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Calciomercato, panchina Juventus: Sarri out? Simone Inzaghi e Zidane vicini

Davide Bighiani

Aggiornato 08/08/2020 alle 08:11 GMT+2

Il giorno dopo l'eliminazione dalla Champions League, è già tempo di bilanci: i quotidiani si interrogano già sul futuro di Maurizio Sarri, che ora rischia il posto. Simone Inzaghi e Zinedine Zidane sono i maggiori indiziati per la successione sulla panchina della Juventus.

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Credit Foto Eurosport

Gazzetta dello Sport: "Notte Fonda"

La foto è quella di Cristiano Ronaldo che guarda verso l'alto, come a chiedere spiegazioni: "Cosa non ha funzionato?". E' probabilmente anche ciò che si chiede Andrea Agnelli, che già ieri sera ha fatto capire che qualche decisione verrà presa al più presto dopo l'uscita ingloriosa agli ottavi di Champions League della sua Juventus. Secondo la Rosea, il preferito del presidente in caso di cambio di guida tecnica è Zinedine Zidane e l'uscita prematura dalla Champions League anche da parte del Real Madrid potrebbe facilitare questo processo. Simone Inzaghi rimane un profilo molto interessante per la Juventus, sul quale è stato già lavorato in passato

Tuttosport: "Sarri out"

Inequivocabile il titolo d'apertura del giornale torinese, che fa intendere e l'uscita dalla Champions League e il probabile addio a Maurizio Sarri incapace, secondo la lettura data già in "prima" di dare un gioco convincente alla Juventus. Anche qui, sfogliando l'interno del giornale si fanno i nomi di Inzaghi e Zidane, al quale si aggiunge quello di Roberto Mancini, attuale tecnico della Nazionale. Naturalmente sullo sfondo rimane il nome di Andrea Pirlo, lodato molto da Andrea Agnelli in fase di presentazione quale nuovo allenatore della Under 23, ma naturalmente ancora molto acerbo nel mestiere dell'allenatore.

Corriere dello Sport: "Adieu, Maurizio"

Anche qui si torna alla ormai famosa foto di Ronaldo che guarda speranzoso verso l'alto, là dove campeggia la scritta "Adieu, Maurizio", fatto fuori da una squadra francese che in molti davano già per spacciata in fase di sorteggio. Molto cruda l'analisi di Ivan Zazzaroni, che in "prima" parla di evidente distanza tra il tecnico toscano, la sua idea di calcio e il suo modo di comunicare, e tutto ciò che riguarda la Juventus: persa la scommessa del bel gioco e anche quella più importante del risultato. Qui non si parla di possibili successori, ma ovviamente viene dato spazio alle parole nemmeno troppo sibilline di Andrea Agnelli e delle "valutazioni" che dovrà fare insieme agli altri membri dello staff tecnico e dirigenziale.
La nostra opinione: Saranno certamente ore di riflessione intensa: Andrea Agnelli ha cercato di trattenere la rabbia, ma ogni sua espressione, ogni sua parola nel post partita di Juve-Lione tradiva una volontà di agire che abbiamo già visto in passato. Salteranno i dirigenti, come poteva sembrare dalle sue prime parole, oppure, come più facile che possa accadere in questi casi, sarà l’allenatore a pagare per tutti? Difficile dirlo ora, prima bisognerà parlarne tutti insieme e allora forse sarà decisiva la capacità di Sarri di comunicare cosa non ha funzionato in questa stagione così travagliata e cosa invece potrebbe, dovrà cambiare per invertire una tendenza che a livello europeo comincia a diventare insopportabile. Soprattutto per Andrea Agnelli, l’uomo che insieme ad altri ha portato Cristiano Ronaldo a Torino, e non solamente per collezionare Scudetti.
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