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Da 0 a 10, il Pagellone della 18a giornata di Serie A: l'Inter affonda la Juve, riecco Ibrahimovic

Enrico Turcato

Pubblicato 19/01/2021 alle 10:10 GMT+1

SERIE A - Il Milan vince a Cagliari e si prende il titolo di campione d'inverno. L'Inter domina la Juventus nel big match, bene la Lazio nel derby di Roma, sei gol del Napoli a una derelitta Fiorentina. Giampaolo lascia il Torino al penultimo posto, squillo del Crotone, che ci crede ancora.

Lorenzo Insigne, Nicolò Barella: due dei protagonisti della 18a giornata di Serie A, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha tradito qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto nella 18a giornata di Serie A.

Voto 10...all’Inter e a Barella, miglior centrocampista italiano

Una vittoria da “grande” in un big match dal sapore di Scudetto. Il 2-0 di San Siro a posteriori potrebbe anche rivelarsi il definitivo passaggio di consegne tra Juventus e Inter. I nerazzurri hanno dominato i bianconeri, risultando più pericolosi, più concreti, più solidi, più affamati, probabilmente più forti. Una partita perfetta e giocata come piace a Conte: tutta cuore e organizzazione. I sigilli di Vidal e Barella hanno legittimato lo strapotere del Biscione e rianimato, anche mentalmente, tutto l’ambiente nerazzurro. Nota di merito proprio per l’ex centrocampista del Cagliari, migliore in campo, autore di un gol e di un assist e ormai vero punto di forza dell’Inter e della Nazionale: in questo momento è per distacco il miglior centrocampista italiano.
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Voto 9...alla Lazio e al suo derby perfetto

Una valanga biancoceleste sulla Roma di Fonseca. Guidata dai soliti Immobile e Luis Alberto, la Lazio di Inzaghi ha rifilato tre reti ai giallorossi, surclassandoli in ogni zona del campo e confermando i progressi mostrati nell’ultimo periodo. Per la corsa al piazzamento Champions c’è anche la formazione capitolina che, terminata la prima parte di coppe europee, ha ripreso la sua marcia in campionato, focalizzandosi sull’obiettivo. Un 3-0 che carica la Lazio in vista degli ottavi di Coppa Italia e del prossimo impegno con il Sassuolo: il treno è quello giusto.
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Voto 8...al Napoli, che strapazza la Fiorentina

6-0 senza appello. Sei reti alla disastrosa Viola, colpita a ripetizione dai guizzi di Insigne, dalle accelerazioni di Lozano, dalle sponde di Petagna e dagli inserimenti di Zielinski. Nel finale è rientrato anche Dries Mertens, giusto per concludere con un altro sorriso una giornata già molto positiva. In attesa della finale di Supercoppa e del recupero con la stessa Juventus gli azzurri sono terzi e non distanti dalla vetta. La rosa a disposizione di Gattuso è forte, completa e aspetta ancora il recupero di Osimhen. Occhio ai campani...
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Voto 7...al Milan, che vince ancora e ritrova Ibra

0-2 a Cagliari, senza brillare, ma con la convinzione giusta. Il Milan rimanda l’Inter a meno tre, ipoteca il titolo di campione d’inverno con una giornata d’anticipo e continua ad imporre il suo ritmo incessante al campionato. Nonostante le tante assenze (Calhanoglu ed Hernandez gli ultimi della lista), la squadra di Pioli ha vinto anche alla Sardegna Arena e, cosa più importante, ha ritrovato il suo guerriero e leader Ibrahimovic. Doppietta per Zlatan (con un rigore procurato in modo astuto), che sale a 12 reti in sole otto presenze in questa Serie A. Impressionante lui e impressionante la squadra, che non vuole smettere di pensare in grande.
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Voto 6...al Crotone di Simy e Messias: qualche speranza c’è

4-1 al Benevento, un’altra bella vittoria casalinga, dopo quelle con lo Spezia e con il Parma. A conferma che il Crotone è vivo e che, seppur ultimo, in casa contro squadre di pari livello (o livello leggermente più alto) se la può giocare senza paura. Simy, Messias e Riviere rappresentano un tridente ben amalgamato e pericoloso, Stroppa ha un’idea di calcio propositiva. A livello di rosa quella calabrese è probabilmente quella di spessore più basso tra le 20, ma se rientrano Benali e Cigarini e magari arrivano un paio di rinforzi ora, la missione salvezza può risultare meno improbabile del previsto.

