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Roberto Baggio: "Vivo meglio senza il calcio. Pasadena? Non mi perdonerò mai quel rigore sbagliato"

Carlo Filippo Vardelli

Aggiornato 07/05/2021 alle 11:25 GMT+2

ROBERTO BAGGIO - Il Divin Codino ha rilasciato un'intervista a Il Venerdì de La Repubblica. Tra i tantissimi i temi toccati dall'ex Brescia, una delle tante maglie vestite in carriera, in primis c'è stato il calcio moderno: "Il calcio senza pubblico è tristissimo, mi fa piangere".

Roberto Baggio

Credit Foto Getty Images

Roberto Baggiosi è raccontato tra passato e presente. Il Divin Codino, ex giocatore della Nazionale, ha parlato con il settimanale Il Venerdì de La Repubblica e ha toccato tantissimi temi della sua vita a contatto con il calcio. Ecco alcuni estratti. "Il calcio senza pubblico è tristissimo, mi fa piangere. Non guardo le partite, non mi divertono quasi mai. Mi dette disagio dare giudizi sugli altri, non vado in tv. Mi piace il calcio femminile. Il golf mi annoia, preferisco il basket e tifo per i Los Angeles Lakers".
Vedo colleghi che sentenziano da professori, ma me li ricordo incapaci di fare tre palleggi con le mani.

Smettere con il calcio

"Lasciare il calcio mi ha ridato vita e ossigeno. Stavo soffocando, troppo dolore fisico: quando da Brescia rientravo a casa non riuscivo ad uscire dall’auto e chiamavo mia moglie che mi aiutava ad aggrapparmi al letto. ​Faccio la cosa più bella, sono a contatto con la natura. Spacco la legna, uso il trattore e la sera sono così stanco che mi gira la testa. Totti non voleva smettere, io non vedevo l'ora. Ibrahimovic è della stessa pasta di Francesco".
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Nostalgia Italia: il 5 luglio, il giorno dei miracoli di Paolo Rossi e Roberto Baggio

Il contestatissimo passaggio Fiorentina-Juventus

"Sono riconoscente a Firenze perché quando ero rotto mi ha aspettato due anni, anzi tre. Non volevo lasciare la Fiorentina, ma i Pontello mi avevano già ceduto agli Agnelli e se non fossi andato alla Juve, Cecchi Gori non avrebbe potuto prendere il club viola".
Un magnifico due aste dedicato a Roberto Baggio, il calciatore che più di tutti ha unito il tifo italiano

Paolo Rossi e Diego Maradona

"La morte di Paolo Rossi è stata ingiusta, si era rifatto una vita anche lui e meritava di avere più tempo. Se da Maradona ti aspettavi una fine improvvisa, da lui no".
Roberto Baggio

Quel rigore di Pasadena...

"Ancora non mi perdono il rigore sbagliato nella finale del Mondiale di USA '94 contro il Brasile. Non c'è religione che tenga, quel giorno avrei potuto uccidermi e non avrei sentito niente".

La diatriba con Sacchi e l'amore per Mazzone

"Arrigo Sacchi non mi portò agli Europei del 1996 per dimostrare che gli schemi sono più importanti dei giocatori: non è arrivato ai quarti di finale… Non ce l'ho con gli allenatori, ma l'unico con cui mi sono trovato bene è Carletto Mazzone: un uomo libero e realizzato che non si metteva in competizione con i calciatori".
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