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Conte: "Delusione enorme. Da qui alla fine io e i calciatori dobbiamo mostrare di meritare l’Inter"

Stefano Dolci

Aggiornato 05/07/2020 alle 21:18 GMT+2

Dopo un vertice fiume nello spogliatoio alla presenza di Beppe Marotta, Antonio Conte nella conferenza stampa post gara di Inter-Bologna non nasconde tutta la sua delusione per una sconfitta che spegne i sogni di rincorsa scudetto: "Tutti devono dimostrare di volersi elevare rispetto a questi anni, altrimenti è giusto prendere poi altre decisioni".

Antonio Conte, Inter

Credit Foto Getty Images

Game over. La sconfitta che pone la parola fine al sogno di rimonta scudetto dell'Inter. 24 ore dopo il ko della Lazio, un altro crollo spiana la strada alla Juventus verso lo scudetto: quello dell’Inter che in un match ricco di colpi di scena, fallisce la chance di ricucire sul secondo posto e mantenere il passo dei bianconeri che, salvo clamorose sorprese, vedono il nono titolo sempre più vicino. C'è scoramento, rabbia e delusione nello spogliatoio dell'Inter, dove al termine della quarta sconfitta stagionale in campionato (la prima dalla ripresa dopo il lockdown, ndr) c'è stato un lungo confronto fra squadra, tecnico e l'ad Beppe Marotta durato oltre un'ora. Un faccia a faccia per guardarsi negli occhi e capire che, anche se l'obiettivo più importante ormai è andato, non si può mollare: perché c'è un Europa League ancora da giocare e provare a vincere e soprattutto perché bisogna guadagnarsi la permanenza per il prossimo anno.

Antonio Conte (Allenatore Inter)

"Penso che ci debba essere in noi profonda amarezza, delusione. Io ho questo stato d'animo e mi auguro che anche i calciatori lo abbiano. E' successo qualcosa di imponderabile che non deve accadere a una grande squadra, c'è poco da chiarire. Significa che in questo momento non lo siamo, dobbiamo lavorare per diventarlo. Giusto che tutti siamo sotto esame, io per primo, perché dobbiamo dimostrare di meritare l'Inter, di poter far parte di un progetto vincente se c'è l'intenzione di farlo. Io per primo devo dimostrarlo, bisogna fare qualcosa di diverso rispetto agli ultimi 9-10 anni. Cosa chiederò ai giocatori da qui al 2 agosto? Di ottenere il massimo di partita in partita, c'è tutt'ora una qualificazione Champions da blindare. Avevo detto che avevamo margini di errore ridottissimi se volevamo dare fastidio, significa che io per primo non siamo stati bravi a mantenere la concentrazione e ridurre gli errori. Quelli di oggi ne sono la riprova. Col Verona il riscatto? Torniamo in campo con una ferita bella aperta, di quelle non facili da rimarginare. Mi lascia grande amarezza questo tipo di sconfitte e mi auguro che anche l'1% di quello che provo anche i calciatori lo provino, mi accontento".
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