Lazio-Torino, annullata ufficialmente. Che succede ora? Dal 3-0 a tavolino al rinvio, gli scenari

Stefano Dolci

Aggiornato 02/03/2021 alle 20:01 GMT+1

SERIE A - Al termine di un pomeriggio surreale, l'arbitro Piccinini dopo i 45 minuti canonici d'attesa ha ufficialmente annullato la sfidafra Lazio e Torino. Il club biancoceleste si è regolarmente presentato in campo mentre il Torino, rispettando la disposizione dell'ASL che imponeva l'isolamento a tutto il gruppo, non è nemmeno partita per Roma. Ora tutto passa nelle mani del giudice sportivo.

I giocatori della Lazio all'Olimpico, Lazio-Torino, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Al termine di un pomeriggio surreale, in cui il presidente Figc Gabriele Gravina ha auspicato un rinvio del famigerato Lazio-Torino e il Consiglio di Lega, convocato d’urgenza da Paolo Dal Pino nel primo pomeriggio, ha disposto la regolare disputa della partita: dopo i 45 minuti canonici, l’arbitro Piccinini ha appurato la mancata presenza del Torino all’Olimpico e l’annullamento della partita. Cinque mesi dopo quell’incredibile 4 ottobre 2020 e quel Juventus-Napoli, un’altra partita viene ufficialmente annullata e tutto passa nelle mani del Giudice Sportivo e della Corte d'Appello che potrebbe ribaltare il probabile, 3-0 a tavolino e punto di penalizzazione, che il protocollo prevede in simili casi.

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La Lazio ha atteso all'Olimpico le tempistiche necessarie, presentando la distinta e mostrandosi sul terreno di gioco mentre il Torino non è partito alla volta della Capitale, rispettando la disposizione di ormai oltre 7 giorni fa dell’ASL torinese che ha imposto l’isolamento domiciliare a tutto il gruppo di squadra, in seguito alla positività di 8 elementi della prima squadra alla variante inglese del Covid-19, disponendo conseguentemente anche la chiusura dello stadio Filadelfia, il centro sportivo dove i granata si preparano e frequantano e nel quale si svolgono le sedute d’allenamento nel corso della settimana.

Che succede ora al Torino? Dal 3-0 a tavolino al rinvio, gli scenari

Ora come detto la palla passa nelle mani del Giudice Sportivo Mastrandrea che, già venerdì, potrebbe prendere una decisione riguardo a questa vicenda. Nonostante il protocollo faccia intendere il possibile 3-0 a tavolino e punto di penalità ai granata non è scontato che il Giudice Sportivo, propenda per questa decisione. Secondo quanto trapela nelle ultimissime ore, il Giudice potrebbe optare per il rinvio della partita ripassando il testimone alla Lega e chiedendo una una ricalendarizzazione. Rispetto al celebre “casus belli” di Juventus-Napoli, e appurate le cause di forza maggiore per il pronunciamento della Asl di Torino che ha impedito ai granata di mettersi in viaggio per Roma, questa volta sarebbero infatti stati rispettati i tempi tecnici. Un’eventuale decisione del Giudice di questo tipo eviterebbe la lunga coda di ricorsi anche se, coi contagi in risalita un po’ ovunque che hanno imposto nuovi provvedimenti restrittivi in diverse regioni del paese, il tema di un protocollo non più attuale torna di strettissima attualità.
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Ciro Immobile insieme al gruppo degli arbitri, Lazio-Torino, Getty Images

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Tare: "Meglio che non parlo, Lazio ha rispettato il regolamento"

Pochi minuti prima del fischio d’inizio dell’inizio ufficiale del match, il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare ha commentato così la vicenda e questa ‘non partita’: “Cosa penso di questa situazione? Potrei dire tante cose, ma me le tengo per me. Abbiamo rispettato il regolamento, siamo venuti allo stadio e aspettiamo 45 minuti. Poi lasciamo tutto agli organi competenti. Avrei voluto giocare? Assolutamente sì, anche a noi sarebbe convenuto non giocarla, ma pensiamo che il campionato vada rispettato. Se ci aspettiamo lo stesso iter di Juve-Napoli? Non spetta a noi dirlo, non vogliamo entrare nel merito di questa cosa”.

Cairo: "Scelta della Lega si commenta da solo, faremo tutti i ricorsi possibili"

Qualche istante prima, il presidente del Torino, Urbano Cairo ai microfoni dell'Ansa aveva utilizzato parole dure per commentare la decisione del Consiglio di Lega di non rinviare la sfida fra biancocelesti e granata come auspicato dal presidente Figc, Gravina.
"La decisione della Lega si commenta da sola. Non si difende il campionato non prendendo atto della realtà oggettiva, una realtà che dice che non ci possiamo muovere né lasciare la città. È tutto talmente logico che uno più uno è uguale a due, qui invece per arrivare a due bisogna fare chissà quanti passaggi. L'unica conseguenza logica era rinviare la partita. Ora aspettiamo la decisione del giudice sportivo, è evidente che faremo ricorso, faremo tutti i ricorsi possibili".
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