Serie A, Cagliari-Milan - Pioli: "Un segnale all'Inter? No, al Milan. Ibra-Mandzukic insieme"
Aggiornato 19/01/2021 alle 09:30 GMT+1
SERIE A - Pioli è carico e soddisfatto dopo il successo contro il Cagliari che tiene i rossoneri in testa alla classifica. Non un segnale all'Inter, in risposta al successo dei nerazzurri dopo la vittoria con la Juventus, ma un segnale a se stessi per continuare a fare bene in questa intensa stagione. E sulla possibile coppia Ibrahimovic-Mandzukic...
Un'altra vittoria importantissima che tiene lì il Milan in alto. Contro il Cagliari, è tornato al gol Ibrahimovic che con una doppietta ricaccia l'Inter a -3. Non è però un segnale ai nerazzurri, dice Pioli, ma un segnale al Milan, e a tutta la gente che popola questa squadra e questa società. Un modo in più per caricarsi e per provare a fare di meglio. E sullo Scudetto?
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Un segnale all'Inter?
Un segnale soprattutto a noi stessi, prima che all'Inter. Questa è una stagione che è così, chiedo ai giocatori sempre attenzione perché tutte le partite sono difficili. Abbiamo giocato con forza e qualità e vinto meritatamente. Ai tifosi del Milan dico grazie per il sostegno, non possiamo averli con noi allo stadio, ma so che ci sono. La squadra farà di tutto da qui alla fine. Adesso abbiamo una partita importante con l'Atalanta, ci concentriamo su quella, poi a marzo e aprile vedremo dove saremo
Come sta Kjaer?
Non è infortunato, ma ha qualche fastidio che lo perseguita e non lo fa giocare sereno. Però sono molto contento di Kalulu, gioca con personalità e forza. Può ricoprire più ruoli, ci sta dando risposte importanti
Ibra ha detto che sarà un Milan cattivo con Mandzukic
Ci penserà lui a tenerlo a bada. Io sono contento. Il club, la proprietà, i tifosi ci chiedono di essere ambiziosi, di provare a riportare il Milan in alto, in Champions. Non è la quantità dei minuti che si giocano, ma la qualità. Ben venga quindi Mandzukic, ho detto subito di sì quando me lo hanno proposto. Ho già parlato con lui, è molto motivato, è un vincente. Magari ci vorrà un po' di tempo, perché è da un po' che non gioca. Lui e Ibra in coppia? Non mi sono mai precluso niente nel modo di stare in campo, l'importante è l'atteggiamento, se c'è quello possiamo giocare anche con tre o quattro attaccanti
Gli impegni che ci attendono tra l'altro saranno tanti, ci sarà turnover, non dovremo correre il rischio di avere tanti infortuni. Abbiamo tirato il collo a molti giocatori nei mesi scorsi e l'abbiamo pagato con gli infortuni. Se ci sarà la necessità, i nostri dirigenti sono pronti a intervenire ancora. Più siamo, meglio è. In Italia sette squadre sono fortissime e tutte lotteranno per lo Scudetto e la Champions. Noi dobbiamo provare a restare nelle prime quattro, ma c'è ancora tanto da fare. Non è che abbiamo già vinto
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