoso. Capace che andrò anche in Sud. Se Daniele non va a giocare altrove lo prendo e andiamo insieme in Curva a vedere una partita

"A Totti e De Rossi affiderei tutto"

Se fossi il presidente della Roma e avessi due bandiere in società come Totti e De Rossi gli darei tutto. Loro ti possono spiegare cosa significa la romanità. Pallotta si è sempre contornato di persone sbagliate e continua a farlo ancora: questo è quello che gli ho sempre rimproverato.

Sulle critiche ricevute: "Anche gli altri dirigenti andavano in vacanza"

Paddle, settimana bianca, partitine? Quando ho fatto le partite di beneficenza la società è stata sempre al corrente. Mi hanno anche detto che ho fatto bene, perché ho portato la Roma in giro per il mondo. Anche gli altri dirigenti vanno in vacanza, il problema è che non li conosce nessuno. L'email c'è, non si può nascondere. Io mi fido al 100% di Daniele De Rossi e credo fermamente che lui non abbia mai pensato a quelle cose. Per quanto riguarda me, sono stato un peso per questa società. Mi hanno detto che sono un personaggio troppo ingombrante. Mi hanno fatto male entrambe le cose".

"Ho avuto un'offerta da un club italiano"

Valuterò. Ci sono state alcune offerte da squadre italiane (una stamattina). Io adesso, essendo libero, prendo tutto in considerazione. Io direttore tecnico della Juventus? Adesso non ci allarghiamo troppo, ho rispetto per i tifosi della Roma. Non dico il nome della squadra, si dice il peccato ma non il peccatore
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