Juventus, i numeri shock del blackout: primo poker da Cardiff e mai così tanti gol subiti dal 2010
Aggiornato 08/07/2020 alle 16:34 GMT+2
In questo campionato non è la prima volta che la squadra di Sarri spegne l’interruttore: già in altre tre occasioni si era fatta rimontare. Alla 31ª giornata era da 10 anni che la Juve non incassava così tanti gol (30). In panchina c’era Gigi Del Neri, il Milan vinceva lo scudetto con Ibra e Thiago Silva e l’anno dopo sarebbe iniziato il monopolio bianconero sulla Serie A. Altri tempi
Il "blackout inspiegabile", come ha definito Sarri l’ultima mezz’ora di Milan-Juventus, è destinato ad entrare nella Storia (in negativo) dei bianconeri. Era, infatti, da tre anni che i campioni d’Italia non subivano quattro gol in una partita, addirittura sette se stringiamo l’analisi alla sola Serie A.
L'ultima volta che la Juve ha incassato un poker in 90 minuti è stata il 3 giugno del 2017, una data che i tifosi della Vecchia Signora non scorderanno facilmente. Nella maledetta finale di Champions League di Cardiff, il Real Madrid di Zidane si impose per 4-1, Cristiano Ronaldo indossava la camiseta blanca e non bastò una rovesciata da applausi di Mario Mandzukic per ribaltare il risultato. Tornando in patria, nell'autunno del 2013 la Fiorentina, sotto di due gol, battè in rimonta la Juventus 4-2 con una storica tripletta di Pepito Rossi, uomo copertina del successo più prestigioso di Vincenzo Montella sulla panchina viola. In quell’occasione i toscani segnarono 3 gol in 6 minuti, proprio come hanno fatto Ibrahimovic, Kessie e Leao martedì sera a San Siro. Il Diavolo non trionfava con una vittoria così larga dal marzo del 1989, poco prima di vincere la Coppa dei Campioni al Camp Nou contro lo Steaua Bucarest: la sfida di campionato giocata al Meazza fu vinta per 4-0 dalla squadra di Sacchi, che vinse con l'autorete di Tricella, un gol di Evani e due di Mannari.
In questa strana stagione contraddistinta dallo stop forzato a causa del Coronavirus non è la prima volta che CR7 e compagni si “spengono” per larghi tratti di partita: era già successo ad agosto in Juventus-Napoli, quando i bianconeri avanti 3-0 al 62’ subirono tre gol nel giro di un quarto d’ora. Solo il famoso autogol di Koulibaly salvò la sfida da ex di Sarri nel recupero. Ancora: a dicembre contro la Lazio Luiz Felipe rispose a Cristiano prima dell’intervallo. Nella ripresa, però, 5’ di blackout portarolo al gol di Milinkovic-Savic e al rigore con cui Immobile avrebbe avuto l’occasione di fare tris, ma che fallì. Il 3-1 arrivò comunque nel recupero, con Caicedo. E infine a febbraio contro l’Hellas Verona di Juric. Ancora una volta vantaggio dell’alieno portoghese, con rimonta dei veneti in 10’ con i gol di Borini e Pazzini.
- I numeri di Sarri, Allegri, Conte e Del Neri alla 31a giornata di campionato
Stagione e allenatore | Gol subiti | Punti dalla seconda |
2019/20 (Sarri) | 30 | 7 |
2018/19 (Allegri) | 20 | 20 |
2017/18 (Allegri) | 18 | 4 |
2016/17 (Allegri) | 20 | 6 |
2015/16 (Allegri) | 16 | 6 |
2014/15 (Allegri) | 15 | 15 |
2013/14 (Conte) | 22 | 8 |
2012/13 (Conte) | 20 | 9 |
2011/12 (Conte) | 17 | 1 |
2010/11 (Del Neri) | 38 | 7° posto |
I motivi della debacle di San Siro possono essere tanti: quel che è certo è che i bianconeri hanno pagato in modo esagerato le assenze per squalifica di De Ligt e Dybala che, soprattutto dopo il lockdown, si erano rivelati elementi imprescindibili nell’undici del tecnico toscano. Rugani schierato al posto dell’olandese non giocava un minuto dal 22 febbraio e la coppia difensiva con Bonucci non è mai stata rodata abbastanza. Higuain, invece, si è confermato un valida alternativa a partita in corsa, ma deleterio dall’inizio. Alla 31ª giornata di campionato, era da 10 anni che la Juventus non subiva così tanti gol (30). In panchina c’era Gigi Del Neri, il Milan vinceva il campionato con Ibrahimovic e Thiago Silva e l’anno dopo sarebbe iniziato il monopolio sulla Serie A con la staffetta Conte-Allegri, altri tempi insomma.
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