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Inchiesta Report-Juventus: biglietti agli ultras anche nel 2018

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Aggiornato 22/10/2018 alle 23:16 GMT+2

La trasmissione d’inchiesta di Rai3 sottolinea ancora alcuni aspetti della vicenda che ha portato al suicidio di un ex dipendente della società bianconera. Tra questi come anche durante questa stagione, alcuni ultras con daspo, abbiano venduto biglietti delle partite dei bianconeri.

Allianz Stadium Juventus

Credit Foto LaPresse

Le inchieste, i processi e le condanne non hanno fermato il bagarinaggio dei biglietti per le partite della Juventus. E’ questo ciò che emerge dalla trasmissione d’inchiesta Report, andata in onda lunedì sera su Rai3. Nel programma si evidenziano episodi che si sono verificati anche poche settimane fa, ovvero nella stagione in corso, con partite come la trasferta di Valencia dei bianconeri in Champions League.
Report ha evidenziato attraverso la testimonianza di un ex ultras, Bryan Herdocia, soprannominato 'Lo Squalo', come ‘I Drughi’ – un gruppo di tifosi organizzati delle Juventus – avessero continuato a fare bagarinaggio fino alla fine dello scorso anno.
Durante l’intervista sullo schermo è comparsa una chat da cui si ricava che per Tottenham-Juve del 3 marzo 2018 (ritorno degli ottavi di Champions) sono stati venduti "a 250 sterline biglietti che ne costavano 35". Secondo quanto rivelato dalla trasmissione, biglietti sono stati venduti per Juve-Lazio del 28 agosto e per Valencia-Juve del 18 settembre. "Quando ho piazzato i biglietti nel 2015 fuori dal Bernabeu - ha aggiunto Herdocia - il tipo che me li dava era nervoso perché c'era un aereo in ritardo. Andò in tilt. 'Tu non sai' disse 'di chi sono questi biglietti, tu non sai a chi vanno. Se non arrivano in tempo e non pagano, qui finisce male'".

Bucci suicida per pressioni ‘Ndrangheta

Tra gli altri aspetti presi in considerazione dalla trasmissione, naturalmente, anche la morte di Raffaello Bucci, l'ex ultras della Juventus suicida il 7 luglio 2016 per questioni economiche legate al bagarinaggio dei biglietti.
Secondo quanto è stato detto, i suoi interlocutori potrebbero avergli minacciato il figlio. Sulla morte di Bucci (che nel 2015 aveva cominciato a collaborare con la Juventus come supporter liason officier) la procura di Cuneo ha da tempo in corso un'inchiesta. Durante la puntata sono stati mostrate delle ricevute "tutte vincenti" di giocate al lotto (in un tabaccaio di Cuneo) e di Gratta e Vinci. In un giorno risulta che il possessore abbia vinto 2.111 euro, e 200 mila euro in quattro anni. L'autore del servizio ha spiegato che potrebbe trattarsi dell'applicazione di un "sistema brevettato dalla 'ndrangheta" per "lavare i soldi".
Placido Barresi, boss della 'ndrangheta a Torino, già condannato all'ergastolo, ha riferito al giornalista che nella questione del bagarinaggio "mica entrano solo i Dominello, entra tutta la Calabria unita". E' lui a ipotizzare che da Bucci "volevano i soldi indietro". Se è così, è possibile che l'ex ultras sia stato percosso da gente che poi hanno minacciato suo figlio. La stessa conclusione si ricava dalla telefonata (fatta ascoltare nel corso del programma) di Alessandro D'Angelo, capo della security, al calciatore Bonucci, di cui sono state mostrate delle chat con un tifoso: "ieri mattina era andato a Palazzo di Giustizia (per essere interrogato dai pm - ndr). Ne è uscito sconvolto. Ha avuto paura. Perdonatemi, diceva. Ma non aveva paura di noi".
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