Calciomercato Inter, Conte e Marotta: "Solo opportunità dal mercato"

Stefano Silvestri

Pubblicato 25/09/2020 alle 15:27 GMT+2

Il tecnico dell'Inter presenta la gara con la Fiorentina, parla di mercato e torna sulle tensioni delle scorse settimane: "In tutte le famiglie ognuno espone le proprie ragioni". Marotta: "No a grandi investimenti. Perisic e Nainggolan? Le cose sono cambiate rispetto a un anno fa".

Antonio Conte - Serie A 2019-2020

Credit Foto Getty Images

La nuova stagione dell'Inter sta per iniziare. Domani sera a San Siro è di scena la Fiorentina, che solo qualche settimana fa ha strappato un doloroso 0-0 agli uomini di Antonio Conte. Mentre ci si avvicina sempre più alla conclusione del mercato, lo stesso tecnico nerazzurro ha parlato assieme all'ad Beppe Marotta della sfida contro i viola, ma anche delle ultime trattative che attendono il club da qui al 5 ottobre.

Conte sul gap con la Juventus

"Vidal e Kolarov portano esperienza, Hakimi ha solo 21 anni, ma una carriera che certamente sarà importante. Abbiamo scelto una strategia sempre in accordo con le indicazioni della proprietà e della situazione particolare che tutti i club stanno attraversando. Stiamo cercando di cogliere delle opportunità, lavorando in sintonia".

Sulle incomprensioni con la dirigenza

"Non parlerei di incomprensioni: ci sono state delle vedute diverse, dei confronti, ma in tutte le famiglie ognuno espone le proprie ragioni, che siano giuste o sbagliate. Da parte mia c'è serenità e voglia di lavorare con i giocatori".

Su Eriksen

"Valore aggiunto? Lo sono tutti, da lui a Pirola. Tutti i calciatori che abbiamo in rosa sono professionali, bravi calciatori e ottimi ragazzi. Sarà un'annata molto dura e tutti sono pronti a diventare un valore aggiunto".

Sulla formazione contro la Fiorentina

"Vidal sta bene e si è presentato in buone condizioni fisiche. Nel nostro centrocampo potrà fare tutti i ruoli. Hakimi? Per tutti i nuovi ci vuole un po' di tempo per entrare in certi meccanismi. Deve lavorare, anche se ha già dimostrato le sue potenzialità. Alcune partite le giocherà, altre entrerà a gara in corso".

Sull'obbligo di vittoria

"Penso che nessuna squadra ce l'abbia. Ma squadre come l'Inter hanno l'obbligo di essere protagoniste e competitive fino alla fine. Poi subentra anche un pizzico di fortuna, se la palla non entra non vinci. E poi vince una sola".

Sulla permanenza di Perisic

"Ivan è tornato con una grande volontà di giocare per l'Inter. Vuole mettersi al servizio della squadra. E io sono contento di questa sua voglia, perché tutto diventa più semplice anche per l'allenatore".
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Cristian Eriksen

Credit Foto Getty Images

Anche l'amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta è intervenuto, facendo principalmente il punto sul mercato a 10 giorni dalla conclusione della finestra estiva:

Sugli ultimi giorni di trattative

"Qualcos'altro in entrata? Il compito della società è quello di allestire una squadra forte rispettando gli equilibri finanziari. La gestione di costi e ricavi deve essere oculata, perché le società hanno avuto introiti minori a causa della pandemia. Per questo motivo nessuna squadra europea ha investito molto. Anche noi agiremo in questo modo. Adotteremo una politica di rafforzamento provando a cogliere delle opportunità. Non ci saranno grandi investimenti".

Sul rapporto con Conte

"Il confronto con Conte ha sempre avuto l'obiettivo di migliorarci, spero che possa esserci anche in questa stagione perché significherebbe la volontà di crescere. Che questi confronti siano duri fa parte del gioco, ma nello sport ci sta, siamo abituati. Se non ci sono momenti di tensione subentra il rilassamento. E invece per far crescere l'Inter serve l'adrenalina".

Su Perisic e Nainggolan

"Lo scorso anno c'era la necessità di imporre certe linee guida, quest'anno le cose sono cambiate. Non ci troviamo nella situazione di un anno fa. Anche se la rosa è ancora numerosa e qualche giocatore chiederà di essere trasferito".

Sull'impegno di Suning

"La proprietà è decisa a far fronte agli impegni presi, ha già fatto investimenti e ancora li farà. In questo momento non siamo in una fase di rallentamento, ma di emergenza. Per cui serve un grande senso di responsabilità da parte dei manager

Su Ranocchia e Skriniar

"Non voglio entrare nell'analisi specifica dei ruoli, dico solo che tutto viene fatto dopo un confronto con Ausilio e Conte. In questo momento è prematuro analizzare queste cose. Lo faremo alla fine del mercato".
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