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Da 0 a 10, il Pagellone della 17a giornata di Serie A: riecco l'Atalanta, Conte sbaglia tutto

Enrico Turcato

Aggiornato 11/01/2021 alle 12:08 GMT+1

Serie A - Danilo leader e trascinatore della Juventus, l'Atalanta di Gasperini é tornata a brillare. Bravo il Milan a reagire subito, la Roma non teme nessuno, mentre Conte sbaglia tutti i cambi nel finale. Malissimo il Cagliari, in crisi il Bologna, mentre il Parma non cambia marcia. Matita rossa per Obiang, non nuovo a interventi del genere.

Pagellone 17a giornata: Milan e Atalanta al top

Credit Foto Eurosport

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo nel turno di Serie A e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha tradito qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto la 17esima giornata di campionato.

Voto 10...a Danilo, che ha zittito gli scettici ed è diventato una colonna della Juventus

L'uomo in copertina della formazione bianconera è lui. Una Juventus che fatica contro l'organizzatissimo Sassuolo, che va in vantaggio grazie al suo siluro, che viene rimontata, ma che alla fine trova i gol di Ramsey e Ronaldo per vincere la partita. Pirlo lo ha sistemato come terzo di difesa, libero di alzarsi e impostare quando cambia l'assetto in fase offensiva. E soprattutto gli ha dato fiducia. Lui si sente importante, ha ritrovato sicurezza (vedasi lancio per il 3-1 di Ronaldo) e non sbaglia un colpo. Dopo la vittoria con il Milan, ecco per i bianconeri la continuità di risultato con il Sassuolo. Ora l'Inter, in un match che si preannuncia scoppiettante.
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Danilo, Bonucci - Juventus-Sassuolo - Serie A 2020/2021 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 9...all'Atalanta, tornata a giocare in Paradiso

Terza vittoria di fila, settimo risultato utile consecutivo. Stavolta in casa di una delle formazioni più in forma del campionato. L'Atalanta di Gasperini è tornata ad essere l'Atalanta di Gasperini. Guidata dal pittore Ilicic, la Dea adesso è quinta, a soli tre punti dalla Roma terza (che ha giocato una gara in più). Insomma, per conquistare un ennesimo posto in Champions i bergamaschi sono ancora belli vivi e combattivi. Ora Genoa, recupero con l'Udinese e Milan: con tre vittorie in che posizione l'Atalanta si troverebbe a fine girone d'andata?

Voto 8...al Milan, bravo a reagire e a stendere il Torino

La sconfitta con la Juventus è già dimenticata. E con diverse assenze, dopo un ko in un big match, era importante ritrovarsi subito per il Milan. La reazione è giunta puntuale, da grande squadra, senza soffrire. Torino battuto 2-0, meritatamente, nonostante un paio di episodi discussi. Il rientro a tempo pieno di Ibrahimovic darà ancora più convinzione ai rossoneri, quelli attesi di Rebic, Bennacer e Saelemarkers alzeranno di nuovo la qualità. La squadra di Pioli vuole laurearsi campione d'inverno e ora ha due soli ultimi ostacoli, Cagliari e Atalanta, per riuscirci.
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Kessié - Milan-Torino - Serie A 2020/2021 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 7...a una Roma che non teme nessuno

Non ha fatto "la stupida", ma anzi è stata in grado di mettere in difficoltà l'Inter e di rimontare uno risultato che a metà ripresa sembrava compromesso. Il 2-2 dell'Olimpico sorride più alla squadra di Fonseca che a quella di Conte. Per il modo, per la consapevolezza, per il morale. Adesso c'è il derby, che sarà seguito dalla sfida allo Spezia. La vetta dista sei punti, i sogni rimangono intatti, questa Roma non deve temere nessuno. Nota di merito per Villar-Veretout, una delle mediane più sorprendenti, complete e promettenti di tutta la Serie A.

Voto 6...alla zampata della Fiorentina (e di Vlahovic)

Assist di Callejon, spaccata del numero 9. Tanto è bastato alla Fiorentina di Prandelli per scacciare i brutti pensieri e allontanarsi dalle zone paludose della classifica. I viola, che devono ringraziare anche Dragowski e il suo rigore parato a Joao Pedro, mettono punti importanti nel serbatoio e si issano a +6 sul terz'ultimo posto. Il gioco non è fluido, ci sono tante cose da migliorare, ma vincere partite del genere permette di lavorare serenamente e di ritrovare morale e stimoli.

