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Le pagelle di Milan-Inter 0-2: Godin diga, Brozovic leader, Biglia e Rodriguez che flop

Paolo Pegoraro

Aggiornato 22/09/2019 alle 12:30 GMT+2

Migliori e peggiori della sfida di San Siro tra il Milan di Marco Giampaolo e l'Inter di Antonio Conte. Godin e Brozovic uomini derby, Lukaku chiude i conti; Biglia e Ricardo Rodriguez disastrosi.

Milan-Inter - Godin e Skriniar

Credit Foto Getty Images

Le pagelle del Milan

Gianluigi DONNARUMMA 7 – E’ l’anima del Milan e lo tiene in piedi fino a quando può con interventi prodigiosi a profusione. Di un altro livello rispetto ai compagni. Portiere di assoluta e comprovata classe.
Andrea CONTI 5,5 – Qualche scorribanda degna di nota sulla corsia di destra, tanta sofferenza dietro. I tanti mesi di inattività, tuttavia, non possono che risultare un’attenuante. Il Milan in ogni caso ha estremo bisogno di ritrovare l’ex esaltante esterno destro dell’Atalanta di Gasperini.
Mateo MUSACCHIO 6 – Qualche sporcatura qua e là ma tutto sommato fa il suo e contribuisce a limitare Lautaro Martinez. Il migliore dei centrali questa sera.
Alessio ROMAGNOLI 5 – Si fa sovrastare da Lukaku sul gol del 2-0 che chiude il match. Malissimo in marcatura, troppo lo spazio concesso al “9” nerazzurro.
Ricardo RODRIGUEZ 4,5 – Avvio da incubo con un quasi assist (agli avversari), poi la solita inconsistenza offensiva. E dietro non è che sia un muro. Anzi, si avvvicina più all’essere una sciagura. (72’ THEO HERNANDEZ 6,5 – Ottime, davvero ottime, le indicazioni fornite dal terzino sinistro ex Real Madrid che per poco non trova il gol della speranza rossonera. Da riproporre)
Franck KESSIÉ 5 - Una mirade di errori in fase di costruzione e di “concetto” e la mancata chiusura su Brozovic in occasione del primo gol incassato dal Milan. Pessimo avvio di stagione.
Lucas BIGLIA 4,5 – Regia scolastica e al rallentatore. Con lui il Milan non può proprio carburare.
Hakan ÇALHANOGLU 5,5 – Prova a corrente alternata: i suoi inserimenti senza palla danno fastidio alla difesa nerazzurra nel primo tempo, ma qualche errore di troppo in appoggio influisce sulla sua valutazione. Proprio non gli riesce (finora) di trascinare i compagni. Indolente. (64’ PAQUETA’ 5,5 – Ingresso poco brillante nel match. Così non va.)
SUSO 5 – Poco lucido nelle scelte a fronte di premesse incoraggianti. Non si contano gli errori in smistamento nei momenti clou.
Rafael LEAO 6 – Non demerita il ragazzino classe 1999 arrivato dal Lille, lanciato a sopresa da Marco Giampaolo dal primo minuto. È uno dei pochi rossoneri a possedere il “cambio passo”, non resta che inquadrarlo tatticamente e svilupparne il talento. I prodromi dell’ottimo giocatore ci sono. Stupendo il cross vellutato per Piatek che poteva originare il vantaggio rossonero. (83’ REBIC 6 – Si gioca piuttosto bene la sua chance con qualche guizzo nel finale. Reclama spazio).
Krzysztof PIATEK 5 – Perde la battaglia contro i marcantoni nerazzurri e sbaglia un gol clamoroso sul punteggio di 0-0. Momento complicato per il centravanti polacco.
All. Marco GIAMPAOLO 5 – Il Milan tutto sommato regge l’urto avversario nella prima frazione per poi squagliarsi come neve al sole nella ripresa. Crollo verticale quello di una squadra che fa una fatica tremenda a impegnare i portieri avversarie e soprattutto è priva di un’identità credibile allo stato dell’arte. Ora al tecnico ex Empoli e Samp non resta che ripartire dai nuovi volti, perché insistere sui Rodriguez, sui Suso e sui Biglia non ha pagato. Per nulla. Il verdetto di questo derby è impietoso: Milan assolutamente non da quarto posto, inutile prendersi in giro.

Le pagelle dell'Inter

Samir HANDANOVIC sv – Praticamente inoperoso questa sera.
Diego GODIN 7 – Trio di centrali di solidità eccezionale. Là dietro non si passa. Mai. Un signor acquisto quello dell’ex pretoriano di Diego Pablo Simeone.
Stefan DE VRIJ 7 – Vedi sopra, sicuro e autoritario.
Milan SKRINIAR 7 – Anche lui senza macchie. Poco altro da aggiungere.
Danilo D’AMBROSIO 6 – Mezzo punto in meno per l’incredibile gol sbagliato nel primo tempo a porta pressoché sguarnita.
Nicoló BARELLA 6,5 – Uomo d’ordine in mezzo al campo nonostante un avvio un po’ a rilento. Anche la sua è una crescita impetuosa, a testimoniarlo l’assist al bacio per la testa di Lukaku. (82’ CANDREVA 6 – Per poco non ci scappa il gol del 3-0 nerazzurro).
Marcelo BROZOVIC 7 – Uomo derby e protagonista di un crescendo rossiniano: avvio a fari spenti, sempre più autoritario col passare dei minuti, autore del gol che spacca in due il match. Leader.
Stefano SENSI 6 – Meno brillante di altre occasioni, ma ha comunque il merito di orchestrare lo schema da cui nasce il gol dell'1-0. (72’ VECINO 6 – Entra nel momento migliore per l’Inter e recita la sua parte con buon profitto).
Kwadwo ASAMOAH 6,5 – Prezioso, preziosissimo tatticamente. Miracoloso il suo salvataggio su Suso sul parziale di 0-0.
Lautaro MARTINEZ 6 – Si muove bene e crea apprensione nella difesa milanista, ma gli manca l’istinto del killer a tutt’oggi. (76’ POLITANO 6,5 – Ottimo impatto con incrocio dei pali sverniciato.)
Romelu LUKAKU 7 – Non angola abbastanza il diagonale di destro in avvio trovando la sontuosa risposta di Donnarumma, nella ripresa si fa perdonare con un’incornata aerea da grande attaccante. Trascinatore.
ALL. Antonio CONTE 7 – Il percorso netto prosegue: con il Derby della Madonnina fanno 4/4 in campionato. L’Inter trionfa con pieno merito nella sfida stra cittadina perché esce clamorosamente alla distanza dimostrando a tutti gli effetti di essere di un’altra categoria rispetto a un Milan in versione cantiere aperto. Abbottonata dietro, con le idee chiare una volta conquistato il pallone: quest’Inter fa paura e, con la crescita di Barella, è molto vicina a trovare il suo undici tipo. Già a settembre.
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