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Pioli: "Vedo un Milan in crescita. Mi aspettavo di più da qualcuno, c'è ancora tanto da lavorare"

Luca Stamerra

Pubblicato 03/11/2019 alle 23:41 GMT+1

Il tecnico dei rossoneri non è felice del risultato e della situazione della classifica, ma vede comunque un Milan in miglioramento rispetto alle prime uscite.

Stefano Pioli - Milan-Lazio - Serie A 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Stefano PIOLI (All. Milan)

Non siamo in un labirinto. La squadra secondo me è in crescita. Certo, per la nostra fiducia e per il nostro ambiente era importantissimo vincere, ma la squadra la prestazione l'ha fatta. Abbiamo cercato di ribattere colpo su colpo contro un avversario forte. La strada è quella giusta e ci stiamo avvicinando ad un livello alto. Stiamo perdendo contro le squadre forti di questo campionato, ma la prestazione c'è stata. Io ho visto una squadra che ha battagliato per 95 minuti. Il cambiamento del risultato cambia anche l'atteggiamento mentale, ma non ho visto una squadra che si è arresa. Abbiamo commesso errori e dobbiamo essere più puliti. Appena arrivato forse ho trovato una squadra un po' impaurita, ora vedo i giocatori convinti. Siamo indietro, c'è da lavorare tanto e bene

Leão?

Mi aspettavo di più da lui perché il suo ingresso ci doveva dare profondità, strappi e situazioni di uno contro uno. Bisogna lavorare di più di squadra perchè i ragazzi si sono sbattuti. È un ragazzo con un grandissimo potenziale, ma deve fare di più. L'apporto che ha dato alla squadra non è stato all'altezza delle sue qualità. Ti aspettavi un atteggiamento diverso? Non è il momento di puntare il dito contro nessuno. Solo con gli atteggiamenti di sacrificio possiamo raccogliere punti. Non avremo tantissimi campioni, ma siamo tutti degli ottimi giocatori. Lavorando con ancora più passione e collaborazione ci possiamo ancora togliere delle soddisfazioni

A sinistra il Milan concede troppi spazi

Nel primo gol sì. Quando si attacca, chi rimane sotto palla diventa determinante. Se adesso vai ad analizzare questa situazione, come anche sul secondo gol, noi siamo comunque in superiorità numerica, è che non leggiamo le situazioni. Sono situazioni che dobbiamo interpretare con più velocità. Che Theo Hernandez sia un giocatore da sfruttare in fase di spinta è giusto, ma dobbiamo avere gli equilibri giusti in caso di perdita del pallone

Simone INZAGHI (All. Lazio)

Sono due anni e mezzo che Luis Alberto gioca con questa costanza, stasera è la terza gara da 90 minuti. Ha fatto la terza in sette giorni, un plauso a lui e a tutta la squadra. Parlare solo di Luis Alberto e Immobile è riduttivo, non abbiamo sottovalutato l'avversario, abbiamo trovato un Milan che nel primo tempo ha fatto pressione. Nel secondo tempo i ritmi si sono abbassati. Siamo felici, abbiamo vinto una partita che mancava da 30 anni. La dedica? Al mio staff di lavoro, che mi supportano e sopportano. Sono esigente e pretendo tanto, però allo stesso tempo non ero preoccupato. Alla lunga comandando le partite, poi si vincono

Forse la Lazio sta subendo troppo?

È il nostro modo di giocare, per forza dobbiamo concedere qualcosa. Abbiamo tanti giocatori offensivi e in questo momento Milinkovic sta lavorando di più, se vogliono giocare insieme si devono sacrificare
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