Da 0 a 10, il Pagellone della 16ª giornata di Serie A: la Juventus è viva, male Inter e Napoli
Aggiornato 07/01/2021 alle 17:28 GMT+1
Serie A - La Juventus di Pirlo batte il Milan e si rimette in corsa. Bene Atalanta e Roma, colpaccio della Sampdoria con l'Inter. Lo Spezia sorprende il Napoli, il Cagliari perde ancora. Liverani ha le ore contate a Parma, ma avrebbe potuto essere esonerato prima. Appunti per Sanchez: basta calci di rigore.
Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo nel turno di Serie A e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha tradito qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto la 16esima giornata di campionato.
Voto 10...alla Juventus e a Federico Chiesa
Avrebbe potuto essere già uno spartiacque decisivo nella corsa al titolo. Qualora avesse perso, infatti, la Juventus avrebbe dovuto abbandonare i sogni di ennesima gloria con largo anticipo, finendo addirittura a 13 punti dal Milan. Invece gli uomini di Pirlo hanno interrotto bruscamente la corsa del Milan, hanno segnato tre reti e, trascinati da un super Federico Chiesa, hanno ridotto a soli 7 punti (con una partita da recuperare) il gap dalla vetta. La Juve è viva e non ha ancora abdicato. Ora serve continuità, perché gennaio sarà "caldissimo".
Voto 9...alla Sampdoria degli ex Inter Keita e Candreva
Il colpaccio lo ha fatto quel volpone di Claudio Ranieri, che si è sistemato con un 4-5-1 tutto cuore e ripartenze e ha colpito l'Inter di Conte con le sue stesse armi. La Samp, grazie anche alle parate di Audero, ha battuto l'Inter, portandosi in undecesima posizione a quota 20 punti. Curioso che le due reti siano arrivati da Antonio Candreva (su rigore) e Keita Balde, due ex nerazzurri che hanno esultato senza risparmiarsi. C'era una discreta voglia di rivalsa...
Voto 8...allo Spezia, che fa l'impresa a Napoli
Sotto di un gol, nella ripresa, trova la forza di pareggiare e poi, pur rimanendo in 10 uomini, di vincere addirittura la partita. Tre punti determinanti per lo Spezia di Vincenzo Italiano. Una squadra che ha modeste individualitá (su tutti proprio i due marcatori Nzola e Pobega), ma che non rinuncia mai ad attaccare e a provare ad imporre il suo gioco. Vincere in casa del Napoli non è semplice per nessuno, figuriamoci per una neopromossa. Onore al merito, +2 sulla zona retrocessione.
Voto 7...all'Atalanta, tornata al top, e alla Roma, che zitta zitta...
La Dea del Gasp si è rimessa in marcia. Nelle ultime sei: due pareggi (con Juventus e Bologna) e quattro goleade, a Fiorentina, Roma, Sassuolo e Parma. Il ritmo è tornato quello dei tempi d'oro, anche senza il capitano Gomez. La Roma, invece, ha sbancato senza troppi problemi Crotone, dando spazio anche a cosiddette riserve come Borja Mayoral (gran bella doppietta). I giallorossi sono terzi a quattro punti dalla vetta della classifica e domenica ospitano l'Inter. Zitta, zitta...
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Voto 6...al Verona, che si fa beffare nel finale
Vittoria sfiorata all'Olimpico Grande Torino e cullata a lungo grazie anche alla prodezza di Dimarco. L'Hellas Verona rimane all'ottavo posto, nonostante la beffa finale firmata Bremer. Contro i granata di Giampaolo, ancora una volta, la squadra di Juric ha palesato le sue caratteristiche. Una squadra forte e insidiosa, che ama giocare in campo aperto. L'obiettivo di rimanere nella top-10 del campionato è decisamente perseguibile.
