Serie A Pagellone 22ª: l'Inter gongola, che Spezia! Pirlo deve cambiare registro
Aggiornato 15/02/2021 alle 13:11 GMT+1
Serie A - I nerazzurri battono la Lazio e mettono la freccia: é primato, proprio prima del derby con il Milan. Italiano ammalia tutti con il suo Spezia. Male la Juventus, che perde altri punti importanti. Nelle retrovie Crotone spacciato, Cagliari nei guai: ora c'é lo scontro diretto col Torino, che sa solo pareggiare.
Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha tradito qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto nella 22a giornata di Serie A.
Voto 10...all'Inter di Conte e di Romelu Lukaku
Operazione "sorpasso" riuscita. L'Inter infila la terza vittoria di fila e approfitta del passo falso dei cugini rossoneri per mettere la freccia e affrontare il derby di Milano del prossimo weekend da prima della classe. La squadra di Conte, matura e convinta, è stata trascinata ancora una volta dal suo centravanti Romelu Lukaku, che ha raggiunto quota 300 gol in carriera tra prima squadra e Nazionale maggiore e che con una prova monstre ha guidato i nerazzurri al 3-1 sulla Lazio. 22esima giornata perfetta per l'Inter: il morale per prepararsi allo scontro diretto è quello giusto. No pressure.
- Inter: 8ª vittoria di fila in Serie A a San Siro, un filotto che non si vedeva da febbraio 2017
Torino 4-2 | 22 nov 2020 |
Bologna 3-1 | 5 dic 2020 |
Napoli 1-0 | 16 dic 2020 |
Spezia 2-1 | 20 dic 2020 |
Crotone 6-2 | 3 gen 2021 |
Juventus 2-0 | 17 gen 2021 |
Benevento 4-0 | 30 gen 2021 |
Lazio 3-1 | 14 feb 2021 |
Voto 9...allo Spezia "capolavoro" di Italiano
Primi gol in Serie A per due spezzini doc come Giulio Maggiore e Simone Bastoni e 2-0 meritato e convincente sul Milan, ex capolista e sprofondato, scusate il gioco di parole, al Picco. La vittoria dei liguri è frutto, oltre che di una prestazione globalmente eccellente, dello spirito di un gruppo che crede fermamente nel suo allenatore e nelle idee che lo stesso Vincenzo Italiano tramanda. Un calcio propositivo, arrembante e per nulla speculativo. Un modo di interpretare questo sport che ha dato risultati in B e che sta trovando conferme anche nel massimo campionato. Avanti tutta.
Voto 8...al Napoli, inteso come squadra
L'emergenza superata nel modo migliore. Il Napoli, senza alcuni suoi colossi come Manolas, Mertens e Koulibaly, ha battuto la Juventus in uno scontro cruciale per le sorti della stagione campana. La squadra si è stretta attorno al suo tecnico Gattuso e ha giocato una partita generosa, organizzata, studiata. La formazione partenopea ha colpito su rigore con il prode Insigne e si è difesa con ordine, concedendo qualche occasione ai bianconeri, ma resistendo in modo stoico nel finale. Azzurri quinti a meno due proprio dalla Juve, con la quale andrà recuperata la gara d'andata. Ora testa all'Europa League, per dare continuità e togliersi altre soddisfazioni.
Voto 7...a Luis Muriel, uomo in più dell'Atalanta
Ancora un gol subentrando dalla panchina, ancora una firma pesante, la decima nelle ultime 11 presenze in campionato. Luis Muriel si sta confermando l'uomo chiave dell'Atalanta di Gasperini. Lo "spacca-partite", quello in grado di fare sempre la differenza, sentendosi importante pur partendo di rado titolare. I bergamaschi con il successo di Cagliari sono sesti a soli due punti dalla zona Champions: un'ottima posizione per le ambizioni nerazzurre in questo girone di ritorno.
- Media gol per minuto giocati Serie A 2020-21: nessuno come Muriel
MURIEL | 13 gol | 1 ogni 51' |
Ibra | 12 gol | 1 ogni 69' |
Ronaldo | 16 gol | 1 ogni 96' |
Destro | 9 gol | 1 ogni 99' |
Lukaku | 16 gol | 1 ogni 99' |
Voto 6...al Torino, che con un punto alla volta...
