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Liverani: "Addio Lecce? Il ciclo non è chiuso, da parte mia c'è grande voglia. Decideremo insieme"

Luca Stamerra

Pubblicato 03/08/2020 alle 00:08 GMT+2

Il tecnico che ha portato il Lecce dalla Serie C alla Serie A non vuole salutare la società solo per la retrocessione all'ultima giornata. C'è ancora tanto da fare e se ci saranno i presupposti, Liverani è pronto a restare in Salento per un altro anno.

Fabio Liverani - Lecce-Parma - Serie A 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Con la sconfitta contro il Parma e - soprattutto - con il successo del Genoa in casa contro il Verona, il Lecce dice addio alla Serie A dopo una sola stagione. C'è rammarico da parte di Liverani per quei punti persi per ingenuità o per quelle occasioni perse anche durante questa fase di campionato. Il tecnico dei salentini però non rinnega niente ed è pronto a pensare al futuro...
Sicuramente lo scontro diretto con il Genoa è stato importante, ma noi abbiamo avuto possibilità come contro il Cagliari di fare punti. Il nostro anno è stato particolare, un’esperienza per tutti. Probabilmente il nostro percorso è stato più veloce di quanto preventivabile, non posso recriminare nulla, abbiamo giocato a calcio in tutti gli stadi d'Italia, non abbiamo lanciato la palla lunga. La gente deve essere orgogliosa dei giocatori. Passerà questa notte e poi si ragionerà sul futuro

Nessuno screzio con Davide Nicola, l'allenatore del Genoa

In bocca al lupo a lui e complimenti per il risultato acquisito, gli auguro di poter rimanere sulla sua panchina

Liverani saluta il Lecce?

Non è questo, la notte di riflessione è perché ci sono emozioni forti e ci serve essere a mente fredda. Il ciclo non è chiuso, c'è grande voglia da parte della proprietà e da parte mia e dello staff. Non ho mai lavorato per una categoria, lavoro per fare calcio e dove posso esprimere le mie idee. Cerco un posto dove poter esprimere il mio lavoro e il mio calcio, la categoria non è una prerogativa. Lecce è una possibilità, mi fanno piacere gli interessamenti di altre squadre che sono un motivo di orgoglio. Non ho ambizioni di categoria, voglio allenare dove posso esprimere il mio calcio
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