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Che succede all'aristocrazia del calcio? Le big in crisi nei top 5 campionati europei

Samuele Ragusa

Aggiornato 23/10/2020 alle 21:42 GMT+2

Inizio di stagione caratterizzato dalle sorprese nei top 5 campionati europei. Le corazzate vanno in crisi tra preparazioni arrangiate, assenze causa covid e stadi vuoti. Momento di passaggio o nuova era del calcio?

Copertina le outsider d'Europa

Credit Foto Eurosport

L'Everton comanda in Premier League, Real Sociedad e Villarreal guidano la Liga, il Milan domina la Serie A, il Lipsia detta in ritmo in Bundesliga, il Lille è al comando della Ligue 1: nessuna big - considerando quanto visto nelle ultime stagioni - è al comando dei top 5 campionati europei. Segnale di una crisi dell'aristocrazia del calcio o solamente un momento di passaggio? Intanto, i "15 minuti di celebrità" delle outsider continuano. Certo, l'inizio di stagione ravvicinato rispetto alla fine della scorsa non hanno consentito una preparazione adeguata, le assenze causa coronavirus e gli stadi vuoti stanno influenzando pesantemente l'avvio delle big, ma intanto, quello che emerge, è che alle spalle dei grandi colossi del calcio europeo ci sono numerose piccole-grandi realtà ormai mature per poter sognare - o tornare a sognare nel caso del Milan - davvero in grande.

Premier League: guida Ancelotti, ma l'Aston Villa...

Le prime 5 giornate in Inghilterra hanno già fornito diversi spunti interessanti: Ancelotti e il suo Everton hanno tutte le carte in regola per giocarsela con chiunque, e l'ultimo pareggio strappato nel Derby contro il Liverpool ne è stata l'ennesima testimonianza. Dietro ai Toffies, però, c'è chi potenzialemente potrebbe realizzare uno score iniziale ancora migliore: l'Aston Villa, con una partita in meno ancora da recuperare, ha portato avanti un cammino fin qui immacolato, fatto di quattro vittorie in altrettante partite tra cui l'incredibile 7-2 rifilato prima della sosta per le nazionali ai campioni inglesi in carica. Hanno già perso diversi punti per strada Liverpool, Manchester City, United, Arsenal, Chelsea e Tottenham, le magnifiche sei che da sempre si spartiscono le prime posizioni in Premier League. La patria europea del calcio ci ha ormai abituato a sorprese e imprese storiche negli ultimi anni, e l'inizio di questa nuova stagione non può che essere solo un assaggio di un nuovo campionato all'insegna delle cosiddette underdog, le sfavorite in grado di rubare la scena e, perchè no, trionfare sul traguardo finale.
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L'esultanza di Calvert-Lewin dopo il gol del pareggio in Everton-Liverpool

Credit Foto Getty Images

Duopolio in Liga: Real Madrid e Barça pronte a rispondere

Due squadre in vetta nella Liga e no, per una volta non si tratta di Real Madrid e Barcellona: a guidare il campionato spagnolo, dopo sei giornate sono la Real Sociedad e il Villarreal, capaci di approfittare dell'ultimo scivolone interno dei blancos contro il Cadice e della sconfitta del Barcellona contro il Getafe. Certo, Barça e Real hanno rispettivamente due e una partita ancora da recuperare, ma i black out dell'ultimo turno hanno lasciato intendere la vulnerabilità delle due squadre, reduci da un finale di stagione a dir poco complicato e fortemente condizionate dalle vicende extra campo (vedi il caso Messi in casa Barcellona). Intanto, baschi e Sottomarino Giallo si godono la vetta della classifica con un occhio attento anche all'Atletico di Luis Suarez, ancora imbattuto e con due partite da recuperare, e al Clasico, pronto ad infiammare la prossima giornata.

Serie A: il Milan vuole tornare grande

Non che il Milan non sia da considerare una big del nostro campionato, ma dando uno sguardo al recente passato rossonero, non si può certo rimanere indifferenti nel vedere il diavolo in testa al nostro campionato. Il periodo post-covid dello scorso campionato era stato solo l'anticipazione di qualcosa che i ragazzi di Pioli stavano covando dentro per poi lasciar deflagrare una volta per tutte con l'inizio della nuova stagione: Ibra ha le forze e i colpi di un ragazzino, la squadra ha trovato il proprio equilibrio sia in fase di impostazione che in quella difensiva, e il solo gol subito nelle prime quattro giornate ne è la massima sintesi. La Juventus continua ad essere alle prese con le assenze - anche illustri - causa coronavirus, l'Inter, la squadra partita con l'etichetta di anti-Juve, paga forse la scarsa preparazione e le poche amichevoli pre-stagionali dopo la sconfitta in finale di Europa League che ha chiuso la stagione successiva. Dietro ai rossoneri, intanto, anche Sassuolo e Napoli lasciano intravedere potenziale e grande ambizione.
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Lavagna tattica: jolly Leao, Re Ibra, Inter ko

Bayern e Dortmund inseguono, ogni passo falso costa caro

Sono diversi anni ormai - 11 per la precisione - che la Bundesliga non ci regala sorprese: la parentesi Borussia Dortmund, poi il dominio Bayern Monaco andato in scena nelle ultime otto stagioni. L'ultima vera sorpresa, allora, è caratterizzata dalla vittoria del Wolfsburg di Dzeko e Barzagli nella stagione 2008-2009. Sarà difficile che i bavaresi, freschi della vittoria dell'ultima Champions League, non mettano le mani sul nono successo consecutivo ma, intanto, il Lipsia ha fatto vedere fin qui come ogni passo falso delle altre due big possa costare davvero caro. Sono i Tori Rossi di Nagelsmann i primi in classifica in terra tedesca dopo quattro giornate: l'obiettivo e il sogno è quello di migliorare il secondo posto della stagione 2016-17, quella che segnò l'approdo dei biancorossi tra le grandi del calcio tedesco ed europeo. La semifinale di Champions League di pochi mesi fa il punto più alto della loro giovane storia, per ora...

Ligue 1: è il Lille l'alternativa al PSG

Sette giornate giocate fin qui in Francia e il Lille è ancora imbattuto: cinque vittorie e due pareggi per i ragazzi di Galtier, in vetta in solitaria con due punti di vantaggio dal ben più quotato PSG, incappato già in due sconfitte fin qui. Dietro i campioni di Francia scalpita anche il Rennes, l'altra squadra ancora imbattuta nel panorama d'oltralpe. Va detto, ovviamente, che i parigini sono stati l'ultima squadra d'Europa a concludere la scorsa stagione insieme al Bayern Monaco e un calo fisico e mentale ad inizio campionato appare più che fisiologico, a testimonialro le due sconfitte incassate nelle prime due giornate. Adesso, però, i ragazzi di Tuchel sembrano essere riusciti a rimettersi in carreggiata: la rincorsa al Lille delle meraviglie è iniziata.
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Alvaro e Neymar durante OM-PSG

Credit Foto Getty Images

Torneranno le grandi d'Europa?

Preparazioni raffazzonate, amichevoli estive cancellate o limitate al minimo sindacale, stagione terminata ad agosto ormai inoltrato: queste le cause principali del black out delle grandi d'Europa, ancora sulla strada del pieno recupero per tornare a fare la voce grossa tra i propri confini nazionali. Intanto, però, spazio alle favole, a quelle squadre che, dopo anni passati all'ombra dei giganti del calcio europeo, vogliono tornare a respirare aria di altissima classifica.
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