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Sarri: "Toro solido e determinato, era difficile essere belli stasera"

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Aggiornato 03/11/2019 alle 10:57 GMT+1

Il tecnico della Juventus parla così a margine della vittoria nel derby col Torino per 0 a 1: "Per ora la classifica non ha significato, rimangono 27 partite da giocare. Pochi calcoli, c'è da mettere dentro punti".

Maurizio Sarri, Juventus

Credit Foto Getty Images

Maurizio Sarri, allenatore Juventus

“Era chiaro che sarebbero entrati in campo con tanta determinazione, aggressività, e nella prima fase dovevamo contenerli, per poi prendere possesso della partita nella seconda fase e chiuderla in una terza. Era una situazione non adattissima alle nostre caratteristiche: ne siamo venuti a capo e direi che è un buon lavoro. Vittoria solida, era una partita in cui era difficile essere belli. Il loro modo di giocare portava tutto su binari diversi dalla spettacolarità. Eravamo in condizioni difficili, per aggressività loro e condizioni del campo: sono contento di quello che ho visto. Potevamo andare in grandissima difficoltà e invece la squadra ha reagito anche con armi non propriamente sue e questo è un buon segnale".
SUI CAMBI
"Federico ha più accelerazioni di Ramsey, più dinamismo mentre l'altro è un palleggiatore. Poi viene da una serie di partite giocate per novanta minuti, ci sta che sia meno brillante. Ramsey è più riposato, ma non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Anche Dybala viene da una lunga serie di partite ininterrotte, normale che facessero fatica, poi invece siamo entrati meglio nella partita e abbiamo fatto un bel secondo".
SULLA CORSA SCUDETTO
"Sette punti sulla terza... E devono ancora giocare. Per ora la classifica non ha significato, rimangono 27 partite da giocare. Pochi calcoli, c'è da mettere dentro punti".
SULLE SCELTE IN DIFESA
"Alex Sandro nell'ultima partita aveva mostrato stanchezza, mi sembrava doveroso dargli un turno di riposo. De Sciglio sembrava in crescita dopo una lunga partita e alla lunga ha fatto una partita sufficiente. Ha avuto difficoltà ad entrare in gara, ma poi ha giocato di livello".
SU DE LIGT
"Il ragazzo ha 19 anni, ed arriva da un campionato molto più aperto, meno tattico e con meno pressioni... Chiaro che debba fare un periodo di apprendistato ma dopo qualche difficoltà iniziale, nei primi venti minuti, stasera ha fatto bene".

Walter Mazzarri, allenatore Torino

“Sono molto arrabbiato perché abbiamo perso e non meritavamo, ma ho detto ai ragazzi che dobbiamo interpretare tutte le gare come abbiamo fatto oggi, allora sì che cominceranno ad arrivare i punti. Il portiere della Juventus era stato bravo su Ansaldi, poi abbiamo avuto un’occasione con Verdi”.
SULL'EPISODIO DEL MANI DI DE LIGT
“A me brucia molto per come è finita. Sono arrabbiato, poi non parlo di altre cose. Preferisco parlare di altri episodi e preferirei che non mi faceste più domande”. Incalzato dal collega di Sky Giovanni Guardalà, Mazzarri abbandona poi l'intervista.

Matthijs De Ligt, difensore Juventus

"Sono molto felice, innanzitutto perché la partita era molto importante dopo la vittoria dell'Inter, e poi il gol l'ha resa speciale. Io avevo la mano attaccata, la mano così (mima il gesto delle braccia strette, ndr) e non era rigore. Quando arrivi in un nuovo club devi adattarti, penso che stia andando bene i ragazzi mi hanno accolto bene e sento di crescere partita dopo partita".

Antonio Comi, dg Torino

"Il rigore sul mani di de Ligt? Sono molto simili i due rigori, ma stasera aveva anche più tempo per evitarla. Perché a Lecce è stato dato rigore e stasera no? A noi piace puntualizzare questa cosa, anche se ci interessava la grande prestazione".
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