Milan, giustissimo tenere Pioli ma occhio a non commettere il solito errore: serve continuità
Aggiornato 22/07/2020 alle 17:06 GMT+2
Il Milan sceglie il criterio della continuità, o almeno questa è la sensazione, dopo aver scelto di accantonare il progetto Rangnick per rimanere con Pioli in panchina. Non deve essere però una scelta emotiva dettata dai buoni risultati del 2020, ma che sia davvero un comandante di questa squadra. Anche in caso di qualche ko nel futuro...
Come un fulmine a ciel sereno. Neanche 20 minuti di gioco e il Milan si ritrova in vantaggio col Sassuolo grazie al gol di Ibrahimovic... Dalla Germania, intanto, parlano proprio dei rossoneri ma non per la trasferta del Mapei Stadium, ma sul futuro della società. Il primo ad uscire è Kicker che racconta un aneddoto su Rangnick. È fatta? Tutto il contrario... La rivista tedesca mette la parola fine alla trattativa tra l'ex allenatore del Lipsia e il Milan. I risultati di Pioli hanno convinto la società a trattenerlo anche per la prossima stagione, con buona pace di Gazidis, e Rangnick ha successivamente rifiutato il ruolo (unico) di direttore tecnico. A confermarlo è stato poi il suo manager, Marc Kosicke, alla Bild.
Abbiamo concordato con il Milan che adesso non era il momento giusto per avviare una cooperazione. Per questo motivo, tenendo conto dei buoni risultati raggiunti dal Milan in questo periodo con mister Stefano Pioli, si è deciso congiuntamente che Ralf Rangnick non sarà l'allenatore della prossima stagione. [Marc Kosicke, manager di Rangnick]
Milan, è stato giusto confermare Pioli?
Pioli ha convinto tutti: dai giocatori a Elliott
Era arrivato in sordina, con lo scetticismo di tutti. Marco Giampaolo era stato esonerato dopo la 7a giornata di campionato, nonostante la vittoria in casa del Genoa per 2-1, ma quel Milan si trovava al 14° posto della classifica e con zero gioco mostrato nella prima parte di campionato. Lo stesso Giampaolo sembrava confuso, senza un'idea ben precisa di come schierare la squadra. Aveva passato tutta l'estate provando il trequartista, per poi passare al 4-3-3 dopo la sconfitta di Udine alla prima giornata.
A Pioli non va tanto meglio, con il suo Milan che pareggia contro il Lecce alla prima in casa. Ci vuole un po' per carburare, tanto che il Milan ne perderà tre nelle quattro gare successive: contro Roma, Lazio e Juventus. Col Napoli è già (quasi) ultima spiaggia, ma arriva un 1-1 che dà ossigeno. Arrivano due vittorie poi la netta sconfitta contro l'Atalanta per 5-0 prima di Natale. Pioli è ancora in discussione, ma da gennaio tira dritto. C'è il ko contro l'Inter nel derby, ma quel primo tempo convincente lascia spazio ad altri sentimenti. È un Milan che può davvero credere ad un piazzamento europeo. Non sarà Champions League, ma è comunque un modo per ripartire e rimettere entusiasmo. Dopo il lockdown la clamorosa svolta: 7 vittorie e 2 pareggi e che vittorie, considerando che i rossoneri superano in serie Roma, Lazio e Juventus, pareggiando in casa del Napoli.
Media punti
Allenatore | Punti/Giornate | Media punti a partita |
Vincenzo MONTELLA 2016-2017 | 63 punti (38 giornate) | 1,66 punti |
Vincenzo MONTELLA 2017-2018 | 20 punti (14 giornate) | 1,43 punti |
Gennaro GATTUSO 2017-2018 | 44 punti (24 giornate) | 1,83 punti |
Gennaro GATTUSO 2018-2019 | 68 punti (38 giornate) | 1,79 punti |
Marco GIAMPAOLO 2019-2020 | 9 punti (7 giornate) | 1,29 punti |
Stefano PIOLI 2019-2020 | 50 punti (28 giornate) | 1,79 punti |
Stefano PIOLI post lockdown | 23 punti (9 giornate) | 2,56 punti |
Sarà da definire se sarà Europa League direttamente ai gironi o tramite i preliminari, ma è il Milan che ha convinto. Finalmente c'è un gioco, c'è un'idea, c'è un modulo. A dirlo sono stati gli stessi giocatori... Non è solo Ibrahimovic che ha “migliorato” tutti, ma anche lo stesso Pioli che ha dato fiducia ad elementi che sembravano ormai persi, come Rebic o Çalhanoglu.
