Milan: l’undici più forte di tutti i tempi. Da Rivera a Van Basten, passando per Maldini e Baresi
Aggiornato 06/04/2020 alle 16:58 GMT+2
Prosegue la caccia - molto, molto audace - al best 11 all time delle grandi di Serie A: andiamo avanti con il Milan e ribadisco i paletti: rare escursioni sotto gli anni Cinquanta, militanza di almeno tre stagioni ed equilibrio tattico.
L'11 PIU' FORTE DI TUTTI I TEMPI: LE PUNTATE PRECEDENTI
Dopo Juventus e Inter, tocca al Milan. Selezionare le formazioni "top" delle Grandi è esercizio tanto seducente quanto spericolato, da acrobati senza rete. Confermo i "soliti" paletti: 1) rari blitz sotto gli anni Cinquanta; 2) minimo di tre stagioni di servizio; 3) equilibrio tattico (se non proprio impeccabile, almeno decente).
Milan
- Schema: 4-4-2 a rombo
Portiere
- Fabio Cudicini
La leggenda del "ragno nero" nacque a Old Trafford in una notte di "bombardamenti". Non era un coreografo del tuffo: era, se mai, un traliccio di 1,91 molto british. Fino all’ultimo, insidiato dalle uscita kamikaze di Giorgio Ghezzi.
Difensori
- TERZINO DESTRO: Mauro Tassotti
Soldato ligio agli ordini, capace di migliorarsi nel tempo. Cresciuto a uomo, diventò la fanfara della zona. Volle, volle, fortissimamente volle.
- COPPIA CENTRALE: Franco Baresi e Frank Rijkaard
Il primo, libero e centrale: un po’ totem e un po’ randello. Il secondo, moltiplicatore di ruoli: un po’ stopper e un po’ centrocampista. La bandiera e il suo pennone. Li ho avvicinati per esigenza di sintesi.
- TERZINO SINISTRO: Paolo Maldini
Un plebiscito. Credo, il difensore più grande e completo che la scuola italiana abbia espresso. Sulle fasce o nel cuore del bunker, a scelta. Con quei piedi, poi: da attaccante.
Centrocampisti
- REGISTA ARRETRATO: Andrea Pirlo
La geometria innalzata a fantasia. Trequartista arretrato già da Carlo Mazzone a Brescia, perno basso al Milan con Carletto Ancelotti. Mi soccorre zio Vujadin (Boskov): vedeva autostrade dove altri solo sentieri.
- MEZZALA DESTRA. Ruud Gullit
Non proprio nella sua posizione, ma con gli olandesi si va tranquilli. Ala-interno-punta, trecce al vento. Roba da ridere, per uno che a Eindhoven faceva persino il libero. Nils Liedholm mi perdonerà.
- MEZZALA SINISTRA: Juan Alberto Schiaffino
Sempre un passo avanti alle mode e ai modi. Eroe al Maracanà del ‘50, maestro di Rivera: della garra uruguagia, il simbolo più alto e più bello.
Trequartista
- Gianni Rivera
Golden boy o abatino a seconda delle "religioni", e bisognoso di sherpa (i due Giovanni, Trap e Lodetti) come i capicordata che flirtano con le nuvole. Palla a lui, e tutti giù per terra a godersi gli spazi che avrebbe inventato.
Attaccanti
- PUNTA MOBILE: Andrij Shevchenko
Il gol nel sangue, una rapidità di pensiero non inferiore allo scatto. Ucraino, adattò gli automatismi di Valeri Lobanovsky al suo canto libero.
- PUNTA CENTRALE: Marco Van Basten
Aver escluso Gunnar Nordahl e José Altafini ancor mi duole. Il cigno di Utrecht aveva caviglie così fragili che ricordavano le ali di Icaro. Al sole, però, Marco arrivò comunque, anche se per un periodo troppo breve.
- ALLENATORE: Nereo Rocco
O il Paron o Sacchi, non si scappa. Arrigo cambiò la mentalità del nostro calcio, ma dico Rocco perché vinse (con Gipo Viani) e rivinse (da solo) nel 1963 e nel ‘69, con due squadre distinte, scudetti e Coppe dei Campioni. Schierava, tutti insieme, Hamrin-Sormani-Rivera-Prati: catenacciaro a chi?
Per commentare o fare domande potete inviare una mail a roberto.beccantini@fastwebnet.it o visitare il blog di Roberto Beccantini
Milan, il best 11 di tutti i tempi. Chi è l'escluso eccellente?
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità