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Cannavaro: "Pirlo va tutelato, MLS meglio della Serie A. Su Gattuso ora tutti muti"

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Pubblicato 06/04/2021 alle 11:25 GMT+2

SERIE A - L'ex difensore, intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', non ha lesinato critiche all'intero sistema calcio italiano e ha le idee chiare sull'allenatore bianconero: "Se la Juve non lo confermasse, allora che lo ha scelto a fare l'estate scorsa? Sbaglierebbe due volte se ora si rimangiassero quella scelta".

Fabio Cannavaro

Credit Foto Getty Images

La delusione per la finale scudetto persa a novembre contro lo Jiangsu è ancora palpabile all'interno del Guangzhou di Fabio Cannavaro, che guarda avanti e alle prospettive di un movimento in perenne crescita come quello cinese. L'esatto opposto di quanto accade in Italia secondo l'ex difensore che, intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', non ha lesinato critiche all'intero sistema: "Dispiace, ma il nostro movimento è diventato fra i peggiori d’Europa. Persino l’MLS americana è meglio organizzata, per infrastrutture. E poi anche le scelte societarie di prendere giocatori a fine carriera e investire poco sui giovani. Il gioco si è impoverito e il campionato diventa meno affascinante, anche se noi siamo convinti di essere tatticamente i più bravi. Però degli elementi che fanno sperare in una rinascita nonostante tutto ci sono".

Nazionale

Cannavaro si riferisce alla Nazionale guidata da Roberto Mancini, una delle sicure protagoniste dei prossimi Europei itineranti: "Sul piano del gioco abbiamo una bella Nazionale, moderna per concetti di gioco. Capace di proporsi senza mai aver paura. Ancora hanno fatto solo gare di qualificazione, ma sono convinto che potranno essere protagonisti nell’Europeo e al Mondiale. Sarebbe un traino per il movimento. Poi, sotto l’aspetto organizzativo, sto facendo un Master organizzato dalla FIFA. Nei giorni scorsi ho seguito con attenzione la lezione dell’ad del Milan Ivan Gazidis. Spiegava che, paradossalmente, il calcio italiano è rimasto talmente indietro da avere i maggiori margini di crescita. E sono d’accordo, le nuove proprietà straniere stanno investendo per questo motivo".

Pirlo

L'amico Andrea Pirlo non se la passa molto bene alla Juventus e la sua panchina è in forte bilico: nonostante i risultati non diano ragione al tecnico bianconero, la difesa di Cannavaro è totale: "Calma. Quando la Juve ha scelto Andrea sapeva benissimo che non aveva alcuna esperienza. Ed è logico che debba avere il suo tempo per maturare, anche nel rapporto con la squadra. Ci sono ancora 30 punti in ballo dunque è giusto lasciare in sospeso il giudizio. E poi ha fatto cose buone, lanciando giovani e gestendo uno spogliatoio complicato, di gente che ha vinto tanto. Certo, alcune cose non funzionano, ha sbagliato: è un umano ma eravate voi giornalisti a scrivere di 'Pirlolandia' quando ancora serviva tempo per capire cosa venisse fuori dalla Juve. A questo punto è un patrimonio che va tutelato. Del resto se la Juve non lo confermasse, allora che lo ha scelto a fare l'estate scorsa? Sbaglierebbe due volte se ora si rimangiassero quella scelta. E poi non è che le colpe possono essere solo sue se i giocatori sbagliano in campo e anche fuori...".
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Gattuso

"C'è l’effetto lavatrice, come lo chiamo io. Che capita nella mia città come nel resto d’Italia con le persone che vengono insultate, affogate e poi... asciugate in un turbine senza rispetto. È capitato a Pirlo, anche a Pippo Inzaghi che prima di vincere in casa della Juve era criticatissimo. Troppi eccessi e non lo dico perché parlo di vecchi amici. Due mesi fa Rino era diventato per qualcuno il peggiore di tutti. Ma per l’allenatore contano i numeri. Ora che viene da quattro vittorie consecutive e che finalmente ha a disposizione gli uomini importanti che gli sono mancati a lungo, tutti muti. E non mi si venga a dire che questi risultati sono il frutto del silenzio stampa...".

Juve-Napoli

"Sono convinto che sarà una bella partita. Perché Andrea e Rino vogliono vincere e faranno di tutto per prevalere. Sarà una sfida con momenti diversi e bisognerà “leggerli” tutti bene. Il Napoli ci arriva meglio, più in fiducia, a patto che non ripeta lo stesso errore della Supercoppa quando è stato troppo timido, snaturando il proprio gioco".

Insigne

"A Lorenzo voglio bene, è migliorato molto e potrà essere decisivo ma è un tipo di giocatore completamente diverso da CR7. Anche Insigne è finito nella lavatrice, con l’aggravante di essere napoletano. È cresciuto e in Nazionale si è guadagnato un ruolo importante che Roberto Mancini è felice di assegnargli. Se l’è meritato con i gol, con le sue corse in tutte le direzioni, con le giocate di qualità. Però... a Napoli c'è sempre un però".
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