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Le 5 verità di Lazio-Inter: Perisic non è da 3-5-2

Stefano Silvestri

Pubblicato 05/10/2020 alle 09:47 GMT+2

Il pareggio dell'Olimpico ripropone le difficoltà del croato nel ruolo di esterno a tutta fascia. Bene invece Vidal, acquisto potenzialmente azzeccatissimo. Applausi ai biancocelesti: sono in emergenza, ma hanno tanto cuore.

Ivan Perisic contrasta Manuel Lazzari: seconda partita da titolare come esterno a tutta fascia per il croato dell'Inter, Inter-Lazio, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Perisic, prendere o lasciare: a tutta fascia fatica

Ci sta provando, Antonio Conte. Ma forse è proprio lui il primo a rendersi conto di come servano pazienza e applicazione, sedute e ripetizioni di movimenti, per far sì che la collocazione di Ivan Perisic a tutta fascia si trasformi da scommessa a realtà. Intanto, dall'Olimpico arriva la conferma di quel che già si sospettava: il croato, in quella zona di campo e in quel disegno tattico, è un pesce fuor d'acqua. Fatica a coprire, non ha i meccanismi difensivi nel sangue. Dopo aver arrancato per tutta la partita dietro a Lazzari, ha coperto in ritardo e male su Milinkovic-Savic. Perisic è così, le sue caratteristiche sono così: prendere o lasciare.
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Lazio in difficoltà, ma con tanto cuore

Non era semplice riprendersi dopo i quattro sberloni presi mercoledì dall'Atalanta. Non era semplice ritrovare la retta via in mezzo a una marea di infortuni, sotto di un gol contro un signor avversario, con una strada da percorrere unicamente in salita. Ma questa Lazio, rabberciata e poco irrobustita sul mercato, ha tanto cuore. Sta attraversando un momento non semplice, ma non molla di un centimetro. E per come si era messa la gara dell'Olimpico, tra lo svantaggio nel punteggio e quello numerico, può gustarsi un punto che sa tanto di vittoria.
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Lautaro si è ripreso l'Inter: il Barça è un ricordo

Ha la testa al Barcellona, dicevano. Le sirene di mercato lo hanno condizionato, dicevano. Possibile, per carità. Ma la realtà dice che, ora che il pressing azulgrana può considerarsi definitivamente cessato, Lautaro Martinez è tornato in grande stile. Tre gol nelle prime tre giornate di campionato, il solito contributo in termini di attivismo e pericolosità, un apporto nuovamente fondamentale alla produzione offensiva dell'Inter. Se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione dell'argentino promette scintille.
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Lautaro Martinez festeggia dopo il gol in Lazio-Inter

Credit Foto Getty Images

Vidal a tratti domina: ecco perché Conte lo ha preteso

Lo avrebbe voluto già durante la finestra di gennaio, il suo grande estimatore Conte. Magari al posto di quell'Eriksen che il tecnico salentino si è visto recapitare senza entusiasmo. Tralasciando la sceneggiata sulla "manatina" di Immobile, il lato tecnico della valutazione del cileno parla di una gara per larghi tratti impeccabile. Schermo davanti alla difesa, costruttore del gioco, uomo ovunque a centrocampo. Nonostante abbia superato la trentina, l'ex bianconero potrà essere un elemento cruciale durante la stagione.
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Arturo Vidal durante Lazio-Inter

Credit Foto Getty Images

Sceneggiate, VAR, regolamenti: un andazzo da cambiare

Vidal che fa il Busquets, Patric che lo imita. Risultato: giallo per il cileno e lo spagnolo, autori di sceneggiate ridicole, e rosso per Immobile e Sensi. Nel 2020, nell'era della VAR e delle mille telecamere sparse per il campo a catturare ogni minimo - e spesso inutile - dettaglio, siamo ancora a questo punto: il regolamento punisce chi reagisce con la sanzione massima, mentre chi simula la passa regolarmente liscia. Un andazzo da cambiare.
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