Pioli? Mi ha cambiato tanto, mi ha lasciato giocare come voglio, libero senza fare casino. Parla con me sempre, anche fuori dal campo, mi aiuta tanto e sono contento. Gioco anche per lui, è una persona molto importante non solo per me, ma anche per la squadra. Siamo contenti di avere un allenatore così. [Çalhanoglu su Pioli dopo la vittoria col Bologna]
Ora che si segua davvero un criterio di continuità, anche in caso di qualche ko
Al termine della partita vinta contro il Sassuolo, ecco il comunicato dei rossoneri: Stefano Pioli resta l'allenatore del Milan fino al 2022. Con tanto di argomentazione da parte di Maldini...
Tutti felici e contenti perché - per una volta - c'è l'idea che si voglia perseguire il criterio della continuità. O almeno questo ci aspettiamo dopo aver visto in serie Seedorf, Filippo Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi, Montella, Gattuso e Giampaolo su quella panchina. Nessuno ha avuto l'occasione di fare due annate piene consecutive e non è un caso che i risultati non si siano mai visti. Serve continuità, lo sanno anche Juventus e Inter che, per tornare 'grandi' o ad 'alti livelli', hanno dovuto costruire nel tempo una squadra e puntare su un allenatore. Riuscirà a farlo anche il Milan?
Sono molto felice, erano un paio di giorni che sapevo della trattativa. Allenare la prossima stagione un club prestigioso e una squadra che può crescere è molto importante. Il club si è dimostrato corretto. Nei colloqui individuali mi avevano detto che non c'era nulla di definitivo e che le scelte sarebbero state fatte alla fine. Ho pensato a lavorare in un ambiente straordinario come Milanello, con giocatori che mi hanno dato grandissima disponibilità. Sarebbe stato un campionato di rimpianti se non fosse ripreso. Dal 6 gennaio siamo terzi, vuol dire che la crescita c'è stata e ci sono prospettive importanti. [Stefano Pioli dopo Sassuolo-Milan]
Adesso non dovrà esserci l'errore - sotto la spinta emotiva - di aver prima rinnovato il contratto a Pioli, ma poi di smontarlo alla prima sconfitta nella prossima stagione. Anche nella prossima annata ci sarà un campionato molto particolare e fare 2 sconfitte nelle prime 5 non sarà una tragedia, a meno di non incassare due 5-0 consecutivi. Qui non deve sbagliare il Milan. Se Pioli è l'uomo giusto, si dovrà puntare su di lui e sulla squadra che ha costruito. Se Pioli è il comandante della nave, che resti Pioli anche durante la tempesta fino al raggiungimento del porto. Lui come i giocatori. Ibrahimovic, Rebic, Çalhanoglu e gli altri non dovranno lasciare la nave, per nessun motivo...
Il Milan aveva bisogno di un uomo forte: non sarà Rangnick
Detto questo, è certo che al Milan serviva comunque una figura esterna dal campo che dia tranquillità all'ambiente e che sia di collegamento tra la parte tecnica e la società. Maldini non ha lasciato un grande segno da questo punto di vista e avere un direttore tecnico più “fumantino” avrebbe sicuramente giovato. Questo non vuol dire che Gazidis sia alla ricerca proprio di quella figura da inserire nel corso della prossima stagione, ma la sensazione è che dopo aver confermato Pioli sia stato confermato tutto il pacchetto: compreso Massara e Maldini.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità