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Galliani: "Raiola poteva portare via dal Milan Donnarumma a zero"

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Aggiornato 22/04/2020 alle 23:55 GMT+2

L'ex ad rossonero è intervenuto a Top Calcio su TeleLombardia e ha risposto ad alcune domande sul Diavolo del passato, sui duelli con la Juventus e sul mercato regalando aneddoti e tanto altro ancora...

Raiola_Galliani

Credit Foto LaPresse

Adriano Galliani, intervenuto a Top Calcio su TeleLombardia, ha risposto ad alcune domande sul Milan del passato, sui duelli con la Juventus, sul mercato e tanto altro ancora...

Donnarumma e Mino Raiola

Con Raiola ho sempre lavorato bene. Ha preso ricchissime commissioni, ma con me si è sempre comportato in maniera corretta. Ha avuto la possibilità di portare via Gigio Donnarumma dal Milan a zero lire ben due volte

Serie B e C non possono ricominciare

"Il protocollo varato dalla FIGC e allo studio del Governo costa troppo e non è attuabile dai club di Serie B e C. Le società di Serie B e la Serie C non hanno assolutamente le risorse per ricominciare il campionato fino a quando la situazione non si sarà normalizzata. Non possono seguire questi protocolli costosissimi".

La Juve e gli arbitri

L’arbitraggio che l’ha più fatta arrabbiare? "Juventus-Milan, due ripartenze pericolosissime bloccate senza motivo". La Juventus è il club che ha sempre qualche attenzione in più da parte degli arbitri?
Mi avvalgo della facoltà di non rispondere, però non travisi. Non rispondo e basta
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Galliani: "Il rigore di Milan-Juventus come il gol di Muntari? Non esageriamo"

L'aneddoto su Sergio Ramos

"Vi racconto una cosa carinissima. Quando Ancelotti stava lasciando il Real Madrid io volevo portarlo al Milan, quindi vado a pranzo con Carlo e i dirigenti del Real Madrid. Mi ritrovo al tavolo anche Sergio Ramos, che si avvicina e si siede vicino a me. Mi chiede a un certo punto quanto guadagnasse Thiago Silva al Milan, io gli ho detto la cifra e lui: 'È esattamente quello che ho chiesto al mio presidente, grazie' ed è riuscito a strappare lo stipendio che voleva. Un paio d’anni dopo ero a cena a Ibiza e c’era anche Sergio Ramos che mi ha salutato e abbracciato. Finita la cena vado a pagare ma era già stata pagata da Sergio Ramos".

Van Basten e Sacchi

Qual è il giocatore più forte che ha giocato con la maglia del Milan? "Non ci sono mai dubbi nella mia testa: è Marco Van Basten". Riguardo Sacchi, è vero che a un certo punto van Basten ha detto “O me o lui” e il presidente ha detto “Va bene, grazie e arrivederci. Teniamo lui”? "Mi avvalgo della facoltà di non rispondere".
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Il gol di Van Basten che cambiò la storia del Milan

Il tracollo del Milan

"Non giriamoci attorno, il tracollo del Milan è arrivato dopo la cessione dei big (Thiago Silva e Ibrahimovic)".

Allegri

"Ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana. Io sono legato a tutti gli allenatori, a Sacchi, a Capello, ad Allegri. Io sono il difensore degli allenatori. Con Ancelotti mi chiamo spesso e con Allegri ci sentiamo ogni giorno. Nel 2010/11 ha vinto lo scudetto, nel 2011/12 siamo arrivati secondi e il resto lasciamo perdere".

Lo scudetto 2011/12

"L'abbiamo perso verso la fine. La colpa è nostra: volevamo vincere la Coppa Italia e abbiamo sforzato troppo Thiago Silva. Se non lo avessimo fatto giocare in semifinale magari era un'altra storia, o magari anche con l'arrivo di Tevez...".

Tevez

"Non si è più fatto perché il mondo del calcio è fatto così. Con lui avremmo vinto lo scudetto del 2012. Io sognavo a gennaio un attacco Ibrahimovic e Tevez. Il mio rimpianto è questo e aver lasciato Baggio alla Juventus dopo averlo preso (ride, ndr)".

Kakà

"Poco fa ero al telefono con Kaká, oggi è il suo compleanno. Ci siamo ricordati di tutte le meraviglie e dei bei tempi di Kaká, mi sono abbastanza commosso. In questi giorni Sky trasmette le partite più famose di tutti i grandi club, ce ne sono tantissime del Milan. Ci chiamiamo fra di noi, di solito è Inzaghi quello che comincia la rumba, e ci parliamo durante queste meravigliose partite e ci ricordiamo i begli anni che abbiamo vissuto. L’altra sera, riguardando la partita di Atene del 2007 ho parlato con Dida, Oddo, Maldini, Pirlo, Gattuso, Ambrosini e Inzaghi. Se pensiamo a che squadra e che panchina avevamo si diventa pazzi di gioia".
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Il bel messaggio di Kakà: "Mi sento italiano, siete un grande popolo: ne verrete fuori!"

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