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Pagellone 38ª: Milan da Champions League, Napoli irrispettoso con Gattuso, la Juventus si salva

Enrico Turcato

Aggiornato 24/05/2021 alle 10:54 GMT+2

SERIE A - I rossoneri vincono a Bergamo e si prendono il secondo posto finale. Dea scarica. La Juventus approfitta dello scivolone interno del Napoli, che nel frattempo liquida Gattuso con un tweet del suo presidente. La Roma rimonta e chiude in Conference League, davanti a un gran Sassuolo. Grande festa (con goleada) dell'Inter.

Pagellone 38a giornata

Credit Foto Eurosport

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha tradito qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto la 38a e ultima giornata di campionato.

Voto 10…alla vittoria del Milan, Champions meritata

0-2 a Bergamo, con due rigori trasformati dallo specialista Franck Kessié. Il Milan di Pioli ha giocato la sua partita da grande squadra, non ha accusato l’enorme pressione, ha difeso benissimo e ha conquistato all’ultimo turno una meritata qualificazione alla prossima Champions League. L’atteso ritorno nella massima competizione europea per club dopo sette stagioni è figlio anche delle 16 vittorie in trasferta, record nella storia della Serie A. Il Milan è sempre rimasto nelle prime quattro posizioni e, al di là dell’epilogo finale, ha mostrato progressi continui, dovuti anche all’ottimo lavoro di Pioli. Con questo risultato il prossimo futuro pare molto più roseo.
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Voto 9…alla Juventus di Bologna, sicura e bella da vedere

1-4 in trasferta a Bologna, dominando dall’inizio alla fine ed esprimendo anche un buon calcio. La Juventus dopo lo 0-3 interno subito dal Milan si è rialzata, ha reagito e ha vinto quattro partite di fila, inclusa la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta. La prova del Dall’Ara, unita al contemporaneo pareggio del Napoli è valso il quarto posto che certifica la qualificazione alla prossima Champions League. Un traguardo affatto scontato, considerando come si erano messe le cose nelle ultime settimane. Resta qualche perplessità su come una squadra così forte sia arrivata a giocarsi all’ultimo respiro una posizione che ad inizio stagione pareva terza. Analisi che in società avranno già fatto.
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Voto 8…all’Inter, che chiude con una festa completa

Cinquina all’Udinese, prima di sollevare il trofeo e di festeggiare un successo legittimo e mai in discussione. L’Inter di Conte arriva a quota 91 punti, si diverte e rifila cinque reti ai friulani, ritrovando anche i gol della Lu-La. Un bel modo di archiviare un campionato stupendo e, senza ombra di dubbio, dominato.
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Voto 7…al Sassuolo, che chiude in bellezza e saluta De Zerbi

2-0 alla Lazio, pur rimanendo in 10 uomini. Il Sassuolo saluta (con ogni probabilità) il suo mister De Zerbi, ormai promesso sposo allo Shakhtar, fa il suo dovere, ma non riesce a raggiungere il settimo posto, valido per la partecipazione alla prossima Conference League. Record di punti in un campionato di Serie A per i neroverdi e record di gol per Domenico Berardi, ormai pronto per l’Europeo. Una società in salute e che sta continunando a programmare nel modo giusto.

Voto 6…alla Roma, che chiude al settimo posto

Sotto 2-0, in difficoltà, senza troppe motivazioni, ma in grado di rimontare nella ripresa e di conquistare il punto necessario per blindare il settimo posto. La Roma di Fonseca lascia in eredità a José Mourinho la Conference League e chiude il suo campionato in chiaroscuro con un 2-2 a La Spezia. I gol di El Shaarawy e Mkhitaryan bastano e avanzano per adesso, in attesa si capire come si muoverà in estate il club giallorosso.
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Henrikh Mkhitaryan - Spezia-Roma Serie A 2020-21

Credit Foto Getty Images

Voto 5…a un’Atalanta crollata alla fine

La sconfitta in Coppa Italia con la Juventus aveva già dato segnali poco incoraggianti. Un’Atalanta scarica, poco convincente, molto imprecisa davanti. La partita con il Milan ha dato conferme. I rossoneri si sono imposti a Bergamo con merito, con maggiore organizzazione (anche difensiva) e con la capacità di vincere da “grande” nel momento giusto. Sfuma il secondo posto per i bergamaschi, che chiudono comunque da terzi un campionato entusiasmante.
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Voto 4…al finale del Parma

Altri tre gol subiti a Genova e una serie ininterrotta di sconfitte che diventa impressionante. Diciamo che c’erano sicuramente modalità migliori e più onorevoli per salutare la Serie A. Il Parma ha scelto di prendersi le vacanze anticipate e non onorare nemmeno più l’impegno. Non bene.

Voto 3…a Crotone-Fiorentina 0-0

Ritmi balneari, poche occasioni, perfino i due migliori cannonieri del girone di ritorno, Simy e Vlahovic, senza stimoli. Crotone-Fiorentina è stata un’amichevole estiva tra due formazioni che non avevano più nulla da chiedere a questo campionato. 0-0 deprimente.

Voto 2…al suicidio sportivo del Napoli

Lo psicodramma degli psicodrammi. Una squadra in formissima, carica, motivata e una che negli ultimi tre mesi non era riuscita a splendere come nel girone d’andata. Eppure il Verona di Juric ha giocato la sua onesta partita al San Paolo e grazie alla rete di Faraoni ha strappato un 1-1 che ha condannato gli azzurri. Giganteschi i demeriti dei campani, poco pericolosi, molto arruffoni e ansiosi, bloccati dal trascorrere dei minuti. Nemmeno il vantaggio di Rrhamani ha sistemato la situazione. Il Napoli ha visto sfumare la qualificazione alla prossima Champions League proprio all’ultimo, quando il destino era tutto nelle sue mani.
Rino Gattuso, Napoli, Getty Images

Voto 1…al congedo via Twitter di Gattuso dopo il lungo silenzio stampa

Non abbiamo menzionato Gattuso nel punto precedente perché volevamo dedicargli uno spazio a parte. Il tecnico calabrese per la seconda volta negli ultimi tre anni ha visto sfumare il quarto posto per un punto e all’ultimo turno. Dalla beffa col Milan alla beffa col Napoli, per Rino davvero due brutti finali. Peggio di questo solo la specie di “esonero” tramite tweet di Aurelio De Laurentiis, che ha salutato il suo mister ancora prima di un comunicato ufficiale o di una spiegazione, visto che il Napoli da quasi due mesi è in silenzio stampa. Un modo orrendo di separarsi, un rapporto inclinatosi tanto tempo fa, che magari ha contribuito a questo torbido finale.

Voto 0…alle parole pre-partita di Sinisa Mihajlovic

Troppa ironia, troppe provocazioni. In pieno stile Sinisa Mihajlovic, certo. Ma se dopo tutto quel “teatrino”, tra rigori sognati e arbitri, la tua squadra si presenta (o forse non si presenta proprio) in campo e prende quattro sberle in meno di 50 minuti dalla Juventus, allora significa che non è stato fatto un gran lavoro di preparazione al match. Il Bologna è una società di massimo rispetto, allenata bene dal tecnico serbo, ma spesso è incappata in queste giornate/serata sconclusionate. Proprio su questo deve migliorare il gruppo emiliano, Sinisa incluso.
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