Serie A, Pagellone 25ª: Inter Dea in forma, la Fiorentina rischia, Manolas-Stryger Larsen da incubo
Aggiornato 05/03/2021 alle 09:32 GMT+1
Serie A - La squadra di Conte non sbaglia a Parma e si porta a +6: sono vittorie che possono valere uno Scudetto. Atalanta in grande spolvero: quattro vittorie di fila. La Juventus si rialza, Semplici ha risvegliato il Cagliari, equilibrato il derby di Genova. Benevento in crisi nera, Fiorentina in picchiata. Manolas e Stryger Larsen, che follie.
Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha tradito qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto nella 25a giornata di Serie A.
Voto 10...alla Dea, tornata macchina da gol
Quarta vittoria consecutiva, con 12 gol segnati nel parziale e un Muriel luminoso e travolgente. L’Atalanta demolisce il fanalino di coda Crotone, aggancia la Juventus al terzo posto e si prepara nel migliore dei modi al big match contro l’Inter. Squadra forte, matura, sicura, completa quella di Gasperini, che in serate come quelle di mercoledì non si pone limiti. Ulteriore nota positiva la prestazione di Josip Ilicic, che dopo le provocazioni del suo mister è tornato a giocare sui suoi livelli.
Voto 9...all’Inter, che non brilla ma vola a +6
Nel corso di un campionato ci sono partite “brutte”, chiuse, scorbutiche, insidiose. Ma sono partite da vincere, soprattutto se l’obiettivo finale è quello di vincere il titolo. L’Inter di Conte a Parma ha ottenuto quello che voleva: i tre punti. Non brillante e convincente la prestazione dei nerazzurri, ma la doppietta di Sanchez è bastata per fare la differenza con i Ducali e aumentare a sei punti il vantaggio sul Milan secondo in classifica. Job done.
Voto 8...a Leonardo Semplici, due su due fondamentale
0-2 a Crotone, 1-0 al Bologna. Tre gol segnati, due clean sheets, sei punti. Miglior partenza non ci poteva essere per Leonardo Semplici, che ha ridato ordine, fiducia e grinta al Cagliari e ha trovato due vittorie fondamentali nella strada verso la salvezza. L’esperienza di giocatori come Rugani, Godin, Nainggolan, Duncan, Pavoletti e Joao Pedro sta poi facendo la differenza. La risalita è iniziata, ora serve ancora continuità.
Voto 7...alla Juventus, che vince e scaccia i brutti pensieri
Una prima mezz’ora in enorme difficoltà, un paio di squilli sul finire di primo tempo e poi una ottima ripresa, favorita dagli innesti di Bernardeschi (decisivo) e Morata. La Juventus batte lo Spezia 3-0 e allontana i fantasmi dopo il pareggio di Verona. Il “7” arriva perché vincere in condizioni d’emergenza, senza Dybala, de Ligt, Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Arthur non è semplice e perchè la squadra di Italiano resta insidiosa per chiunque. Tra Lazio e Porto, dove la Juve si giocherà gran parte della sua stagione, qualcuno rientrerà. Buon per Pirlo, che non ha più tante occasioni per “sbagliare”.
Voto 6...al derby di Genova tra due squadre solide
Zappacosta e Tonelli. Marcatori inattesi in un derby prevedibilmente equilibrato. Il pareggio del Ferraris testimonia il buono stato di salute di Genoa e Sampdoria che, questa volta con i titolari, hanno dato vita a una stracittadina accesa e gradevole. Entrambe stanno viaggiando nella metà della classifica e i due tecnici Ballardini e Ranieri possono sicuramente essere soddisfatti del percorso fatto fin qui. Occhio a non sedersi, che dietro corrono.
Voto 5...al Milan e a un indisponente Leao
Senza Ibrahimovic, tornato da Sanremo per sostenere i suoi compagni dalle tribune di San Siro, ma anche senza mordente. Il Milan di Pioli non ritrova la luce dopo la grande vittoria di Roma e finisce imprigionato nella ragnatela friulana. Il match con l’Udinese, riequilibrato grazie a un rigore a recupero inoltrato, non può soddisfare il gruppo rossonero e il suo tecnico. Più per la prestazione, che per il risultato in sé. Da matita rossa la prova individuale di Leao, che ha sbagliato ogni cosa possibile, dimostrandosi ancora acerbo per prendersi un certo tipo di responsabilità.
