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Da 0 a 10, il Pagellone della 32a giornata di Serie A: il Sassuolo è tosto, Hernandez colpo Milan

Enrico Turcato

Aggiornato 14/07/2020 alle 09:08 GMT+2

La squadra di De Zerbi vola e ora aspetta la Juventus. Grande personalitá dell'Atalanta, brilla ancora l'esterno rossonero. Male la Lazio e il Torino, mentre Brescia e SPAL hanno mollato. Problema rigori: ne concedono davvero troppi

Pagellone Sassuolo

Credit Foto Eurosport

Voto 10... Al Sassuolo di De Zerbi, che ora aspetta la Juventus

Quarta vittoria di fila, con protagonisti sempre diversi, ruotando gran parte dei giocatori a disposizione, ma non rinunciando mai a proporre le proprie idee di gioco. Il Sassuolo è cresciuto, è migliorato e il lavoro, filosofico e tecnico, di Roberto De Zerbi inizia a raccogliere i risultati sperati. I neroverdi, trascinati da Caputo e dal giovane Raspadori, stendono la Lazio all'Olimpico e tornano a sentire il profumo d'Europa, distante ora solo quattro punti. Al Mapei adesso arriva una Juventus tutt'altro che brillante: sognare una nuova impresa è lecito.

Voto 9... Alla personalità dell'Atalanta

Il sogno Scudetto è probabilmente sfumato con il penalty trasformato da Cristiano Ronaldo al 90', ma del sabato sera di Torino rimangono la prestazione, la personalità e la forza di un'Atalanta che oramai non ha paura di nessuno. Frizzante, arrembante, votata all'attacco ma con equilibrio difensivo, la squadra di Gasperini ha confermato anche allo Stadium il trend delle ultime partite. Una formazione che gioca un calcio libero e veloce, un'orchestra, un gruppo che si muove coordinato e leggiadro e sa mettere in difficoltà chiunque. La Juventus rimane superiore, più forte, ma questa Dea ha davanti a sé un futuro luminosissimo, che può diventare scintillante anche in Champions League. No worries, no fear, no mystery.

Voto 8... Alla stagione di Theo Hernandez, vero colpo del Milan

Sesto gol in campionato e altra prova di assoluto livello al San Paolo. Theo Hernandez è il vero colpo di mercato del Milan 2019/20. Per intraprendenza, per qualità, per età (classe 1997) e per la capacità di interpretare un ruolo orfano di grandi interpreti con impressionante naturalezza. Gamba, tecnica, forza e comprensione dei tempi di gioco. Un tesoro in casa rossonera che va preservato e tutelato.

Voto 7... Alla reazione dell'Inter

Risultati deludenti, polemiche, critiche e 0-1 all'intervallo. L'Inter avrebbe potuto sprofondare definitivamente e invece ha reagito, ha segnato tre gol al Torino, ha ritrovato Lautaro e Godin e si é portata al secondo posto, accanto alla Lazio. Mancano sei partite e la squadra di Conte ha un solo vero obiettivo: migliorare il quarto posto dello scorso torneo e prepararsi al meglio per l'Europa League. La vittoria contro i granata potrebbe dare il morale giusto per affrontare al meglio il rush finale. Per lo Scudetto servirebbe un suicidio totale della Juve, che al momento non é pronosticabile.

Voto 6... Al Lecce, che non molla e rimane guardingo

0-0 a Cagliari, nonostante i 40 tiri complessivi effettuati dalle due squadre. Un punto in trasferta che dà continuità alla vittoria sulla Lazio e che tiene il Lecce incollato al Genoa, momentaneamente ripassato avanti grazie al successo sulla SPAL. La squadra di Liverani, però, ci crede, lotta compatta e tenterà di mantenere la categoria fino alla fine. Con giocatori come Barak, Saponara, Falco, Babacar e per il finale Lapadula, non è impossibile ottenere la salvezza. Ora Fiorentina, Brescia e Genoa, per decidere (e definire) il proprio destino.

Voto 5... Alla gestione del recupero del Bologna

Due gol incassati in pieno recupero, dopo aver dominato un derby e sfiorato almeno tre volte il gol del 3-0. Il Bologna si fa rimontare a Parma e cancella ogni possibile pensiero di Europa League. I gol di Kurtic e Inglese lasciano l'amaro in bocca ai felsinei. Mihajlovic non avrà apprezzato e si sarà fatto sicuramente sentire con i suoi ragazzi nell'immediato post partita.

Voto 4... All'Udinese, che si complica la vita da sola

Una sconfitta pesante, in casa, contro una diretta concorrente per la salvezza. Brutto stop per l'Udinese, che non riesce a sfruttare il momento d'oro dello scatenato Lasagna (sei reti da quando é ripreso il campionato). Un ko che lascia qualche strascico negativo, visto che ci sono solo sei punti di vantaggio dal terz'ultimo posto e che il calendario dice Lazio, Napoli e Juventus. Urgono calma e nervi ben saldi.

Voto 3... Al Torino di Longo, che è solo Belotti

Rimontato, battuto, altro ko. Nel girone di ritorno sono 10 le sconfitte dei granata e solo sette i punti conquistati. Un andamento da retrocessione. Longo non ha portato la ventata d'entusiasmo e le soluzioni sperate e il Torino adesso vive in un limbo molto pericoloso. Adesso c'è lo scontro diretto con il Genoa, da vincere per evitare brutti pensieri. E il solo incredibile Belotti (sei partite di fila in gol) potrebbe non bastare.

Voto 2... Alla tenuta della Lazio, crollo fisico e mentale

Terza sconfitta di fila, avvenuta anche in questo caso facendosi rimontare un vantaggio, esattamente come a Lecce. La Lazio di Inzaghi ha perso smalto, forza, grinta e solidità. Un'altra squadra rispetto a quella vista prima del lockdown. Infortuni, rosa non certo ampia, calo fisico e testa che non regge alla pressione: queste le quattro principali cause del crollo biancoceleste. La qualificazione alla prossima Champions League é blindata, i sogni di gloria a questo punto praticamente accantonati.

Voto 1... A SPAL e Brescia, che si sono arrese

2-0 senza appelli a Genova per i ferraresi, 0-3 interno senza appelli con la Roma per le Rondinelle. Due sconfitte che sanciscono una sorta di resa per SPAL e Brescia, destinate ormai ad essere due delle tre retrocesse di questo campionato. Rispetto ad altre partite, infatti, in questo caso entrambe hanno dato la sensazione di non crederci più, di non avere l'atteggiamento giusto per provare una clamorosa rimonta. Evitare le brutte figure e chiudere in modo dignitoso questa stagione pare essere l'unico vero obiettivo in queste ultime sei giornate. Arrivederci.

Voto 0... All'aumento fuori controllo dei calci di rigore

159 calci di rigore, 50 dei quali assegnati per fallo di mano. Tralasciando gli episodi di Torino, visto che la Juventus é anche stata punita più volte quest'anno dai falli di mano (7 rigori fischiati contro per questo motivo), bisogna dare uno sguardo d'insieme e comprendere che abbiamo (hanno) perso la retta via. Una norma nuova che non é stata recepita nel modo corretto, che ha snaturato il gioco del calcio in Italia e che sta degenerando in uno scempio. Ogni record è già stato battuto, ma va ricordato che il calcio di rigore nel calcio ha un peso determinante, fa la differenza e per assegnarne uno bisognorebbe considerarlo. Riflessioni doverose in vista del prossimo campionato.
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