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Voto 5...all'Inter, che perde punti pesanti
Ci sono sconfitte che nel corso di un campionato sono più difficili da digerire. Quella del Ferraris per i nerazzurri è una di queste. Invece di sfruttare lo scontro diretto tra Milan e Juventus, l'Inter rimane intrappolata nella tana blucerchiata. Un ko che interrompe la serie di otto vittorie consecutive e che non arriva in un bel momento, visti i ravvicinati impegni con Roma e Juventus. Senza Lukaku, entrato solo nella ripresa, non è la stessa Inter. E il primo ad averlo ormai capito è proprio lo stesso Antonio Conte.
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Voto 4...alla Fiorentina, che si è fermata a Torino
Niente da fare. La Fiorentina di Prandelli perde ancora, stavolta sotto i colpi di una Lazio sicuramente più convinta rispetto alle ultime uscite. La squadra viola sembra essersi fermata beatamente al successo pre natalizio sulla Juventus, ma la classifica dice che i punti di vantaggio sulla zona retrocessione sono soltanto tre e che con questo ritmo si rischia grosso. In aggiunta c'è da valutare l'infortunio occorso a Ribery, che pare essere non di poco conto: in quel caso urgono rinforzi sul mercato. Immediatamente.
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Voto 3...ad Alexis Sanchez, che non deve nemmeno presentarsi sul dischetto
"Sbagliare è umano, perserverare è diabolico". Con quello di Genova sono ben otto gli errori sugli ultimi 12 rigori calciati per Alex Sanchez, che in pratica ha realizzato solo il 33,3% dei rigori calciati negli ultimi anni. Uno su tre in media. Troppo poco per continuare a presentarsi sul dischetto. La parata di Audero ha depresso l'Inter e dato entusiasmo alla Samp, cambiando di fatto la partita. Questi sbagli non sono più ammessi.
- Alexis Sanchez, ben 8 errori su 12 rigori calciati in carriera
ARS-QPR (14/15) | Errore |
WOLV-ARS (16/17) | Errore |
ARS-A.VILLA (16/17) | Gol |
ARS-HULL CITY (16/17) | Gol |
ARS-BAYERN (16/17) | Errore |
CIL-COL (16/17) | Errore |
BURN-ARS (17-18) | Gol |
M.UTD-HUDD (17-18) | Errore |
CIL-C.RICA (18-19) | Errore |
CIL-HON (18-19) | Errore |
INT-BRE (19-20) | Gol |
SAM-INT (20-21) | Errore |
Voto 2...al poco cinismo del Napoli
Una classica partita da Napoli. Mille occasioni, mille tiri, parate, palla fuori di poco e una sconfitta inattesa. Con lo Spezia la squadra di Gattuso non ha giocato male, ma le lunghe assenze di Osimhen e Mertens (cioé di chi i gol li sa fare) iniziano a pesare troppo. Con un po' più di cinismo la partita contro i liguri sarebbe stata chiusa ben prima dello scellerato finale. In classifica gli azzurri ora sono settimi a meno nove (meno sei potenziale) dalla capolista. Un po' troppo.
Voto 1...all'inutile insistenza su Liverani
Le ore contate. Fabio Liverani non sarà anche nel prossimo turno l'allenatore del Parma. I due 3-0 subiti con Torino e Atalanta in questo inizio 2021 lanciano i titoli di coda sulla sua avventura in terra emiliana. Il punto è che sono parecchie le settimane che la squadra ha dimostrato di non seguire più le idee del tecnico ex Lecce. Si sarebbe dovuto cambiare prima di finire al terzultimo posto della classifica.
Voto 0...al Cagliari, che non si riprende più
Nove gare di fila senza vincere: quattro pareggi, cinque sconfitte. Il Cagliari di Eusebio Di Francesco perde anche in casa con l'ottimo Benevento di Inzaghi e allunga la sua striscia senza successi. L'ultima gioia é datata 7 novembre, cioè esattemente due mesi fa. "Too much", direbbero gli inglesi. A Firenze, domenica, è necessario reagire, altrimenti la panchina dell'ex tecnico di Roma, Sampdoria e Sassuolo non sarà più così salda.
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