Voto 4...a un Benevento in crisi nera
Panico, paura. Il Benevento si è arenato. Lo 0-3 subito dal brillante Verona di Juric allunga la serie negativa: cinque sconfitte nelle ultime nove (quattro pareggi) e una vittoria che ormai manca dal giorno della Befana (2-1 a Cagliari). Lo splendido girone d’andata rischia di diventare un lontano ricordo, visto che la zona retrocessione si è improvvisamente avvicinata (+5 sul Torino che ha due partite in meno, +4 sul Cagliari). Ora Spezia, Fiorentina e Juventus: non vincerne nemmeno una delle tre significherebbe arrivare alla sosta in una situazione davvero preoccupante.
- Il rendimento di Inzaghi nel 2021: ultimo successo datata 6 gennaio e lo stesso numero di ko totalizzati nelle prime 14 giornate
1^ -14^ giornata | 15^-25^ giornata | |
Punti | 18 | 7 |
Vittorie | 5 | 1 |
Pareggi | 8 | 4 |
Sconfitte | 6 | 6 |
Media punti | 1,29 | 0,55 |
Voto 3...alla follie di Manolas e Stryger Larsen
Entrambi in pieno recupero, entrambi con gesti semi-scellerati, entrambi nonostante una lunga esperienza del nostro campionato. Il fallo da rigore di Manolas contro il Sassuolo e l’incomprensibile mano altissima di Stryger Larsen contro il Milan costano due punti sia al Napoli che all’Udinese. Il greco può avere l’attenuante di essere appena rientrato e di aver perso il passo di Haraslin, il danese non ha motivazioni plausibili per quella soluzione cestistica. Errori gravi, che nell’economia di un campionato poi pesano.
Voto 2...ai problemi offensivi del Parma
La squadra di D’Aversa non ha giocato una brutta partita contro l’Inter, ma ancora una volta ha faticato a produrre azioni offensive e si è resa pericolosa solo con le incursioni dei centrocampisti. Con 20 gol fatti quello Ducale è il peggior attacco del campionato e, tra infortuni e latitanza, nessuno davanti è ancora riuscito a trascinare la squadra emiliana. Si è rivisto quantomeno Graziano Pellè, forse ultima reale ancora di salvezza.
Voto 1...all’esordio di Cosmi sulla panchina del Crotone
5-1 dall’Atalanta. Travolto. Devastato. Ovviamente, ça va sans dire, l’impresa per il Crotone era più che titanica, contro una delle migliori squadre del campionato. Nel concreto, però, non c’è stata alcuna reazione al cambio tecnico e la squadra, esattamente come faceva con Stroppa, ha continuato a concedere tantissimo all’avversario di turno. La salvezza resta un miraggio, anche se ora ci sono due match casalinghi contro Torino e Bologna (tra di loro la Lazio in trasferta) che potrebbero anche ridare qualche flebile speranza. Sarà necessario un altro approccio e il buon Serse, in primis, ne è ben consapevole.
Voto 0...alla Fiorentina, risucchiata in una zona pericolosa
Qua bisogna iniziare a guardarsi dietro. Quarto ko nelle ultime cinque giornate e posizione in classifica, esattamente come per il Benevento, che inizia a scricchiolare. La Viola di Cesare Prandelli si è persa da tempo e non riesce a ritrovarsi. Il 3-0 sullo Spezia è stato un bagliore in un momento da troppo tempo negativo. Contro la Roma è arrivata un’altra sconfitta che ha radici anche mentali, visto che la Fiorentina appare sempre insicura e vulnerabile. I giocatori per rilanciarsi ci sono, ma il tempo è tiranno: ora due simil spareggi contro Parma e Benevento, che non lasciano spazio a nuove debacle.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità