Le pagelle di Lazio-Juventus 1-2: Ronaldo glaciale, Cancelo decisivo, brilla Correa, male Immobile

Thomas STRAKOSHA 6 – Colpito due volte, ma senza responsabilità. Nessuna parata di rilievo. Contro la Juventus. Chi lo avrebbe mai detto?

BASTOS 5 – Gioca bene per 73 minuti, ma sul più bello viene letteralmente bruciato da Bernardeschi, nell’azione del pareggio bianconero. Pecca grave, lì rinasce la Juventus. (Dal 90’ PEDRO NETO sv)

WALLACE 6 – A volte si prende licenze discutibili in impostazione. Dietro è solido, forte nel gioco aereo.

Stefan RADU 5,5 – In ritardo sul gol di Cancelo. Prima non aveva affatto demeritato.

Marco PAROLO 6,5 – Szczesny con un miracolo gli nega il gol. Gioca largo a destra, adattandosi in un ruolo non suo e dimostrando la solita affidabilità. “Se si ha voglia di giocare, si gioca anche in porta”, ha dichiarato a fine partita. Encomiabile.

MILINKOVIC-SAVIC 6 – Insomma. Nella prima parte di gara si muove bene e partecipa alle trame della Lazio. Nel secondo quasi sparisce. Punizione inguardabile da ottima posizione prima del fischio finale.

Lucas LEIVA 6,5 – Motore e cervello della Lazio. Anche lui regge alla grande per un’ora, ma si stanca e tutta la squadra ne risente.

LUIS ALBERTO 6,5 – In partita, vibrante. Impegna Szczesny nel primo tempo, sfiora il palo con un tiro da fuori ad inizio secondo. Vivo e attivo. (Dall’81’ BERISHA sv)

Senad LULIC 6 – Gioca una gran partita, su e giù dalla sua fascia, ad un ritmo infernale. La trattenuta su Cancelo regala la vittoria alla Juventus.

Joaquin CORREA 6,5 – Nel primo tempo brilla. Slalomista tra le linee, ispirato, imprendibile. Cala nel secondo.

Ciro IMMOBILE 5 – Mobile, duttile, intelligente nei movimenti. Troppo grave l’errore a tu per tu con Szczesny: poteva essere il 2-0, è stato l’errore che ha rimesso in pista la Juve. (Dall’82’ CAICEDO sv)

ALL.: SIMONE INZAGHI 7 – Bella Lazio, la migliore della stagione. sotto ogni punto di vista. Meritava almeno almeno un punto.

Wojciech SZCZĘSNY 7 – Bravissimo su Luis Alberto e Correa, fenomenale su Parolo. Tiene in piedi la Juventus nella prima frazione.

Mattia DE SCIGLIO 5,5 – Svagato, lento, impreciso. Migliora nella seconda parte di gara.

Leonardo BONUCCI 6 – Subito un problema alla caviglia, dal quale non si riprende. Regge 40 minuti senza demeritare. (Dal 41’ CHIELLINI 6 – Gioca una partita discreta. Fatica anche lui nel leggere i movimenti di Immobile, ma se la cava con il solito acume)

Daniele RUGANI 5,5 – Malino. Soffre, non si dimostra sicuro, troppo falloso.

ALEX SANDRO 6 – Uno dei meno peggio. Nel senso che dietro regge e copre bene. Meno attivo del solito in fase offensiva.

EMRE CAN 4,5 – Un disastro. Primi 45 minuti di panico totale. Perde palloni in uscita, non dà equilibrio, soffre di continuo. Nella ripresa auto-insacca nella propria porta il corner di Luis Alberto. Serataccia.

Blaise MATUIDI 5 – Male. Insufficiente. Sbaglia tanto, sia nei raddoppi che in appoggio. Fuori partita. (Dal 60’ BERNARDESCHI 6,5 – Entra e sprinta nell’azione del pareggio. Rianima la Juventus, fosforo e idee)

Rodrigo BENTANCUR 5,5 – Non convince. Preso in mezzo dalle scorribande offensive dei trequartisti laziali. Lento nelle letture.

DOUGLAS COSTA 5,5 – Qualche cross, qualche azione, qualche accelerazione. Meno bene rispetto alle ultime uscite. (Dal 71’ Joao CANCELO 7 – Decisivo. Entra, segna con la freddezza dei grandi il gol del pareggio e si procura anche il rigore della vittoria. Mezzo voto in meno perché si divora per eccesso di altruismo anche il possibile 3-1.)

Paulo DYBALA 5,5 – Si muove tanto, produce pochino. A tutto campo, con meno qualità del Dybala vero.

Cristiano RONALDO 6,5 – Glaciale dal dischetto nel momento decisivo. Già dimenticato l’errore contro il Chievo. Fisicamente non è al top, ma nella ripresa si fa sentire.

ALL.: MASSIMILIANO ALLEGRI 6,5 – Il voto positivo? Perché i cambi (Cancelo e Bernardeschi) sistemano una Juventus fino a quel momento ai limiti dell’imbarazzo. Le scelte iniziali sono sbagliate, la reazione della squadra apprezzabile. Vince ancora e alla fine ha ragione lui.