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Rugani sta bene e invita a donare agli ospedali: tante le iniziative benefiche nel mondo dello sport

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Aggiornato 14/03/2020 alle 12:35 GMT+1

Rugani è stato il primo caso conclamato di positività in Serie A, ma con un video fa vedere che sta bene e invita tutti a fare donazioni per sostenere la sanità italiana. E non è l'unico.

Daniele Rugani - Juventus-Brescia - Serie A 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Daniele Rugani è stato il primo caso della Serie A positivo al Coronavirus. A ruota sono arrivati tutti gli altri nomi, ma per fortuna al momento sembrano stare tutti bene. Lo stesso difensore della Juventus appare in un video e sembra in buone condizioni di salute.
Il messaggio che vuole veicolare, però, oltre a quello intrinseco di non farsi prendere dal panico, è un altro e a scopo benefico: il bianconero si unisce alla Juventus nell'iniziativa di raccogliere fondi per gli ospedali di Torino e del Piemonte.

Le tante iniziative di raccolta fondi

La Juventus ovviamente non è l'unica a lanciare questo appello. Il più famoso resta quello dei Ferragnez (al secolo Chiara Ferragni e Fedez) per la donazione all'Ospedale San Raffaele di Milano, ma anche il mondo dello sport si è mobilitato per sostenere la sanità e la ricerca in questo momento difficile. Già il patron dell'Inter Zhang e Giorgio Armani, per esempio, hanno effettuato donazioni di tasca propria, ma nel frattempo sono partite tante altre iniziative. La Roma, per esempio, ha invitato tutti a donare il sangue, perché le banche ematiche scarseggiano visto l'aumento dei contagiati, il calo di donazioni e la necessità continua di trasfusioni, ma ha anche allestito una raccolta fondi per sostenere dottori e infermieri.
Anche gli altri sport, ovviamente, si sono mobilitati e riportare tutte le iniziative sarebbe impossibile. Vogliamo però segnalare tra tante, però, l'unione dei capitani della Superlega di pallavolo, che ha lanciato l'iniziativa #UnitiNellaPartitaPiùImportante, ossia una raccolta fondi interamente destinati alla Protezione Civile, che saprà ripartirli al meglio nelle realtà in cui c'è più necessità.
Da oltreoceano arriva infine il gesto dei Golden State Warriors, un'iniziativa un po' diversa ma altrettanto importante in un momento in cui la salute precaria di molti sta mettendo in ginocchio l'economia mondiale: la proprietà, i giocatori e gli allenatori hanno raccolto un milione di dollari da devolvere agli impiegati del Chase Center di San Francisco, il polo sportivo in cui i Warriors giocano le partite di casa, per sopperire alle difficoltà economiche di tutti gli impiegati, dalla pulizia al catering, dai bigliettai agli steward, che non possono svolgere il loro lavoro e quindi sono colpiti negativamente a livello economico dal blocco delle attività.
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