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Inter, Suning in crisi: perché dopo 5 anni di investimenti top il colosso vuole uscire dal club

Enrico Turcato

Aggiornato 04/02/2021 alle 22:23 GMT+1

SERIE A - L'Inter ha speso tantissimo sul mercato da quando Suning è diventato azionista di maggioranza: una differenza negativa di 350 milioni tra entrate e uscite. La pandemia e lo stop agli investimenti imposto dal governo cinese hanno però imposto al colosso cinese (che per il Financial Times deve ripagare 1,2 miliardi di dollari di debiti entro fine 2021) una exit strategy.

Zhang Jindong a colloquio con Antonio Conte nell'estate del 2019

Credit Foto Eurosport

Quella in corso è la quinta stagione della gestione Suning Holdings Group. La società cinese, infatti, ha acquisito una quota di maggioranza del 69% dell’Inter nel giugno 2016 dal consorzio indonesiano di Erick Thohir, ISC. In questi quattro anni e mezzo, il rosso a bilancio del club nerazzurro è aumentato da 40 milioni di euro a 97 milioni di euro (102 milioni di euro al netto delle tasse), influenzato ovviamente in modo significativo dal COVID, visto i ricavi sono diminuiti di 68 milioni di euro (18%) da 370 milioni di euro a 302 milioni di euro nell’ultimo anno.
Il calo più consistente dei ricavi è stato generato dalla pubblicità, in calo di 51 milioni di euro (31%) da 166 milioni di euro a 115 milioni di euro, ma anche le entrate da diritti tv sono diminuite di 22 milioni di euro (14%) da 153 milioni a 131 milioni di euro. Come abbiamo raccontato più volte, i problemi economici che riguardano l’Inter e i suoi conti sono anche dovuti a questi lunghi mesi pandemici, che hanno messo in seria difficoltà tutti i principali club italiani ed europei. E non solo quindi quello nerazzurro. Conte dopo la sconfitta con la Juventus ha parlato di "progetto che da agosto é cambiato" e proprio quest'oggi il Financial Times evidenzia come il colosso cinese si sta affrettando a raccogliere almeno 200 milioni di dollari (quasi 170 milioni di €) in tempi brevi e, stando ai dati raccolti da Dealogic e citati dall'articolo della prestigiosa testata economica-finanziaria britannica, Suning deve ripagare 1,2 miliardi di dollari di debiti entro la fine dell'anno. Per approfondire meglio la situazione reale della società milanese ci siamo confrontati con una preziosa analisi del sito svizzero Swiss Ramble, che ha scannerizzato le condizioni finanziarie dell’Inter.
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Steven Zhang - Suning - Inter

Credit Foto Getty Images

Perché Suning cerca nuovi acquirenti?

Prima di rispondere a questa domanda, dobbiamo specificare che l’Inter non è estranea o nuova alle perdite, avendo registrato profitti solo una volta nell'ultimo decennio (+33 milioni di euro a bilancio nel 2014). In questi 10 anni, i nerazzurri hanno accumulato 570 milioni di euro di perdite (604 milioni di euro al netto delle imposte), inclusi 164 milioni di euro nei quattro anni sotto il controllo di Suning. Come molti altri club, per ovviare a questa condizione, l’Inter è diventata sempre più dipendente dalle vendite dei giocatori: 226 milioni di euro generati dalle cessioni negli ultimi 5 anni, circa 100 milioni di euro in più rispetto ai 122 milioni di euro messi a referto nei cinque anni precedenti. Insomma è un banale discorso di sostenibilità: Suning ha fatto crescere l’Inter, ha iniziato ad esportare il brand, ha aumentato il valore della rosa e voluto uno dei tecnici più apprezzati in Europa e uno dei centravanti migliori a livello mondiale (Romelu Lukaku). Ma dopo questo lungo anno di pandemia, con i ricavi da stadio azzerati e con il processo di pianificazione del nuovo stadio rallentato e di fatto bloccato, si è accorto che economicamente il suo progetto ha bisogno di nuove forze.
Spesa netta calciomercato (Differenza tra entrate/spese) da quando c'é Suning
ClubSpesa netta
Inter- 352
Milan- 300
Juventus- 201
Parma- 126
Napoli- 106
Dati in milioni di euro (fonte Transfermarkt)

Da quando c’è Suning l’Inter è la società che ha speso di più

Nelle ultime cinque stagioni l’Inter ha registrato la spesa netta (differenziale tra entrate e uscite) più alta sul calciomercato tra le squadre di Serie A con 352 milioni di euro davanti al Milan (291 milioni), alla Juventus (223 milioni), al Parma (111 milioni) e al Napoli (106 milioni). Il club nerazzurro ha speso tantissimo per rinforzare la propria squadra, investendo circa 685 milioni di euronell’ultimo quinquennio, più del doppio rispetto ai 296 milioni di euro nei cinque anni precedenti (2011/12 – 2015/16). Romelu Lukaku, Achraf Hakimi, Nicolo Barella e Christian Eriksen sono solo gli ultimi colpi di un investimento continuo e costante. E che cosa testimonia? Che la proprietà cinese ha davvero creduto nel progetto Inter e che ha fatto di tutto per riportare il club al livello di competenza. Ora vedremo come e se verranno ripagati questi sforzi e soprattutto se Suning troverà forze e aiuti per rendere sostenibile questo suo progetto che, a conti fatti, in questo momento fatica a trovare risorse per mantenere anche in futuro standard qualitativi così alti.
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