Voto 5... al Bologna, che non vince da novembre

Cinque pareggi e tre sconfitte nelle ultime otto giornate. Il Bologna di Mihajlovic affonda anche a Genova e rimanda ancora l'appuntamento con la vittoria. Giuste le lamentele per le condizioni del terreno di gioco del Ferraris (voto 3), ma giuste anche le critiche ad una squadra giovane e immatura, che concede troppo e spreca troppo. Un ko che pesa e che non può lasciare tranquilli, visto anche il calendario: Verona e Juventus nelle ultime due del girone d'andata, si salvi chi può.
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Conte: "Cambi? Volevo mettere fisicità"

Voto 4...ai cambi di Antonio Conte

Minuto 77. Punteggio di 2-1 per l'Inter. Si alza la lavagnetta luminosa: fuori Lautaro e dentro Perisic. Minuto 82. Punteggio di 2-1 per l'Inter. Si rialza la lavagnetta: fuori Vidal e Hakimi (il migliore in campo), dentro Gagliardini e Kolarov. Minuto 86: pareggio di Mancini. 2-2. Ogni allenatore ha i suoi metodi, le sue idee e le sue convinzioni, ma se diciamo che nella domenica dell'Olimpico Antonio Conte ha completamente sbagliato i cambi, non offendiamo nessuno. Scelte incompresibili e conservative, che poi sono pesate sul risultato finale.

Voto 3...al recidivo Pedro Obiang, così si rischia di fare danni

A dicembre lo aveva fatto con Lorenzo Pellegrini all'Olimpico. Graziato, nonostante il centrocampista fosse stato costretto al cambio. Ieri ci è ricascato con Chiesa: altra entrata folle, stavolta sanzionata con il cartellino rosso grazie al Var. Pedro Obiang è recidivo e va punito. Interventi del genere non c'entrano nulla con lo sport e sono atti solamente a fare male. La prossima volta potrebbero esserci danni seri, si dia una calmata.
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Obiang si vede sventolare il rosso da Massa

Credit Foto Getty Images

Voto 2...a Rrahmani e al suo disastroso esordio da titolare

Qua siamo nel thriller-horror, considerando l'alone di mistero. Prima da titolare con la maglia del Napoli, dopo alcune polemiche e dopo che Gattuso lo aveva ignorato nei primi quattro mesi di stagione. Amir Rrahmani, in condizioni fisiche precarie, ha disputato un primo tempo disastroso, ha regalato il momentaneo pareggio a Lasagna, ha sbagliato passaggi e tempi di intervento, e durante l'intervallo si è fermato negli spogliatoi. Sostituito da Mario Rui, con Hysaj spostato centrale. Forse, per uno dei migliori difensori dello scorso campionato, è il caso di cercare fiducia altrove.

Voto 1...al Parma, battuto da un'ottima Lazio e ancora in crisi

Via Liverani, dentro D'Aversa. Il risultato per ora non cambia. Nessuno ha la bacchetta magica e in pochi giorni non si cambiano le cose, ma il Parma anche contro la Lazio (voto 7) ha palesato i suoi limiti. Una squadra che difensivamente concede troppo e che resta appesa solo ai guizzi solitari di Gervinho. Il mercato potrebbe dare una mano, ma la situazione resta molto intricata. Non sarà facile salvarsi.

Voto 0...al Cagliari di Di Francesco, che ora rischia

Ahi, ahi, ahi. La panchina scricchiola. Quarta sconfitta di fila, successo ancora rimandato, stavolta non è arrivato nemmeno il gol. Il Cagliari è ormai risucchiato nei bassifondi della classifica (solo +2 sulla zona retrocessione) e ora dovrà vedersela con Milan (capolista) e Genoa (scontro diretto) per non chiudere il girone d'andata in uno degli ultimi tre posti. La squadra non pare seguire i diktat di Di Francesco, i sardi non sono riusciti a rilanciarsi nemmeno con il ritorno di Nainggolan. Dicembre e inizio gennaio nerissimi.
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Nainggolan Cagliari

Credit Foto Getty Images

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