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Milan, Pioli: "Ibrahimovic? Mai conosciuto un giocatore così intelligente e simpatico"

Simone Pace

Pubblicato 31/12/2020 alle 11:52 GMT+1

SERIE A - In una lunga intervista al Corriere della Sera, l'allenatore del Milan parla dell'importanza dello svedese e rivela un episodio: ". Una volta è entrato nel mio ufficio e mi ha detto: mister, oggi parlo io. Io mi sono messo lì e ho ascoltato. Il giorno dopo ho parlato io. Funziona così". E sul suo momento: "Sono felice come non lo sono stato mai, professionalmente parlando".

Zlatan Ibrahimovic e Stefano Pioli

Credit Foto Getty Images

"Mai conosciuto un giocatore così intelligente e simpatico. Sono momenti così, tornerà e giocherà più di prima. Ma già la sua presenza è fondamentale, sa trascinare e stimolare i compagni". Con queste parole, pronunciate nel corso di una lunga intervista al Corriere della Sera, Stefano Pioli parla del suo rapporto con Zlatan Ibrahimovic, uomo simbolo del sorprendente Milan del 2020. "Come si gestisce uno così? In realtà non è difficile - sottolinea Pioli -. Perché siamo entrambi diretti, non ci nascondiamo, nel bene e nel male".

"Una volta Ibra mi disse..."

"Ci siamo detti anche cose negative, succede, è normale, è la dinamica logica di una squadra. Una volta è entrato nel mio ufficio e mi ha detto: mister, oggi parlo io. Io mi sono messo lì e ho ascoltato. Il giorno dopo ho parlato io. Funziona così. Bisogna capire le situazioni, le persone, i momenti".

L'emozione di lavorare al Milan

"La prima volta che sono entrato a Milanello ho sentito qualcosa di magico, un'energia unica. Ma il fatto è che la risento ogni mattina alle 8. So di essere fortunato. E farò di tutto per continuare a meritarmi questa fortuna. Non sono un genio, ma determinato e tenace sì. E curioso".
Sono felice come non lo sono stato mai, professionalmente parlando [Stefano Pioli @Corriere della Sera]

L'etichetta di Normal One

"Io sono un uomo normale, non un Normal One. Sono semplice, amo esserlo. La semplicità è un valore che ho imparato dai miei genitori e che cerco di trasferire ai miei figli. È l'etichetta che non mi piace".

Un episodio per descrivere il 2020

"La sera del 20 luglio, quando Gazidis mi telefona alla vigilia di Sassuolo-Milan per comunicarmi che lui e la proprietà avevano deciso di confermarmi per la stagione successiva, se mi andava bene. Gli ho detto: 'Ivan, aspetta che ci penso un attimo...'. Ovviamente scherzavo, non ho messo giù il telefono. È stata una grande emozione".
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Pioli: "Essere primi nel 2020 non ci dà nessun trofeo"

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