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Chiellini: "Gioco due anni e mi ritiro, farò il dirigente. Dybala può dare ancora tanto alla Juve"

DaLaPresse.it

Pubblicato 25/10/2019 alle 11:14 GMT+2

In un'intervista alla Gazzetta dello Sport il capitano della Juventus parla del suo futuro e della Champions: "Quanto giocherò ancora? Un paio d'anni. Non di più. Poi mi piacerebbe intraprendere una carriera dirigenziale. La Champions? In questi anni ci è mancata la capacità di gestire le finali che abbiamo raggiunto e poi abbiamo perso alcune partite in modo rocambolesco".

Giorgio Chiellini, Paulo Dybala, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Quanto giocherò ancora? Un paio d'anni. Non di più. Poi mi piacerebbe intraprendere una carriera dirigenziale. Con grande calma perché penso che l'errore più grande di noi calciatori, finita la carriera, è pensare di essere subito pronti"
Il giorno dopo essere stato pubblicamente ringraziato, nella conferenza stampa a margine dell’Assemblea dei Soci, Giorgio Chiellini tompe il silenzio e torna a parlare in un’intervista alla "Gazzetta dello Sport". Tra sogno Champions e il legame con la famiglia Agneli e il mondo Juve ecco il meglio...
Per la Champions League ci è mancata un po' di fortuna sicuramente. Però qualcosa ci è mancato: la capacità di gestire quelle finali. Ricordiamo sempre che nella Champions ci sono 5-6 squadre che sono allo stesso, altissimo, livello. A noi è sempre mancato poco, negli anni scorsi abbiamo perso delle partite in modo rocambolesco: Bayern, Ajax, Real. Tre volte siamo usciti in quel modo assurdo. Nel ciclo incredibile della Juve di questi anni, qualcosa che è nella storia del calcio italiano, resta solo quel rimpianto. In particolare rimpiango quella della scorsa stagione contro l'Ajax: sono convinto che se fossimo passati avremmo avuto la strada spianata verso la finale. Ma non è finita...".

"Dybala ragazzo d’oro, può fare la storia del club. Sarri e Allegri diversi in questo..."

Paulo è una persona molto silenziosa, un ragazzo d’oro che abbiamo visto crescere con noi. Paulo è uno che non parla tanto, ma alla fine fa, e lo dimostra in campo. L’anno scorso è stata etichettata come una stagione brutta di Dybala. Ma dipende da cosa gli si chiede. Se Dybala gioca prima punta fa anche 20 gol, ma se Dybala fa il centrocampista segna 5 gol e non c’è. Non sarei sorpreso se Paulo facesse qui quello che hanno fatto Trezeguet, Camoranesi e Nedved cioè un percorso importante con la Juventus. La differenza fra Sarri e Allegri? Il mister vive molto di numeri, schemi, Sarri va molto sul tecnico, sempre. È competente e dedicato. Poi cerca anche di stimolare, ma la parte preponderante è sempre un’analisi scientifica di tutto. Numeri, dati. Max più si avvicina la gara più tende a trasmettere pure sensazioni. Non ti dà tante informazioni numeriche ma cerca di stimolare un po’ più le altre cose.

Juventus = famiglia

"Per me è famiglia. A tutte le persone che arrivano qua la prima cosa che dico è: 'Ti sentirai a casa'. La vicinanza della famiglia Agnelli, in primis. E poi non è usuale, credimi, che l'alta dirigenza sia ogni giorno in campo, per gli allenamenti".
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