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Il Pagellone della 5a giornata di Serie A: super Samp, Juventus in rodaggio

Enrico Turcato

Pubblicato 27/10/2020 alle 09:37 GMT+1

Sampdoria e Spezia sorprendono, brilla la stella di Castrovilli, il Milan ha voglia e risorse, l'Inter é cinica, la Juventus cresce nel gioco, ma non nei risultati. Imbarazzante la prestazione di Giacomelli a San Siro, partenza lentissima per Udinese e Torino

Fabio Quagliarella trascinatore della Sampdoria corsara a Bergamo, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 10... alla Sampdoria di Ranieri

Nove, come i punti raccolti nelle ultime tre giornate contro Fiorentina, Lazio e Atalanta, non certo tre squadre di basso profilo. Tre vittorie nette, due delle quali in trasferta, per una Samp che inizia a sognare in grande. Ranieri ha trovato la quadratura perfetta nel suo 4-4-2 organizzato e compatto e i blucerchiati sembrano avere le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque. Attendendo la piena forma di Keita Balde e Adrien Silva, l’umore per i doriani non potrebbe essere migliore, a maggior ragione in vista del derby in programma la prossima giornata.

Voto 9...all’atteggiamento dello Spezia

“Non possiamo difenderci. Se ci difendiamo e basta, un gol lo subiamo sempre. Dobbiamo provare ad attaccare, a segnare e a vincere in questo modo”. Una mentalità chiara quella di Vincenzo Italiano, tecnico di uno Spezia sorprendente. Dopo aver fermato la Fiorentina, ora un 2-2 a Parma, in cui i liguri avevano cullato fino a pochi minuti dalla fine addirittura il colpaccio in trasferta. La classifica dice 5 punti in 5 giornate, una media perfetta. Nzola, Gyasi, Agudelo, Farias e l’atteso recupero di Galabinov: le armi per colpire ci sono, la voglia di stupire anche.

Voto 8... a Gaetano Castrovilli, vero faro della Viola

Gol partita contro il Torino, rete a San Siro, doppietta decisiva contro l’Udinese. Gaetano Castrovilli non sente il peso della nuova maglia numero 10 viola e incanta. Il centrocampista della Fiorentina si è preso le responsabilità richieste e ha iniziato nel migliore dei modi questo campionato, cancellando le critiche della seconda parte della scorsa stagione. Giocatore importante, con mezzi tecnici notevoli e sicuramente utile anche all’Italia di Mancini.
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Quarto gol stagionale per Castrovilli autore di un inizio di stagione super

Credit Foto Getty Images

Voto 7...alla voglia e alle soluzioni del Milan

Tre volte in vantaggio e tre volte rimontato dalla Roma. Il Milan, però, nel Monday Night di San Siro ha dimostrato di avere quella determinazione e quella voglia giuste per rimanere nelle zone alte della classifica. Oltre all’eterno Ibra, stavolta i trascinatori sono stati due “ottimi rincalzi” della formazione rossonera, due che nello scacchiere di Pioli non partono certo come titolari indiscussi. Alexis Saelemaekers (gol) e Rafael Leao (due assist), due classe 1999 che permettono soluzioni offensive diverse e garantiscono una buona resa. Due fattori in più da considerare nel proseguo del campionato.
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Voto 6...all’Inter, cinica e matura

Uno 0-2 da grande squadra, senza brillare, ma senza rischiare nulla, pur senza De Vrij e pur dovendo gestire il “caso Hakimi”. L’Inter reagisce alla sconfitta nel derby e al pareggio di Champions con una vittoria netta e decisa, in cui ancora una volta è emerso il peso specifico del suo fuoriclasse offensivo Lukaku. Conte sorride e continua nella sua strada. Viste le difficoltà iniziali della Juve, la formazione nerazzurra sa di avere l’occasione per strappare lo scettro di campione agli acerrimi rivali.
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Voto 5...ai risultati della Juve, ma non alle prestazioni

