Serie A, Inter, Conte: "Scudetto più vicino, vincere qui non era facile"
Aggiornato 04/04/2021 alle 00:08 GMT+2
SERIE A - Le parole di Antonio Conte dopo la vittoria per 1-0 sul campo del Bologna. L'Inter ha vinto la nona partita di fila e allungato sulla concorrenza in classifica.
L'Inter sgomma verso lo Scudetto. A Bologna arrivano tre punti d'oro per i nerazzurri, che grazie a bomber Lukaku infilano la nona vittoria di fila in Serie A e allungano sul Milan secondo, fermato a ora di pranzo dalla Sampdoria. Otto punti sulla più immediata inseguitrice (con una gara da recuperare) sono un buon bottino e questo lo sa bene anche Antonio Conte, che ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo la sfida del Dall'Ara.
Sulla vittoria di Bologna
"Vittoria diversa dalle altre? È inevitabile che più ci si avvicina alla fine più ogni vittoria diventa pesante. Vincere su un campo come quello del Bologna ci fa fare un grande passo in avanti. Loro sono un’ottima squadra con un allenatore molto bravo. Non era semplice, è stata una giornata lunghissima per noi oggi, partita dalle 12,30. Sei in albergo e vedi tutte le partite, ho guardato prima la partita del Milan, poi quella del Sassuolo, non quella della Juve perché eravamo in pre-gara. Giocare dopo tutti non era semplice".
Sullo Scudetto
Un successo fondamentale, festeggiato dopo il triplice fischio con un vigoroso abbraccio con Lele Oriali. A chi gli ha chiesto se fosse l'abbraccio Scudetto, Conte ha risposto così: "No, non può esserlo perché lo scudetto si deve conquistare sul campo. Bisogna arrivare primi, o quantomeno dev'esserci una matematica ad assegnarlo. Mancano dieci partite da giocare, alcune avversarie ne hanno nove: sappiamo che è ancora lunga, ci sono 30 o 27 punti da assegnare. È inevitabile vedere qualcosa, noi lo vediamo più vicino, altri lo vedono più lontano, ma vediamo tutti la stessa cosa, solo a distanza diversa. Sta a noi continuare a fare questo percorso e meritare il primo posto, che penso sia meritato".
Sull'ambiente
Conte ha concluso parlando dell'ambiente e dell'importanza di vincere un trofeo in casa nerazzurra. "Si è creata una simbiosi, tutti i calciatori danno tutto, ma vogliamo coronare questa annata con qualcosa di importante. L'anno scorso ci siamo andati vicini con la finale di Europa League. Sono stato chiamato per cambiare la storia dell'Inter degli ultimi anni, per cercare in tre anni di vincere qualcosa per ridare orgoglio ai tifosi. Siamo stati bravi, ma dobbiamo continuare ad essere bravi per incidere sul presente. Poi quello che succede fuori ci interessa ma non possiamo incidere"
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