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Juventus, primi segnali per Pirlo: CR7-Kulusevski coppia da gol

Matteo Zorzoli

Pubblicato 14/09/2020 alle 13:45 GMT+2

Nel test contro il Novara alla Continassa i movimenti del portoghese e dello svedese ex Atalanta hanno mostrato un grande feeling soprattutto negli ultimi 20 metri. In ritardo di condizione, invece, Ramsey e Arthur

Cristiano Ronaldo e Kulusevski dopo l'1-0 contro il Novara

Credit Foto Getty Images

Il cartello “lavori in corso” è ancora ben piantato e visibile all’ingresso della Continassa, ma il primo (e unico) test pre-campionato della Juventus contro il Novara funge da dichiarazione d’intenti del debuttante Andrea Pirlo. Tatticamente parlando il campione del Mondo vuole una difesa a 4 che diventi a 3 in fase di impostazione, un doppio play, una delle due mezzali che giochi più avanti e che si inserisca centralmente, grande spinta sulle fasce e i due attaccanti vicini: 3-5-2 alla Antonio Conte, non si scappa. Poi sono gli interpreti a fare la differenza. E la sensazione, solo di quella si può parlare quando si gioca contro una squadra nettamente inferiore con pochi giorni di allenamento alle spalle, è che i giocatori in campo, a partire dal totem Cristiano Ronaldo, abbiano sposato in pieno il nuovo progetto.

Le buone notizie

Quello che ha stupito più di tutti nella manita al battesimo di Pirlo al JTC è Weston McKennie, arrivato a Torino dallo Schalke 04 senza la pretesa di partire da titolare. “Mac” ha giocato 45’ da centrocampista centrale di qualità e quantità, ha recuperato una marea di palloni e ha dialogato con personalità con la retroguardia bianconera e l’attacco. Le caratteristiche sono molto diverse dagli altri mediani a disposizione e la sua condizione fisica già straripante potrebbe fargli guadagnare un gettone all’esordio in campionato contro la Samp. Alla lucente prestazione dell’americano si accoda la conferma del talento cristallino di Dejan Kulusevski, autore dell’assist dell’1-0 firmato da CR7. L’intesa intergenerazionale tra il portoghese e il giovane svedese, soprattutto negli ultimi 20 metri, è forse la notizia più importante per Pirlo che, con la partenza di Higuain si è ritrovato senza un 9 (“Mi serve il prima possibile un attaccante”) e con Dybala ancora ai box per il problema muscolare aggravato dalla gara di ritorno contro il Lione. Per chiudere il ventaglio delle “good vibes”, oltre alla solita forma smagliante di Cristiano, ubiquo e sempre affamato di gol e l'approccio positivo di Marco Pjaca, da segnalare il cross di esterno sinistro di Douglas Costa in occasione del gol di Ramsey: una magia che, assieme ai soliti dribbling ad alta velocità del brasiliano, fa sognare i tifosi bianconeri anche se la domanda rimane sempre la stessa: “Quante partite riuscirà a giocare quest’anno Douglas?”

Da rivedere

Arthur, subentrato nella ripresa, è sembrato ancora indietro dal punto di vista atletico rispetto ai compagni, così come Ramsey, che pur segnando il 2-0, ha commesso diversi errori davanti alla porta del portiere del Novara per stanchezza. Il gallese rimane comunque con la valigia pronta in attesa di capire la sua destinazione. Infine capitolo difesa: le basi per tornare alla linea a 3 post rivoluzione sarrista ci sono, resta da capire, però, chi saranno gli interpreti e i tempi corretti. Domenica mattina nel primo tempo Danilo, che in fase di ripiegamento ricopriva il ruolo del terzino destro, in possesso stringeva al centro con Bonucci e Chiellini, mentre Alex Sandro (il quarto a sinistra) scattava in avanti e giocava sulla linea degli attaccanti. Idem per Cuadrado che in fase difensiva era il quarto di centrocampo a destra, mentre una volta riconquistato il pallone creava maggiore densità in attacco. Nella ripresa Pirlo ha poi provato a fissare la difesa a tre (sostituendo Chiellini con Pellegrini, schierato più avanti e tenendo Danilo centrale) e la squadra è parsa forse più a proprio agio, anche se con il passare dei minuti il test ha perso ritmo e spessore tecnico con l’inserimento di tanti giovani del Novara. La costante delle prime uscite sarà l’assenza di De Ligt, convalescente dopo l’operazione alla spalla. Il tempo stringe e il livello degli avversari salirà. Riuscirà la creatura di Andrea Pirlo a digerire in poco tempo i nuovi meccanismi?
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Pirlo: "La mia Juventus giocherà così..."

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