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Serie A, Milan, codice Maldini: "Scudetto? Serve un obiettivo utopistico"

Paolo Pegoraro

Aggiornato 08/12/2020 alle 09:54 GMT+1

SERIE A - "Ai calciatori chiedo sempre di essere ambiziosi. Serve un obiettivo quasi utopistico per arrivare a quello possibile." così il direttore dell'area tecnica del Milan Paolo Maldini in una lunga intervista concessa alla "Gazzetta dello Sport". Ecco i segreti del Milan di Stefano Pioli.

Paolo Maldini

Credit Foto Getty Images

"Non andiamo a caccia di statistiche da migliorare ma di successi. Sinceramente non mi aspettavo una striscia di imbattibilità tanto lunga in campionato, ma avevo già visto i segnali in gennaio, prima che il mondo si fermasse". Così il responsabile dell’area tecnica del Milan, Paolo Maldini, in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, nel corso della quale ha parlato diffusamente delle ambizioni dell'attuale capolista della Serie A tracciando una sorta di "Codice Maldini".

Champions?

"Lo dicono i risultati del 2020 che sono oggettivi, ma la nostra stagione adesso si snoda nell’arco di due anni. E non abbiamo un obiettivo prestabilito, il minimo è fare meglio dell’ultima volta. Ci siamo qualificati in Europa League, quindi l’idea è fare di più. Sarebbe assurdo non cercare di andare in Champions, anche se dalla proprietà non ci è stato dato un input in questo senso".

Scudetto?

"Il Milan sta sognando e non vuole smettere di farlo. Soprattutto, non mollerà. Ai calciatori chiedo sempre di essere ambiziosi. Serve un obiettivo quasi utopistico per arrivare a quello possibile. Ai miei chiedo sempre ambizione ed entusiasmo. Sono le parole chiave. E poi questo è un club speciale".
Ai calciatori chiedo sempre di essere ambiziosi. Serve un obiettivo quasi utopistico per arrivare a quello possibile
Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan

Sui giovani

"I giovani non vanno giudicati, vanno aspettati. Se si vede la qualità, che pensiamo che ci sia, si aspetta. E la sintonia con la proprietà aiuta c’è un programma che funziona. C’è stata armonia anche nei momenti difficili".
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Su mister Pioli

"Ha un ruolo speciale. Porta pacatezza, equilibrio, conoscenza di calcio. Porta sensibilità, però anche intensità. Non è un martello? È quello che si percepisce dall’esterno, ma le assicuro che Pioli è sorprendente. Sa essere un martello a modo suo. Credo sia una opportunità per fare il salto, anche per lui Tutti con lui stanno crescendo. Con il Milan è scattata una scintilla che forse con altri club non è scattata".
Non è un martello? È quello che si percepisce dall’esterno, ma le assicuro che Pioli è sorprendente

Ibra e i senatori

Sono importanti per favorire la crescita e ora siamo più sicuri di quattro mesi fa. Per i giovani, vincere senza Ibrahimovic, Kjaer, altri uomini fondamentali come Bennacer e Rafael Leao è un buon segnale. Favorisce l’autostima
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