Voto 5...a un’Udinese poco serena

Ahia. Ancora ko, stavolta in casa della Sampdoria. L’Udinese non riesce a trovare continuità e, di fatto, è stata risucchiata nei bassifondi della classifica. Solo 16 punti in classifica e due gare proibitive all’orizzonte: il recupero con l’Atalanta e la sfida all’Inter, con il concreto rischio di chiudere il girone d’andata in zona retrocessione. Da una squadra che in rosa ha giocatori come De Paul e Pereyra ci si aspettano ben altri risultati. Maniche da rimboccare e pazienza.

Voto 4...a Busi, che per imprudenza toglie due punti al Parma

Nessuna crocifissione, ma queste sono ingenuità che costano caro. Il fallo in pieno recupero del giovane belga su Ferrari regala il rigore del pareggio al Sassuolo e condanna il Parma all’ennesimo risultato incolore. A Reggio Emilia i Ducali hanno giocato una buona partita e hanno sognato a lungo i tre punti, ma alla fine è arrivato un 1-1 che tiene il Parma al penultimo posto. Domenica c’è la Samp e sia Busi che gli emiliani avranno subito l’occasione di rifarsi.
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Maxime Busi, autore del fallo da rigore al 92' costato la vittoria contro il Sassuolo, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 3...alla Roma, travolta dall'arcirivale

Tre come i gol incassati dai “cugini”. Senza alcun appello. La Lazio ha vinto meritatamente il derby e la Roma è tornata sulla terra. Troppi errori per i giallorossi, che non hanno mostrato il loro potenziale offensivo e, al contrario, hanno subito la prepotenza atletica e tecnica dei migliori giocatori biancocelesti. Fonseca dovrà trovare rimedi immediati per fare in modo che questa debacle non influisa sul percorso della Roma. La classifica dice ancora quarto posto e lo Spezia, prossimo avversario, è sicuramente alla portata. Reagire per rilanciarsi.
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Voto 2...alla Juventus di Pirlo, troppo brutta per essere vera

Mani nei capelli. La lezione subita dall’Inter ridimensiona le ambizioni della Juventus di Pirlo. Le assenze di De Ligt, Cuadrado, Alex Sandro e Dybala, per quanto pesanti, non possono rappresentare l’unico alibi. In casa bianconera ci sono tanti problemi, tecnici, tattici e, al momento, anche numerici. Questa Juve è un ibrido, una trottola imprevedibile che non riesce a trovare la sua identità. A San Siro è emersa anche la mancanza di personalità in alcuni giocatori. Insomma, discorso Scudetto chiuso? No, ma per andare a prendere le milanesi serve una svolta che tarda ad arrivare.
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Voto 1...a Marco Giampaolo, che lascia il Toro in una brutta situazione

Nella serata di lunedì è arrivata l’ufficialità. Il Torino esonera Marco Giampaolo e prende una decisione fin troppo tardiva. I granata si trovano al penultimo posto della classifica, alla pari del Parma, in pieno zona retrocessione. Le idee dell’ex tecnico di Milan e Samp non sono mai state recepite dal gruppo capitano da Belotti, che ora si trova in una situazione complicata e molto pericolosa. Il nuovo tecnico (Nicola) avrà di fronte a sé un lavoro molto molto insidioso: ridare entusiasmo a una squadra insicura, impaurita e con diversi enigmi da risolvere. Lo 0-0 con lo Spezia, pur giocando gran parte della gara in superiorità numerica, li ha evidenziati tutti ancora una volta.
  • Ottavo esonero per Marco Giampaolo
SquadraGiornata
Cagliari (A, 06-07) Esonerato/richiamato
Cagliari (A, 07-08)Esonerato all'11ª
Siena (A, 09-10) Esonerato alla 10ª
Catania (A, 10-11) Esonerato alla 20ª
Cesena (A, 11-12) Esonerato alla 9ª
Brescia (B, 13-14)Esonerato alla 6ª
Milan (A, 19-20) Esonerato alla 7ª
Torino (A 20-21) Esonerato alla 18ª

Voto 0...alla Fiorentina di Prandelli

Che batosta! 6-0 dal Napoli. Un’umiliazione inaccettabile per un club come la Fiorentina. Cesare Prandelli ha le sue colpe, così come i vari giocatori di grande esperienza (da Callejon a Ribery, da Pezzella a Caceres) dovrebbero iniziare a prendersi le loro responsabilità. La situazione di classifica non è affatto tranquilla e restare nel limbo non è l’obiettivo del presidente Commisso. Ora il Crotone, per rimettere le cose in chiaro e affrontare con altro spirito il girone di ritorno.
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