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Serie A, Facciamo i conti: Suning, 700 milioni sull’Inter, ora la cessione?

Enrico Turcato

Aggiornato 16/01/2021 alle 17:16 GMT+1

SERIE A - Vigilia di Inter-Juventus tormentata. L’azionista di maggioranza del club nerazzurro valuta possibili partner e pensa di cedere delle quote del club. Dal 2016 ha investito oltre 700 milioni di euro, una cifra altissima e che nessuno in questo momento è in grado di pareggiare. La pandemia ha messo in difficoltà chiunque e l’Inter (come la sua proprietà) ha assoluto bisogno di liquidità.

Focus Suning

Credit Foto Eurosport

La situazione è molto delicata. Riguarda l’Inter, ma sono coinvolti tutti i principali club europei. In generale il mondo del calcio sta vivendo una grave crisi finanziaria, dovuta in gran parte anche alla mancanza di liquidità con gli stadi chiusi e ai minori introiti da sponsorizzazioni e tourneé. Il club nerazzurro sta rinunciando a circa 60 milioni di euro a stagione senza il suo pubblico a San Siro ed è normale che, visti i grandi investimenti recenti (giocatori, allenatori, stipendi) sia preoccupata dalla situazione del bilancio. Il gruppo Suning, quindi, ha iniziato a guardarsi intorno, a capire se ci siano investitori pronti ad acquisire quote del club, ad ascoltare proposte. Nulla di allarmante, ma altresì comprensibile in un periodo come questo.

Oltre 700 milioni di investimenti sull’Inter

Riavvogliamo un attimo il nastro e facciamo chiarezza. Nel giugno del 2016 Zhang Jindong, ha rilevato il 68,55% delle quote dell'Inter, diventandone l'azionista di maggioranza. Nei mesi successivi il sito di commercio elettronico del gruppo, Suning.com, è diventato uno degli sponsor del club. A fine 2020 gli investimenti di Suning per il club nerazzurro hanno superato quota 700 milioni di euro. In una approfondita analisi sulla Gazzetta dello Sport, è stato chiarito che questa enorme cifra comprende oltre alle vecchie quote detenute da Thohir e Moratti (circa 128 milioni), anche i diversi aumenti di capitale prodotti negli anni (varie tranches da 142, 40, 177 e 119 milioni). L’ultima iniezione di denaro, in termini di finanziamento, risale alla stagione 2017/18. Insomma, la presidenza è sempre stata presente, ha immesso denaro del club, ha migliorato lo status dell’Inter e aumentato il fatturato.

Bilancio in rosso, ma fatturato da top club

L’ultimo bilancio nerazzurro si è chiuso con un passivo molto pesante: meno 102 milioni di euro. E sia Zhang che Marotta sono consapevoli che c’è il concreto rischio di un rosso ancora più grosso nel prossimo rendiconto. Analizzando però in modo approfondito i conti nerazzurri, scopriamo che sono tante le voci positive. Finora l’Inter ha incassato 131 milioni dai contratti commerciali con Suning, senza contare l’attivazione di quelle partnership asiatiche con altre aziende certamente propiziate dalla rete di relazioni degli Zhang. Considerando anche i ricavi spostati nell'esercizio 2020/21, il fatturato del club si attesterebbe a 423,7 milioni, in crescita quindi del 2% rispetto ai 417,1 milioni del precedente esercizio. Nell’estate 2016, quando Suning è entrata nell’Inter, il fatturato 2015/16 era di 197 milioni di euro. Insomma, in meno di cinque anni è più che raddoppiato.
Confronto Suning

Meno 350 milioni di euro sul mercato

Restando in tema, dal 2016/17 ad oggi l’Inter ha un passivo tra entrate e spese di calciomercato pari a meno 352 milioni di euro. Ognuna delle cinque sessioni estive di mercato dell’era Suning ha chiuso con una differenziale negativo tra i soldi investiti per i nuovi acquisti e quelli incassati dalle cessioni. I 74 milioni di euro spesi per il cartellino di Romelu Lukaku e i 40 sborsati per quello di Hakimi rappresentano i picchi di un mercato sempre molto vivo. L’Inter si è inoltre assicurata due anni fa Antonio Conte, rendendolo l’allenatore più pagato di tutto il campionato con i suoi 12 milioni di euro a stagione di stipendio. Cifre altissime che rendono l’Inter una delle formazioni più competitive a livello italiano, con una rosa molto profonda e un monte ingaggi di prima fascia.

Bc Partners, interesse concreto

E quindi? Quindi Suning sta semplicemente ascoltando eventuali offerte e sta cercando “forze” per superare questo, finanziariamente drammatico, periodo. La trattativa tra il gruppo cinese Suning e il private equity internazionale Bc Partners per l’ingresso nel capitale dell’Inter esiste ed è reale. Lungo la strada della due diligence, che si concluderà probabilmente a fine gennaio, ci sono la valutazione del club, da una parte, e la struttura dell’operazione dall’altra. Come ha spiegato in settimana il Sole24Ore. Sul primo punto la valutazione che emergerebbe del club nerazzurro sarebbe attorno ai 750 milioni di euro (compreso il debito), quindi più bassa rispetto ad attese iniziali della stessa Suning attorno ai 900 milioni. In ogni caso una soluzione (con Bc Partners o con qualcun altro) dovrà essere trovata da Suning, visto che il gruppo cinese ha grandi difficoltà a far arrivare capitali dalla Cina. Il punto è che la proprietà cinese non vuole molllare così facilmente il club nerazzurro, dopo tutti gli investimenti e il lavoro svolto, e quindi non è così scontato ceda la maggioranza.
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