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Le 5 verità di Juventus-Inter: orgoglio bianconero, VAR da rivedere

Enrico Turcato

Aggiornato 16/05/2021 alle 09:14 GMT+2

Serie A - I bianconeri si aggrappano al loro miglior uomo stagionale (Cuadrado) per tenere vive le speranze Champions. Una prova d'orgoglio, forse arrivata troppo tardi. L'arbitraggio di Calvarese e l'applicazione della VAR fanno discutere: urgono modifiche. Nell'Inter bene la Lu-La, che non va divisa a nessun costo.

I giocatori dell'Inter protestano con l'arbitro Calvarese - Juventus-Inter Serie A 2020-21

Credit Foto Getty Images

Juventus-Inter, match della 37a giornata della Serie A 2020-2021 andato in scena all'Allianz Stadium, si é concluso 3-2. Vediamo insieme le cinque verità del match, analizzando nel profondo quanto accaduto all'Allianz Stadium.

1) Juan Cuadrado migliore della Juventus 2020/21

Una doppietta decisiva, che tiene in vita la speranza Champions League e un'ennesima prestazione di assoluto livello in una stagione per la Juventus non all'altezza. Juan Cuadrado, che ha fornito ben 19 assist in tutte le competizioni, è sicuramente il miglior bianconero dell'annata 2020/21. Il colombiano, infatti, è uno dei pochi in casa Juve ad aver mostrato contuinuità di rendimento da settembre ad oggi. Terzino, ala, fulcro del gioco bianconero, regista offensivo, fonte di idee, cross, dribbling, accelerazioni. Quando è mancato, la Juventus ne ha risentito. Senza di lui non esisterebbe nemmeno il lumicino di speranza attuale.
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Cuadrado batte Handanovic, Juventus-Inter, Getty Images

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2) Arbitraggio e VAR: urgono alcune modifiche

Dubbi, polemiche, decisioni discutibili e discusse. L'arbitraggio di Calvarese non ha convinto nessuno, così come è sembrato inadeguato Irrati al VAR. A prescindere dai singoli episodi, però, è innegabile notare un'anomalia insita nell'utilizzo della tecnologia che non può essere ignorata per sempre. La discrezionalità su quando andare al monitor e il concetto di "chiaro errore" vanno per forza rivisti. Altrimenti continueranno ad esserci perplessità su certe decisioni, che spesso non sembrano essere uniformi e giustificate. La VAR ha portato sicuramente qualche miglioramento, ma va affinata. E la speranza è che ci sia flessibilità anche in questo senso.
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3) L'Inter deve ripartire della Lu-La

Lukaku e Lautaro, Lautaro e Lukaku. Tra i migliori dell'Inter anche contro la Juventus, in un match che a livello di classifica per l'Inter non contava praticamente nulla. L'inseparabile Lu-La deve essere il pilastro portante dell'Inter anche nel prossimo futuro. Perché insieme funzionano, perché hanno un'intesa evidente, perché sono molto diversi e si completano bene. Separarli sarebbe un grave errore. La dirigenza nerazzurra ne è sicuramente consapevole.
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Giorgio Chiellini tira la maglia a Romelu Lukaku, Juventus-Inter, Getty Images

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4) Juventus orgogliosa, ma potrebbe essere tardi

Contro Sassuolo e Inter è emerso lo spirito della Juventus, l'orgoglio bianconero, la capacità di soffrire, non arrendersi, di reagire anche nelle difficoltà (rigore parato da Buffon al Mapei Stadium, espulsione dopo un'ora di Bentancur all'Allianz). Una scarica di adrenalina che nella stagione della squadra di Pirlo non si era mai vista. La domanda è chiara: perché la Juventus ha trovato questa forza interiore ora, dopo la batosta subita dal Milan, quando probabilmente tutto era già compromesso? I rimpianti ci sono, visto che giocando con questa intensità e questa unione, probabilmente, tanti punti non si sarebbero persi per strada. Adesso potrebbe davvero essere troppo tardi.
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5) Bentancur e una conferma: la Juve in mezzo deve rifondare

Ancora una prestazione opaca di Rodrigo Bentancur, accentuata dal cartellino rosso sventolategli da Calvarese. Quest'anno l'uruguagio ha arrestato la sua crescita, intrappolato in un equivoco tattico che non lo vede né mezz'ala, né regista. Con lui Rabiot, Arthur, Ramsey. Tutti enigmi che la Juventus dovrà risolvere in fretta, per preparare le strategie future. La soluzione pare abbastanza chiara: i bianconeri devono rinforzarsi in mezzo al campo, prendendo almeno un (ma forse due) giocatore di livello, in grado di trascinare con personalità il resto della squadra, capace di verticalizzare e di andare al tiro. Un problema persistente negli ultimi anni, al quale è necessario porre rimedio.
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Rodrigo Bentancur lascia il campo amareggiato, Juventus-Inter, Getty Images

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