Quinto pareggio di fila e vantaggio che aumenta dalla zona retrocessione. Da un punto a due. Piccoli passi (cinque pareggi di fila), insomma, per il Torino di Nicola, che però ha affrontato una delle squadre piú in forma dell'intera Serie A (il Genoa di Ballardini). Se non altro i granata hanno ritrovato compattezza e unione, qualità praticamente assenti in tutto il girone d'andata. Ora orecchie ben drizzate che nel prossimo turno c'è lo scontro diretto con il Cagliari: anche in questo caso potrebbe andar bene non perdere.
Voto 5...alla Juventus e a qualche "convinzione" di Pirlo
Un ko quasi inaspettato, visto il recente percorso bianconero. Una sconfitta arrivata sì con qualche attenuante (gol subito su rigore e diverse occasioni sprecate), ma che di fatto complica le velleità di rimonta dei campioni d'Italia in carica. Il distacco dal primo posto è cresciuto solo di un punto, ma le giornate a disposizione diminuiscono e, soprattutto, si riducono le possibilità di esperimenti di Pirlo, che continua a ruotare i suoi uomini, pretendendo forse troppo da alcune conclamate "riserve" (Un nome a caso? Bernardeschi). Ora la Champions, dove le motivazioni saranno altre e dove l'avversario è alla portata. Sbagliare ancora non é ammesso.
Voto 4...al Milan irriconoscibile di sabato sera
Ahi, che botta. Il Milan di Pioli crolla in quel di La Spezia in modo roboante. Senza mai tirare in porta e, cosa ancora piú strana, venendo messo sotto per 90 minuti sul piano del gioco. Considerando tutte le competizioni è la quarta sconfitta nelle ultime nove gare giocate. Un po' troppe per una squadra non abituata a perdere dopo il lockdown di marzo. Ora l'Europa League e poi un derby ad altissima tensione. L'Inter ha guadagnato il primato e vorrá mantenerlo. Ibra, ci sei?
Voto 3...alla stagione della Fiorentina, mai davvero convincente
Sedicesima in classifica, dietro a Benevento, Spezia e Udinese. La Fiorentina di Prandelli cade anche al Ferraris, annientata da una Samp nel complesso superiore. La stagione della Viola è tanto anonima quanto amara finora e nemmeno l'ennesimo centro di Vlahovic serve per addolcire la pillola. L'impresa dello Stadium contro la Juve inizia ad avere colori sbiaditi. Ora le sfide proprio contro Spezia e Udinese: serviranno a guadagnare qualche posizone?
Voto 2...ai finali di partita del Cagliari
La precedente in casa Boga, questa Muriel. Il Cagliari continua a cade sul più bello. L'amarezza generale deriva anche per essersela giocata alla pari con la ben più quotata Atalanta, che però l'ha vinta nel finale grazie al suo trascinatore. Un punto nelle ultime nove giornate, terz'ultimo posto che non cambia e nervi tesissimi in vista dello scontro decisivo con il Torino. Un altro ko inizierebbe ad emanare il cattivo odore di retrocessione. Urge una cura rigenerante.
Voto 1...alle parole di Inzaghi sul rigore
"I ragazzi sono delusi, gli ho spiegato del rigore. A rivedere il fallo fai fatica a darlo, poi ti accorgi che c’è un tocco molto lontano. Bravo l’arbitro a indirizzare la partita. C’è stato un consulto, i ragazzi non lo hanno accettato. Puoi darlo vedendolo dieci, dodici volte, non come ha fatto Fabbri che in tre secondi ha deciso". La protesta sul timing dell'assegnazione del penalty varca i confini spazio-temporali della dignità. La Lazio a Milano ha perso perché ha trovato una squadra più pronta, piú brava a cogliere gli episodi favorevoli, più "affamata". Se il rigore c'è e l'arbitro lo vede in tempo reale, non ha alcun senso invocare il VAR.
Voto 0...al Crotone
Basterebbero i 52 gol subiti e la quarta sconfitta di fila a motivare il voto. Ma stavolta aggiungiamo anche una prestazione nel complesso negativa, da squadra che pare aver giá mollato. L'1-2 contro il Sassuolo fa male più per la mente che per la classifica. Salvarsi con questo mood non è possibile.
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