Inter-Juventus 2-0, le 5 verità: Conte perfetto, Pirlo sbaglia tutto. Cristiano Ronaldo stecca
Aggiornato 18/01/2021 alle 09:45 GMT+1
SERIE A - Conte legge benissimo la partita e batte per la prima volta la Juventus da allenatore. Pirlo paga a caro prezzo l'inesperienza e una serie di scelte sbagliate. Cristiano Ronaldo non si vede mai, mentre Vidal finalmente torna ai suoi livelli top. Barella e Bastoni, che maturità!
Dopo 1582 giorni l'Inter torna a vincere un derby d'Italia a San Siro, con una delle prestazioni più convincenti ed esaltanti della stagione. Un successo maturato con un gol per tempo di due centrocampisti, Arturo Vidal (che ha rotto il ghiaccio ed è finito nel mirino dei social per un presunto bacio allo stemma della Juventus, che lui ha smentito a fine partita) e Nicolò Barella, assistito in maniera pregevole da un favoloso lancio di oltre 60 metri di Alessandro Bastoni. Un successo che permette ai nerazzurri di agganciare, almeno per una notte, il Milan in vetta al campionato e portato a 7 lunghezze il margine sulla Juventus (che però deve recuperare una partita di campionato contro il Napoli), che mercoledì cercherà pronto riscatto nella finale di Supercoppa Italiana, proprio contro i partenopei di Gattuso. Ma che cosa emerso dalla partitissima del Meazza, ecco le nostre cinque verità.
Finalmente Vidal
Il bacio allo stemma della Juve nel prepartita ha scatenato le polemiche social. Poi il calcio d'inizio ed ecco, finalmente, il vero Vidal. Il cileno sblocca il risultato con un inserimento e un colpo di testa perfetto, va vicino addirittura alla doppietta personale e tatticamente, insieme a Barella e Hakimi, è l'apriscatole della difesa della Juve nel primo tempo. Partita ai suoi livelli (era ora) e primo gol in campionato con la maglia nerazzurra proprio nella partita più sentita dai tifosi. Adesso deve mettere continuità nel motore, ma la sensazione è che Conte abbia ritrovato il suo guerriero in mezzo al campo.
Conte perfetto
Una partita impostata perfettamente soprattutto sul settore destro dove Hakimi e Barella hanno messo a ferro e fuoco la difesa della Juventus. Dopo la delusione in Champions e la sconfitta nel derby riesce finalmente a vincere un big match e a battere la Juventus da allenatore. Telecomanda la squadra dalla panchina e i suoi giocatori lo seguono con un'applicazione feroce. Inter messa bene in campo, corta, aggressiva e coraggiosa. Milan agganciato in testa alla classifica almeno fino a lunedì sera e Juventus ricacciata a -7. Meglio di così...
Pirlo sbaglia tutto
Andrea Pirlo fa l'allenatore da soli 5 mesi e ha tutto il diritto di sbagliare. Fatta questa premessa doverosa, è altrettanto doveroso sottolineare che gli errori commessi dal tecnico della Juventus sono stati tanti. La decisione di opporre Frabotta e Ramsey all'incontenibile Hakimi, ad esempio, ma anche la mancata lettura dei movimenti di Barella che hanno spaccato la partita, i cambi tardivi e confusionari nella ripresa a risultato ormai compromesso, senza contare quel McKennie lasciato in panchina per quasi un'ora che lascia perplessi. "Non siamo scesi in campo, peggio di così non potevamo fare", la durissima analisi di Pirlo a fine partita. E le responsabilità di questa disfatta sono anche sue.
Cristiano Ronaldo, così non va
San Siro indigesto quest'anno per CR7. Il 6 gennaio scorso, nel successo per 3-1 sul Milan, aveva giocato una delle sue peggiori partite da quando indossa la maglia della Juventus. A distanza di una decina di giorni ripete per filo e per segno quella prestazione, ma stavolta il risultato non sorride ai bianconeri. Ronaldo impegna Handanovic nel primo tempo con un destro innocuo, poi passeggia per il campo alla ricerca di una posizione e di un guizzo che non troverà mai. Un altro blackout francamente incomprensibile di fronte al quale Pirlo dovrà necessariamente fare le dovute valutazioni e trovare i dovuti accorgimenti. Due indizi non fanno ancora una prova, ma è indubbio che il 2021 di Ronaldo sia iniziato con qualche balbettio di troppo.
Barella e Bastoni, che maturità!
Nelle ultime apparizioni in campionato Nicolò Barella non era sembrato nel suo momento migliore. Nervoso e impreciso, dava l'impressione di un giocatore che aveva bisogno di ricaricare le batterie. Niente di tutto questo. La motivazione di giocare contro la Juventus, evidentemente, ha contribuito a riportare a mille l'ex Cagliari. L'assist per il gol di Vidal e - soprattutto - la rete del 2-0 sono l'emblema di una prova semplicemente mostruosa. Una citazione a parte la merita anche Alessandro Bastoni, forse la vera scommessa vinta da Antonio Conte: il difensore nerazzurro mette la museruola a Chiesa e a tutti quelli che orbitano dalla sua parte senza sbagliare praticamente niente. La sventagliata per Barella rimarrà uno degli highlights della sua stagione. Bravo.
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