2-2 a Roma, 1-1 a Crotone, 1-1 in casa con il Verona. La Juventus, escludendo il 3-0 a tavolino di Napoli, non sta vivendo un momento felice in campionato e non sta trovando quei risultati “facili” a cui aveva abituato nel tempo sia i suoi tifosi che i tifosi avversari. Una squadra in rodaggio. Ad Andrea Pirlo va dato tempo, visto che i bianconeri non hanno fatto preparazione, che lui è alle prime armi e che le assenze di Ronaldo, De Ligt e Alex Sandro pesano. L’ultima mezz’ora contro l’Hellas, però, unita a quella voglia di reazione già emersa contro Roma e Crotone, deve essere valutata in modo positivo. La prestazione contro il Verona non è stata da cestinare e si sono viste anche delle cose buone. Servono ora i risultati per certificare i progressi mostrati.
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Voto 4... alle patologiche amnesie dell’Atalanta

Dopo le quattro sberle di Napoli, eccone tre dalla Sampdoria. L’Atalanta lascia punti preziosi a cavallo degli impegni di Champions e, soprattutto, conferma di non aver eliminato dal suo dna le amnesie che in tutta la gestione Gasperini hanno condizionato il pur eccellente cammino nerazzurro. Troppo turnover, troppi uomini ancora fuori dagli schemi e dallo stato di forma ideale. Nulla è compromesso, ma sconfitte del genere fanno sempre male.
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Voto 3... al disastroso Cigarini, ex troppo nervoso

Non si era lasciato bene in estate con il Cagliari, escluso dal progetto Di Francesco e messo alla porta senza colpo ferire. Aveva cercato rilancio a Crotone e Stroppa gli aveva subito affidato le cosiddette chiavi del centrocampo calabrese. Eppure alla prima occasione di rivalsa, Luca Cigarini è stato tradito dalla troppa emozione (negativa) e con due falli evitabili si è guadagnato la meritata espulsione che ha compromesso la partita degli Squali. Rosso, squalifica, sconfitta contro la ex squadra. Weekend da dimenticare in fretta.

Voto 2...all’arbitro Giacomelli

Due come i due macroscopici errori che hanno condizionato l’andamento di Milan-Roma e innervosito i 22 in campo. Il rigore per il presunto fallo di Bennacer su Pedro e quello per l’immaginario contatto tra Calhanoglu e Mancini. Due scelte arbitrali nefande per Piero Giacomelli, non corrette dal VAR (che in questi casi non dovrebbe intervenire da protocollo se l’arbitro é sicuro, ma che per decenza invece dovrebbe farlo), che macchiano la direzione arbitrale, fin lí comunque tutt’altro che sicura, anche nella gestione dei cartellini. Con l’aggravante della compensazione, malaugurato sentimento che non dovrebbe mai balenare nella testa di un arbitro, figuriamoci di un arbitro di Serie A. Verrà fermato per qualche turno, ma le decisioni profondamente sbagliate resteranno.
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Voto 1...alla fase difensiva del Sassuolo

Secondo posto in classifica, ma ben nove gol subiti in cinque giornate, sei dei quali nelle ultime due partite contro Bologna e Torino. Il Sassuolo di De Zerbi è una splendida realtà, ma continua a concedere sempre troppe chance agli avversari. Una fase difensiva che ha lacune e che non viene migliorata. E che prima o poi costerà anche punti. Un piccolo grande problema, visto che la fase offensiva neroverde resta una delle migliori del nostro campionato.

Voto 0...alla partenza lenta di Udinese e Torino

L’Udinese ha tre punti, frutto di quattro sconfitte e una sola vittoria. Il Torino ne ha uno e, pur avendo una gara in meno, sta registrando una delle peggiori partenze della sua storia. Tira brutta aria, sia in Friuli che nelle parte granata del capoluogo piemontese. Gotti e Giampaolo devono trovare soluzioni per ovviare a questo inizio deludente. Tra molto poco gli alibi saranno terminati.
Chi è stato il migliore della 5a giornata di Serie A?
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