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Serie A Juventus-Torino, Pirlo: "Più bello vincere il derby da allenatore"

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Pubblicato 05/12/2020 alle 21:26 GMT+1

SERIE A - Juventus-Torino, match della decima giornata della Serie A 2020-2021 andato in scena all'Allianz Stadium si è concluso col punteggio di 2-1. Al vantaggio di Nkoulou nel primo tempo hanno risposto McKennie e Bonucci nella ripresa. Cosa pensano a caldo allenatori e giocatori del match appena andato in archivio?

Andrea Pirlo - Juventus-Torino - Serie A 2020-2021

Credit Foto Getty Images

Juventus-Torino, match della decima giornata della Serie A 2020-2021 andato in scena all'Allianz Stadium si è concluso col punteggio di 2-1. Al vantaggio di Nkoulou nel primo tempo hanno risposto McKennie e Bonucci nella ripresa. Cosa pensano a caldo allenatori e giocatori del match appena andato in archivio? Ecco le loro valutazioni prese dai microfoni delle televisioni che hanno trasmesso l’evento.

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La soddisfazione di Pirlo

30 novembre 2014 e oggi. Quella volta era stato Pirlo a decidere un derby alla fine. Oggi Bonucci. Stessa fatica? Il suo umore com'è?
"Più faticoso, più bello da allenatore, perché in campo la vivi in un altro modo, mentre da allenatore è completamente diverso. Però il risultato finale non cambia, quindi la sensazione finale è molto bella".
Nel primo tempo non avete mai tirato in porta...
"Quando entri in campo e perdi tutti i duelli in un derby è difficile poi che tu possa tenere in mano le redini del gioco. Nel primo tempo non siamo riusciti a essere aggressivi, a palleggiare, soprattutto a muovere la palla velocemente, quindi siamo andati un po' in difficoltà. Eravamo troppo statici, non riempivamo mai l'area quando riuscivamo a trovare il giocatore nell'ampiezza e quindi poi diventa difficile con una difesa a cinque trovare la soluzione giusta. Nel secondo tempo abbiamo cambiato marcia. Ricordiamoci che il nostro dna è quello di metterci anche tanto cuore, tanta intensità e lo abbiamo messo nel secondo tempo creando parecchio, non soffrendo mai. Quando poi la squadra la chiudi nella loro trequarti diventa tutto più semplice".
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Si aspettava di più da Kulusevski e da Dybala?
"No mi aspetto di più da tutti, però capita a volte di avere giocatori che non possono dare il 100%. Però l'importante è l'atteggiamento, chi è entrato è entrato bene, con tanta voglia, con tanto dinamismo e alla fine il risultato è arrivato anche grazie a questo".
Bonucci ha detto che non è tanto un problema di testa, ma di cuore. Perché vi sta mancando?
"Questo deve venire da dentro noi stessi, non è sempre facile arrivare al gioco tramite azioni pulite, soprattutto quando trovi una squadra molto organizzata come quella del Torino, come quella di domenica scorsa a Benevento. Quando si chiudono hai bisogno di muoverti, di trovare più spazio, attaccare più volte la profondità per liberare spazi anche per altri giocatori. Nel primo tempo non l'abbiamo fatto, mentre nel secondo con più giocatori siamo riusciti a fare molto meglio. Il cuore viene in concomitanza con quello che sviluppi in campo, quindi se ci viene a mancare quello è una grossa perdita".
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C'è un'idea di gioco, c'è la qualità dei giocatori, c'è l'avversario, ma non vi potete permettere di perdere sotto il profilo dei nervi...
"Hai ragione, il nostro dna deve rimanere all'interno di tutta la squadra anche perché tante partite diventano sporche. Abbiamo subito gol dopo pochi minuti quindi poi la partita diventa sempre più difficile quando trovi una squadra che difende bene. Quando non riesci ad arrivare col gioco devi arrivare anche con qualcos'altro, quello che ci è mancato in tante altre partite, mentre oggi lo abbiamo ritrovato con grande spirito, la voglia di raggiungere il risultato anche fino alla fine. Però noi dobbiamo migliorare sotto l'aspetto del gioco, muovere la palla più velocemente altrimenti diamo troppo spazio agli avversari di sistemarsi. E quando giri la palla veloce poi diventa anche più facile trovare gli spazi da attaccare".
Cuadrado e Chiesa
"Qui c'è anche l'esperienza di saper giocare certi tipi di gare. Cuadrado è un campione che viene ormai da dieci anni di grandi partite, di alto livello, gioca nella nazionale colombiana da una vita, gioca nella Juventus, ha giocato nel Chelsea, quindi è abituato a giocare questi tipi di partite. Ricordiamoci che Chiesa fino a qualche settimana fa non aveva mai fatto una partita in Europa, indossare la maglia della Juventus ha un altro peso e quindi deve imparare a gestire anche le situazioni che poi succedono in campo. Siamo abituati a questo, è successo negli anni, quando si mettono dentro giocatori giovani bisogna aspettarli, ma continuare a insistere sulle loro qualità perché se li compriamo vuol dire che sono molto bravi".
Lunedì saranno quattro mesi di Juventus. Può fare un bilancio?
"Sono contento su alcuni aspetti, soprattutto magari nella gestione del gioco, in certe situazioni che iniziamo già a capire, certe posizioni, certi spazi da occupare con giocatori diversi. Mentre non sono soddisfatto dall'altalena di risultati e di prestazioni soprattutto sull'aspetto psicologico. Una squadra come la Juventus non può permettersi di affrontare le partite come è successo anche nelle settimane scorse, con poca voglia, con poca personalità, quindi su questo tasto dobbiamo migliorare perché ormai non esistono più le partite dove inizi e pensi di averle già vinte. Se non metti un po' di tenacia e di voglia, non basta avere giocatori forti in campo, devi fare tutto un completo di tutte queste caratteristiche, abbinandole al gioco e alla voglia di ottenere il risultato".
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Giampaolo: "Perso nei dettagli"

"Non ha senso commentare le rimonte precedenti, parlo di questa gara. Questa partita l’abbiamo persa nei dettagli, la partita l’abbiamo giocata come dovevamo giocare. Situazioni in cui bisogna ricomporsi, invece ci siamo disuniti. Abbiamo sbagliato i momenti in cui dovevamo rientrare e ripartire. Zaza? Non voleva uscire, c’è stato un battibecco ma fa parte dell’adrenalina della partita".
"Partita persa per dei dettagli, dettagli curati molto bene nell’arco dei 45′. Qualcosa per strada abbiamo lasciato. Il Toro ha disputato una partita tosta e quadrata con una buona determinazione. In quei dettagli siamo mancati. Il primo gol da angolo, poi annullato, e idem il secondo. Dobbiamo stare più attenti su queste situazioni, perché poi i dettagli ti fanno perdere le partite. Il risultato è ingiusto ma in questo momento le cose stanno così e bisogna prenderne atto".
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